S. MARTA. „ tro latino In testa alla moderna ristampa di „ tutte le sne Opere (i). Da essi andrò deli— * bando il meglio intorno alla vita del Pata-fi rolo, giovandomi eziandio delle Lettere del- lo Zeno, alcune delle quali sono altrettanti » panegirici della onestà e bravura di questo ?» letterato. » Nacque Lorenzo Patarol in Venezia li »21 marzo del 1674 (2)- Ebbe a padre Fransi cesco di famiglia segretaresca, (3) uomo n dotto principalmente nella Giurisprudenza. » Sua madre fu Laura Busenella figlia di A-» lessandro segretario del Consiglio de’ Die-» ci, e sorella di Pietro Cancellier Grande del-tì la Veneta Repubblica (4). Fanciullo di dieci » anni fu mandato a studiare nel collegio de’ 11 Somascln a Murano, ove nelle belle lettere iti » sorti per maestro il p. Nicolò Petricelli e » nella filosofia il p. Gamba, ( Giampietro ) » ambedue valenti soggetti. Da tale institu-» zione sommo profitto egli trasse, e talmente n s’ invaghì degli studi ; che ritornato a casa n nel 1698, ninna occupazione od impiego » accettar volle, onde poter liberamente darsi » in braccio ad essi per tutta la sua vita. Ne’ n primi anni si dilettò della poesia latina, e r, diresse or all’ uno or all’ altro de1 suoi a-» mici elegie ed epigrammi scritti con estro, n ed anche con buon sapore, quantunque il » vero gusto nel fatto delle buone lettere co-» minciasse appena a que’di a rinascere (5). » Anche nell’ oratoria volle esercitarsi, e pi-» gliate per mano le declamazioni, che cor-» rono sotto il nome di Quintiliano, dopo es- (1) Scritto dall’ab. Natale dalle Laste. Venetiis apud Jo. B. Pasquali 174^5 4**°i *• (a) Giorn. de’Letterati, t. 38, P. II, dice che nacque li 16 marzo 1674, nella parrocchia di s. Procolo. Il Patarol in una sua lettera al Magliabechi, lo prega a sapergli dire se alcuna famiglia in Firenze porti il cognome Patarol poiché da alcune oscure notizie di famiglia tiene che sia venuta da Firenze in Venezia • lamentavasi però del Bisavolo che trascurò le notizie della casa e arrivò a vendere fino i ritratti de’ nostri maggiori. Lo stemma è quattro gigli d’ oro in campo azzurro, con in mezzo una rosa. (3) Lorenzo e Girolamo Patarol furon fatti cittadini originarli del i633- Lorenzo procreò FRANCESCO di cui la lapide, e Girolamo che non fu maritato. Da FRANCESCO venne Alessandro che non ebbe moglie, e Lorenzo letterato di cui qui si ragiona. (4) Dai libri nascite di 5. Provolo oggi in s. Zaccaria : adì 27 agosto (così) 1674, Lorenzo e Gaetano figliuolo dcW ill.mo sig. Francesco Patariol e della sig. Laura Bussinella sua legittima consorte fu battezzato in casa essendo in pericolo li 17 marzo 1674? et oggi 27 aprile (cosi) 1674 fu supplito alle cerenionie del battesimo. Fu compare V ill.mo sig. proc. Qucrini Stam-paha a s. Maria Formosa, comare Zanella Leonardi e io Giulio Bortoletti capp. curato feci ut supra. Questa fede è registrata fra quelle del mese di agosto anziché di aprile. (5) Il Patarol però non sentiva gran fatto di se circa il suo valore poetico. In una delle lettere al Magliabechi scriveva: sappia che io son poeta per accidente, non di professione ... In altra del dì 5 decembre 1704 diceva, non son poeta nè di nascimento nè di professione j non di nascimento perchè mi manca certa prontezza che suol godere chi nasce con qualche parzialità di musa ; non di professione perchè dopo di essere uscito dalle scuole (saran più di dodici anni, mentre adesso sono in età di 3o) non ho composto che due elegie a due miei amici. E nelle Novelle letterarie anno 174^, pag. 25o, si osserva: che per ciò che spetta ai componimenti poetici il sig. Lorenzo Patarol nè fu professor di poesia nè co'' pochi versi spaisi o frammischiati nelle sue lettere possiamo dire che meriti sedere molto a scranna co7 poeti. E' ben vero (soggiuntesi) che la descrizione latina in versi esametri della Pesca de1 Muggini, di cui di le t lavasi V Autore ed avanzala con lettera al sig. Antonio Locatelli di V enezia può servire di argomento per comprendere quali progressi notabili avrebbe egli fatto se davvero si fosse dato alla poesia.