S. MARIA DELLE VERGINI. Sassamort 12 gemi. 1617. Val di Iienno a Novellila 12 febbr. 1617. Bregaglia 11 marzo 1617. Schiappina 28 marzo 1G17. Ber-gogno 3o marzo 1617* Mori il Padavino 111 patria nel 1689, essendogli stato sostituito a gran cancelliere nel 2 5 maggio di quell’anno Marco Ottobon. Per li suoi funerali si trova alle stampe: In parcntalibus Jo. Baplislae Padavini Venetia-rum magni cancellarli epicedium Corani principe et senatu in regia D. Marci basilica a Chrislophoro Finoito I. V. D. dicium anno mdcxxxix, vii cal. iunias. Venetiis ex typ. ducali Pinellianaì mdcxxxix, 4-t0«U Finoiti rammenta tutte le imprese del Padavino, e prova essere bene adattato il motto l'ER VARIOS CA-SVS sovrapposto allo stemma di sua famiglia, rappresentante uno scudo con sei fascie gialle ed azzurre di colori opposti, caricate di un leone rosso in piedi, imperciocché superati varii disastri pervenne alla suprema carica dell’ordine ciltadinesco. Fra gli storici che parlano di lui veggansi il Morosità (Ilist. Venet. lil>. XV, 187, XVI, 279 - 285-286-287 - 288 - 289-290-315-316 , Iil,'. XVII, 369-375-382-383-384, lib.XVIlI, 395). Giannantonio Ridolfi Sforza (Vita Jaco-hi Foscareni ec. pag. 101. Venetiis 1623, 4-to). Il Nani ( Storia Veneta lib. II, io3-io4, lib. Ili, 159-160). Il Pasquali nel libro Caroli Paschalii regis in sacro consistorio consiliarii Legalio lìhaetica (Parisiis 1620) pag. 7 tergo, 36-37-37 tergo. Il Sarpi(Storia particolare delle cose passate tra il sommo Pontefice Pao- lo V, e la repubb. di Venezia negli anni i6o5-1606-1607, pag. io4-io5-ko7-i29, ed. Helm. 1740, fol. t. I.). Il Vianoli (Storia Venela, t. Il, 372-380-438-439-449)- Il Laugier (Storia Veneta t. X, pag. 495-497-5*1, t.XI, pag. ioo-ioi ). 11 Vicquejort ( L’ambassadeur, pag, 4°9? voi. 1. edit. 1730). Il Foscarini ( Letteratura Veneziana, pag. 104, nota 280, pag. 399, nota 200). I \ Z ucci lini (Cronaca Veneta, voi. I. pag, 3o8), il quale nella serie dei cancellieri malamente pone la elezione del Padavino nel 1637. Al Padavino Scipione di Manzano dedicava: I Ire primi canti del Dandolo (Venezia 1594, 4*to) pregandolo per le molte grazie ricevute come segretario di Senato e cancelliere di Sua Serenità a presentare in nome del Manzano il detto libro al doge. E Antonio de Episcopis a pag. i38 del Racemus Ciystaìlinui (Venetiis 1645, 4-to), ha un anagramma sulle parole: Joan-nes Baptisla Padavinus cancellarius venetia* rum, cioè : Nova et celsa vino, in piena nupta Racemus risu iis dabat, e in un epigramma dà la spiegazione dell’anagramma. Pri ma di compiere quest’articolo, osservo essere con lode nominato un Giambatista Po-davino nella Raccolta seguente : Componimenti in lode dell'illustriss. sig. Bertucci Contarmi Luogotenente Generale della Patria del Friuli del sig. Liberal Mottense di Pordenone. Con licenza de'Superiori. In Udine 1619 appresso Pietro Lorio; e precisamente nell’inseritovi Porluno Panegirico di Liberal Mottense in occasione del passaggio che fece P il-lustriss. sig. Bertucci Contarmi per Pordenone mentre andava al Reggimento della Patria del Friuli e fu alloggiato dal sig. Gio. Batta Padavin. I versi son questi : » Ma più il tuo Patavin devoto, e fido » Ti pregia, e honora, e i tuoi gran fatti accoglie, » E a memoria immortai li porge al mondo. r> Quel Patavino cui le Grazie a gara » D’immortali corimbi ornan la fronte » Cli’ è di gratie e di doni alto orizzonte. Ora, oltre il nostro Giambatista gran cancelliere viveva contemporaneo un altro Giambatista Padavin figlio di messer Gasparo nato in Pordenone e ivi battezzato nel 16 agosto 1579, siccome ne avvisa il nobile sig. Pietro di Montereale Mantica sopraindicato ; e que« sti era della antica diversa famiglia, che ho accennata, Padovan detta anche Padavin, della quale forse sortirono i natali e quelVAn -gelo Patavin latinamente lodato da Emiliano Ciinbriaco nelle sue Rapsodie, che fu già vi-cario del patriarca di Aquileja, come tale ricordato anche dal Sanuto (Diarii volume L, pag. 62, anno ed altri Padavini dif- ferenti dalla casa del gran cancelliere. Quindi è che resta dubbio quale delli due Giambatista Padavin abbia accolto in sua casa il Contarmi, e a quale spetti la laude ne’detti carmi contenuta. E a dir il vero, nel dubbio, io tengo l’opinione del dotto sig. di Montereale Mantica, cioè, che il nostro Giambatista ( che fu poi gran cancelliere) abbia ricevuto il Contarmi, atteso che l’espressioni poetiche surriferite si addicono più a un uom celebre com’era il