no, appena avuto sentore di ciò, lo destituiva il medesimo giorno. E intanto il Tribunale Speciale si prepara a giudicare diecine e diecine di sacerdoti e di croati cattolici, fra i quali molti ex deputati, che intanto attendono le inevitabili condanne, soffrendo pene inenarrabili nelle orride prigioni di Belgrado. Nel giugno di questo anno (1932) una povera fanciulla, una contadina croata, portava, durante una processione religiosa nel suo villaggio, uno stendardo che recava soltanto la immagine della Madonna dolorante. La vile sciabolata di un gendarme serbo, cadde sul giovane braccio, e lo stendardo precipitò nella polvere e nel sangue. Ma il ferro dell’aguzzino, se potè gettare per terra la materialità del simbolo, non potè certo intaccarne la bellezza e la potenza ideale. Come quella afflitta Madonna, dal cuore lacerato e sanguinante, la Nazione Croata andrà dalle sofferenze alla luce. Non vi è dolore senza compenso. Non vi è sacrifizio senza gloria. E dopo l'ombra e la morte, verrà inevitabilmente la resurrezione e la vita. - 84 _