SANTA TERNITA. 179 rotta erati diretti: ma insorta fortuna dima- il Re diede ad educargli Emerico duca figlio re. furon costretti ad approdare a un Mona- di lui; e trovata l’indole del figlio docile e stero dedicato a S. Martino in cui abbate era pronta, riuscì ad ammaestrarlo felicemente nel-Rasino, o Rasina già amico di Gherardo. Quivi le lettere e nella pietà, per modo che fu postato alquanti giorni, 1’ Ab. Rasino esortollo a scia connumerato fra’Santi. Gherardo peral-non andare in Palestina, e tendere invece tro amico più della solitudine che dello stre-all’ Ungheria, mettendogli in veduta la diffì- pito della Città, preso con se Mauro, andò a coltà di quel cammino, e la bontà del Re di ritirarsi nell’ Eremo che chiamano Beel, e ciò Ungheria che avrebbelo assai volentieri cono- fu nel io3i. Quivi sette anni stette alternando sciuto (i). In fatti 1’ anno io3o Gherardo collo il tempo nella penitenza, nella devota contem-stesso Rasino, e con Mauro monaco recaronsi plazione, e nel comporre varii libri spirituali, a Zara, poi a Novegradi, indi a Cinquechiese Frattanto Stefano re occupavasi nell’ estirpare appresso di Mauro Vescovo. ' da’ suoi stati la superstizione degli Idoli, e nel Continuava nondimeno in Gherardo il de- ridurre i popoli alla fede di Cristo, al quale siderio del viaggio in Palestina, ma e Rasino oggetto s’era più volte servito della voce elo-e Mauro vescovo dissuadendotelo, il .tratten- quente di Gherardo in Varadino, in Cinquenero seco alquanti dì. Indi con Anastasio ab- chiese, ed in Albaregale con grandissimo frut» bate di S. Benedetto di Varadino andarono to. E avendo veduto ricondotta ormai la tran-al Re Stefano, in Albaregale ove era per ce- quillità negli stati, il re rivocò Gherardo dal-lebrarvi l’annua festività di Nostra Donna (2). l’eremo nel 1087, e creollo vescovo di Ca-Stefano ricevette con molta cordialità Gherardo nadio mantenendo la promissione fattagli. (3) e i colleghi, e persuadevalo a non andare a A lui assoggettò dodici monaci presi da di-Gerusalemme, promettendo a lui il Vescovato di versi cenobiidei Regno, perchè si occupasse-Canadio. Fermatosi alquanto il Sagredo colà ro nella divulgazione del Vangelo, de’quali (1) Da quanto si dice dietro la fede dell’anonimo e dei Wion , apparisce che Gherardo non sia andato effettivamente in Palestina, e quindi sarebbe smentito quanto dicono il Baronio e lo Spondano. (.Vedi in fine di quest’articolo negli autori che parlano del Sagredo). (2) Nello stabilire queste epoche io ho seguito il Wion. Ma è incerto veramente quando Gherardo sia ilo in Ungheria. Il Pray stabilisce l’anno 1010. Il Kalona dice che potrebbe essere il 1018 in cui essendo Zara venuta in potere de’Veneziani, era facile a Gherardo intraprendere per Zara il viaggio e giugnere senza impedimenti in Ungheria. Ma il Katona inclina piuttosto a fissare l’anno 1022 alla Venuta di Gherardo in Ungheria, trovando che così cammina meglio la cronologia delle posteriori azioni del Sagredo. Osserva poi non potersi mai stabilire la venuta prima del 1022, se si vuol prestar fede alle azioni di Gerardo prima di quest’epoca, narrate dall’anonimo, e commentate dal Wion ; e non potersi egualmente stabilire la venuta dopo il io3o poiché non si concilierebbero più la educazione affidata a Gherardo di Emerico figlio del Re Stefano, nè i sette anni nell’eremo passati da Gherardo, nè la sua elezione all'episcopato di Canadio. Nè fa obice al Katona che il Wion ponga un Giovanni II. sotto l’anno io3o successore nell’Abazia di S. Georgio Maggiore a Gherardo* giacché l’epoca io3o non * posta come certo confine alla reggenza del Sagredo, nè come principio della reggenza di Giovanni 11 ; ma è l’epoca nella quale per la prima volta si trova nei documenti nominato quel Giovanni II ; cosicché può benissimo il Sagredo aver compiuta la sua dignità abbaziale prima del io3o, e quindi essersi prima di allora trasportato in Ungheria. (Vedi il Kalona t. I. p. 24S e seg. e p. 288 e seg.). (3) Avendo lo storico Katona stabilito piuttosto l’anno 1022 che il io3o alla andata di Gherardo in Ungheria, dice che del 1024 tratto dall’amore della solitudine si ritirò nell’eremo di Beel (vulgo Boel) ; e fu cagione che re Stefano alle preci di Guntero edificasse in quel loco un nuovo cenobio. Quindi il Katona nota l’errore dell’lnchoffer il qual dice ch’era già edificato il monastero quando andovvi Gherardo ; giacche, giusta il Katona, sebbene non si sappia in qual anno propriamente fosse fondato quel cenobio, pure si sa esserne stato dopo quel tempo ; e un diploma del 1037 di re Stefano non fa che dotare e confermare il già preesistente monastero. Non si sa poi se Gherardo abbia abitato in Beel anche dopo costrutto esso monastero. Indubitato poi essendo che Gherardo stette sette anni nell’eremo, ne viene, giusta il calcolo del Katona, che del io3o (o io3i ) sia stato da di là richiamato dal re, ed eletto vescovo di Canadio anziché nel 1037 giusta il calcolo del Wion. (Vedi Kalona t. I. 318 s seg. 354, 35t> ec.