Come muoiono i martiri croati I particolari sulla esecuzione dei due nazionalisti — Hranilovic e Soldin — condannati a morte nel processo per la uccisione del giornalista Toni Schlegel e giustiziati giorni fa nelle carceri jugoslave sono un’alta testimonianza del fiero e nobile animo croato. A loro favore era stata presentata, ma invano, domanda di grazia dallo stesso Tribunale giudicante e dall’arcivescovo dott. Bauer. Alla vigilia della esecuzione poi la stessa vedova Schlegel era intervenuta chiedendo che ai due condannati fosse salva la vita. Ciò non ostante la domanda fu respinta e la sentenza confermata dalla Corte Suprema. Hranilovic e Soldin morirono da eroi. La sera prima essi ricevettero la visita dei familiari e la mattina alle quattro quella delle rispettive madri. La madre di Hranilovic rimase vicino al figlio confortandolo fino all’ultima ora con fermezza spartana e ai carcerieri dichiarò che lo strazio del suo cuore materno non le avrebbe impedito di sacrificare dieci figli, se tanti ne avesse avuti, per la causa della Patria. Soldin dopo aver fatto comunicare alla vedova - 123 -