SANI’A TERNITA. a8i rlrgli lo stendardo di Capitano generale {Bembo li. 217). Era del 151H, 1021 Ambasciatore al Re d’Ungheria Lodovico II, al quale col mezzo dell’Orio la Repubblica inviava trentamila ducali in sussidio per la guerra che il Re aveva intrapresa conira i Turchi ; e comandava all’Orio di seguire di continuo il Re nel campo (Paruta. Lib. IV. pag. 312, 3i3). Venne destinato nel con altri ambascia- tore a Clemente VII. per 'congratularsi della sua elezione al ponleficalo, ma pei' le guerre Hi allora non partirono, come notasi nel Codice Ambasciatori appo il Conte Gradenigo pag. 18. Finalmente eletto nel i5a5 Ambasciatore Ordinario iu Inghilterra partì a quella tolta da Venezia nel 3i marzo detto anno, e vi giunse a’ 24 di maggio. La onorevole entrata sua in Londra è descritta da Marino Sa-uuto, dietro una lettera di ragguaglio data dallo stesso Orio a’ 27 maggio, e (’osi pari-menti la prima udienza avuta dal Cardinale Wolsey. (Diarii Voi. XXXiX. pag 85). Altre sue lettere trovansì nel Cronista Sanuto, il quale sotto il dì 2 giugno i5a6 (Voi XLI. pag. 33o, 33 1 ) riporla il sunto di una di (la-sparo Spinelli Segretario in Londra dell’Orio datata 18 maggio, che riferisce la morie colà avvenuta dell’Orio stesso cagionata da pestilenza : Da poi vene al suo alarissimo orator duo Lorenzo Orio dottor et cavalicr do gian-dusse et uno carbon, dii qual mal, eri sul tardi passò di questa vita che Dio li doni requie, con dolor di tutti et maxime del R.mo Cardinal et erra molto amato de li et si duol molto per la jactura di tanto homo. Vedi anche Paruta (Lib. V. p. 397). ,Morosini Lib. II. p. i34, 161, i65, e fra gli altri il valentissimo inglese amico mio anzi nostro Rawdon Brown nel T. II. pag. 23, 28, 4^? 4^; e Hi- 136, i44, 146, 160, 161 de’ Ragguagli sulla Fitti e sulle Opere, di Mitrino Solito (Venezia, Al-▼isopoli, i837’38, 8.°) Io pure ho rammentato l’Orio in altri siti di quest’Opera, e anche a pag. 34 nota 29 dell’opuscolo: Di Stefano Piazzone di Asola retore chiarissimo, discorso ai giovani Veneziani studiosi della eloquenza volgarizzato da Emularmele Cicogna. Venezia, Alvisopoli, i84o, 8.". Il padre degli Agostini ( T. II. pag. 261) indica che Jacopo Veglerò dedicava alcune sue opere a tre soggetti distinti, cioè Girolamo Balbi, Eu renio Orio dottore, e Celio Caleagnini ferrarese j e ciò circa il i5aa. Tom. V. 33. IVLIO MARIAE DE SOMALIA | S. R. E. 1 C\r-DIN'ALI VRBISQVE VICARIO | <^>VOD | III. 1DVS OCTOBRIS AN. MDCCIC | SACRO PERACTO IN ECCLESIA SS1IAE TRINITATIS | PVRPV1U AMICTVS | RELIGIOMS ET EX1MIAE PIETA-TIS | IN HOC SACELLO DEIPARAE DICATO | EXEMPLVM PRAEBVER1T 1 HINC | DECVS ET GAVDIVM VNIVERSIS | HINC EXVLTANTI PO-rVLO | MVTVA DEVOTIONIS AEMVLATIO | IN GRATI ANIMI OBSEQV1VM | PIA POSVIT IV-VENTVS I Questa epigrafe scritta e posta in un quadro attaccato ad una delle pareli del sopraccennato Oratorio della B. Vergine, indica come nel i3 ottobre 1799 il Cardinale Giulio Maria della Somaglia, dopo aver celebrata la messa nella vicina Chiesa di S. Temila, onorò di una visita questo Oratorio, per cui grati i confratelli posero questa memoria. Il Cardinale fu uno di quelli che precedettero la venuta a Venezia di altri suoi colleghi che formarono poi il conclave per la elezione del successore di Pio VI, come ho già detto lungamente a pag. 487 e seg. del voi. IV. G'.VLIO MARIA DF.LLA SOMAGLIA Vescovo di Ostia e Veilelri, Decano del sacro Collegio ec. nacque in Piacenza a?29 di luglio 1744 dall’illustre famiglia Capece An-ghillara de’ Conti della Somaglia. Studiò nel Collegio Nazareno di Roma, e alle discipline proprie della carriera ecclesiastica, cui aveva intrapresa, accoppiò la cognizione delle belle lettere, e del dritto pubblico, e in varie produzioni lette nelle Accademie Romane diede saggi del suo sapere e del suo buon gusto. Dopo gli onori avuti di Cameriere segreto sopranumerario nel 1769, di prelato Domestico nel 1773, di Segretario della Congregatone de’Riti nel 1784, della Segretaria della Congregazione de’Vescovi e Regolari nel 1787, e di Patriarca di Antiochia nel 1788, fu da Pio VI. creato Cardinale dell’ordine de’preti nel 1795, e dichiarato suo Vicario generale iu Roma. Sello sconvolgimento accaduto in Roma nel 1798 dovette fuggire cogli altri Cardinali, venne poi a Venezia, assistette, come si è detto, al conclave 1800, e il nuovo eletto Pontefice Pio VII. sendo in questa città affidò al Somaglia l’importantissima missione di 36