S. MARIA DELLE VERGINI. n cangliietturare. Il non averne mai ritrovata » alcuna copia legata mi fa credere che non .1 siano mai stati posti in vendita nè pubbli-n cati» Che il Viezzeri ne sia stato lo stam-» patore abbastanza ce lo dimostrano e la » qualità della carta, e la forma de’caratteri, » che sono gli stessi, co’qnali si stamparono n le altre opere del Lollino, cioè Characteres » curarum episcopo lium, e l’Epislolae. Ne’Re-« gistri del Collegio de’ Dottori a p. 89 e g3 ” leggo due parti del i636 l’una a’ 24 mar-» zo con cui si eleggono tre Deputati per as-” sistere alla slampa de1 tre libri bollini / l’a I— ” tra de’20 luglio, con cui si approva 1’ ac-» cordo fatto con Donato Bernardi dai Depu-» tati stessi per la spesa d’ imprimere co’da-n nari della Commissaria le tre opere che ivi » si annunziano co’ titoli appunto come sono » stampate. II LoIIino col suo testamento a-» veva prescelto Donato Bernardi per assi-” stere alla pubblicazione delle sue opere, e n avea comandato al collegio suo commissari rio di contribuire alla spesa della stampa. » ( Vedi però le precise parole del Testamenti to. Documento F). Ma perchè poi non sian-r si più dati fuori io noi saprei indovinare. « Monsignor Luigi Rainellomi scriveva nel feb-brajo 1837 che sopra un esemplare di detti tre opuscoli si trova di pugno di Monsignor canonico conte Silvestri la seguente memoria: Haec opuscuìa Lollini perrara sunt nani ab authore ipso pleraque exemplaria suppres-sa fuere, ncque iis frons addila. Vide Vitam Lollini amiciss. viri Ludi Doleonii Can. Bel-lunensis. Multarti vero doctrinam continent. Qui peraltro osservo, che se, come si è veduto, il Lollino venne a morte del i6a5, e se, come risulta dalla testé riferita lettera del Dogiioni al Morelli, gli opuscoli si stamparono nel i636, non era possibile che il Lol- 29 lino stesso li sopprimesse, come scrive il Silvestri. 7. Epistolae Miscellaneae Opus rerum varietale et sententiarum eruditione perjucun-dum et humanarum lilterarum studiosis u-tilissimum Illustrissimo D. Julio Contareno Belluni praet. a Collegio Jurisp. dicatum. Belluni, typis Francisci Vieceri jidcxxxxi, 4.to. Varie di queste Epistole non sono in sostanza che opuscoli e trattati eruditissi- ' mi del Lollino diretti a varii illustri personaggi fra’ quali opuscoli sono mescolati anche de’carmi latini dello stesso autore, u delle traduzioni dal greco da esso fatte, come di parecchie lettere di Nicolò Patriarca di Costantinopoli, che sono a p. 80 e seg. Fra i soggetti trattati sono: 1. De Tetragamia a Romanis recepta. Traduzione del Lollino dal greco. 2. Exhortatio ad bellum sacrum. 3. Disquisitio de tubere ter-rae. f\. De vescica in ventre quorundam pi-scium inventa. 5. De die cinerali et jejunii nostrorum temporum luxu, et saturitale. 0. Venlrem ignaviaefalso insimulari. y. Sermo Castilionaeus. (1) 8. Enlhronismus Ca-ninii in professoria logices possessione. 9. Herodoti historia de phrygiae gentis veti/stale falsi insimulala. 10. In funere Jra-tris consolatio. 11. Philomates seti studio-rum candidatus in Gymn. Palav. 12. Jejunii legibus fraus non Jacienda. i3. Quae-nam sint apud Arislophanem Ihlerae sini-slrae. 14. Epistolaris disciplinae commenta-rius. 8. Epistolae. Lettere latine del Lollino dirette a Fortunio Liceto si trovano anche nel t. 1. De quaesitis per epístolas a claris viris responsa Fortumi Liceti. Bononiae 1640, e sono a p. 54, 55, 69, 64, 73, 100. Alcune furono ristampate dal Vieceri nella (1) Castione, o Castions è luogo sul Bellunese, un miglio lontano dalla città, che veniva frequentato da Mons. Lollino si per l’opportunità del sito, si per la memoria di Pierio Va-leriano che essendo stato rettore tli ([nella chiesa negli ultimi anni di sua vita vi aveva fatto fabbricare un ritiro per attendere tranquillamente a’suoi studii. Mons. Lollino in più luoghi delle sue lettere parla di Castione: anzi traile sue poesie latine (Carni, lib. IV, P* a97j Venet. apud Tomas. i655, 8.vo) v’ha un componimento in esametri che ha per titolo: Aedes Castilhoneae a Pierio Valeriano Bellunen. olim habitatae. Mi la sapere Mons. canonico Panciera che nella biblioteca Capitolare di Belluno cogli altri opuscoli Lolliniani mss. è anche Senno secundus Castilionaeus ad Laurenliutn Regosium, meclicum Bellunensem ; e così pure apparisce a p. 148 del t. IV della N. R. Calogerana.