220 SANTA TERNITA. sertis ad easdem responsionibus Kepplerianis dice : II coltello di ferro, qualunque cosa se nc MDCCXIIX. in fol. Le epistole di Vincenzo dica, è lavoro arabo, rimarcandosi inoltre che Bianchi al Kepplero sono ai numeri 38o, 382, è pieno di caratteri cufici intorno alla lama 383, 385, 386, 388, 390 dalla p¿ 592 alla 618, ed al manico; lungo once venete i3, 1/2. Co-e datano da Venezia dal 19 Kal. ian. r6i5 munque sia la cosa, non essendo questo il al Kal. iati. 1620. Quelle del Kepplero al Bian- luogo di produrre intorno a ciò maggiori parchi sono ai numeri 38 1, 384, ^87, 389, 3gi ticolarità, ma piuttosto allorquando si trat-dalle pag. 5g3 alle 618, e datano da Linz id. terà delle Inscrizioni di Ila Chiesa, e quindi aprilis, 1616 a XIII. ianuar. 1620. Versano del Tesoro di San Marco, si sappia che a-per lo più su materie astronomiche e astrolo» vendo il Bianchi con lettera Kal. ianuar. 1620 giche : in alcuna però il Bianchi dà conto di matidat questo suo libretto al Kepplero pri-sè e di sua famiglia. In quella prid id. mari, ma che ad ogni altro tedesco (quem libellum 1619 nomina per suo cugino l’abate Lodovico nostra e-xcudi desideravit respublica), il Kep-Marcèllo presso cui stavano gli -scritti dell’egre- plero in data XIII. ianuarii 1620 risponde di glo matematico Domenico Maria Ferrarese. JE avere ricercato l’opuscolo: stupendae eruditio-nella stessa, dà notizia del celebre Marcanto- nis hunc documentimi luàùlentissiinum strenue riio De Dowinis, dicendo: M. Antonius De Do- loco trausinissuin accipio grato animo inque thè-minis vivit, et vivit ut et suos conatus et tuwni saurìs habebo rei literariae. Ma si sappia d al-prognosticum impleat. Vox quoque hic erat il- tra parte, che Apostolo Zeno ( Lettere IV. 97) [uni obiisse; secl ex ultimis litteris Oratoris no- raccomandava a suo fratello Pier Catturino di stri in Britannica nih.il est. Prognosticuin tuiun trovargli un esemplare di questo opuscolo : non de aliquo haeresiarca jam vice oraculi pono, ta- giù perchè il libro contenga cosa che vaglia, rnetsi nonduni legerim ( 1 ). ma per la semplice curiosità di rileggere Parti- VII. Parere del sig. Conte Vincentio Bianchi ficio con cui l5 impostore si affatica di sostenere Cav. di S. Mieli, et Prot. Apost. intorno alli un’altra solenne impostura, alludendo all’ im-caratteri che sono sopra il manico del coltèllo postura del seguente libretto dato fuori dallo di S. Pietro, posto ultimamente nella chiesa da- stesso Bianchi,' e che io possiedo^ come il pre-cale di S. Marco in Venetia. In Venetia MDCXX cedente, nelle mie miscellanee. ( 1620) appresso Marco Ginami, in 4-° H Bian- Vili. Libretto in 4-0? contenente numero chi dedica a Mons. Giovanni Tiepolo Patriar- cinque opuscoli, impressi ognuno separatamen-ca di Venezia, a suggerimento del quale l’ope- te, senza uumerazione di pagine. Ognuno di retta fu scritta e pubblicata. Ricorda Venezia tali opuscoli ha varii Documenti che produ-corne sua patria-, che fu in Francia; e che ce Vinctnzo Bianchi a provare ch’egli discrisse latinamente gli Annali Ecclesiastici. La scende dalla stirpe imperiale Comneno-Paleo-data della dedicazione è i5 dicembre 1619. Ioga. Sebbene alla fine di cadauno di detti Seguono due epigrafi latine in lode del Bian- opuscoli appariscano varie date di stampa e chi, 1’ una di Egidio Fregoso, l’altra di Cristo- nomi di stampatori, nondimeno si scorge che foro Ferrari. In fine vi ha un’incisione in ra- tutti furono impressi dal Ciotti in Venezia nel me co’duelati del coltello. Il Bianchi, quanto 1618, data che ha l’ultimo di essi. Le date al credere che quello sia veramente il coltello di questi Documenti o Privilegi rimontano al con cui S. Pietro ferì Maleo, si rimette alla 144^ e proseguono fino al 1618. Gli slamfede di quelle scritture che si avessero nel pro- patori appariscono Alessandro Paganino nel posilo ; e quanto alle parole che vi sono rimes- i52o; gli eredi di Ottaviano Scolo e socii se con lavoro detto à\Yàzemina, le crede si- del 1523 ; Gabriele Giolito del i555; Giam-rarmeniache. 11 Monfaucon ritiene sieno carat- battista Ciotti del i6o5, e lo stesso Ciotti teri ebraici, ma così logorati, che nulla potè del 1618. Viene di seguilo l’albero della dispiegare. 11 cavaliere Leopoldo Cicognara nel scendenza di esso Bianchi, dal quale si ver-quarto catalogo ms. del lesoro di S. Marco rebbe a rilevare che Vincenzio Palee logo di (1) Quella Lettera e in risposta ad una del Kepplero XIII. cal. mari. 1619 colla quale mandandogli un libro De Stella nova dice: invenies in eo vi vis colorìlus depictum M. Anton:.um De Domini s\ qm si ut scrilitur occidit, anriichilavit et conatus suos et meum prognosticum. Di Marcantonio I « Domiuis celeberrimo Arcivescovo di Spalato vedi il Fai iati ( lllyi icum Sacrum. T. III. pag. 481 e se-. e uopo di lui Rados Antonio Michieli Vitturi nei suoi Opuscoli (Ragusa 18 u, 8.\o [>ag. 38 e segg. )