SANTA Caraffa Conte di’ Sanla Severina, e presso Gia-naudrea, che il fece Visconte di tutte le sue castella e città. Valentissimo riuscì nellu letteratura, oratore, poeta non mediocre latino e volgare, aritmetico, e diligente osservatore della nostra linguale preludio de’stioi studi fu nn’O/v/-zio:ie Ialina intorno allo Spirito Santo da lui recitata nel i5oc> in Roma innanzi al Papa, e dedicata al Caadinal Oliviero Caraffa, il quale era di lui mecenate negli studi stessi. Delevagli però di avere indosso la marca dell’esilio da quella patria che pur sempre amava, e quindi fece pregare l’Iniperadore ad interporsi presso la Signoria Veneta per esserne assolto, in effetto nel giorno 5 febbrajo i5a5 (more Veneto, cioè i5a6 allo stile comune) si sono presentati nel Veneto Collegio i due Oratori Cesarei esibendo una lettera di Sua Maestà Ce- TERNITA. 23.1 sarea datata da Toledo, ed un’altra del luogotenente del Viceré di Napoli, che era il suddetto Giannandrea Caraffa, in raccomandazione del Magno. Il Doge rispose che senza i Consigli non si sarebbe potuta accordare la grazia richiesta (1). Infatti, udito il parere dei Consigli, venne conceduto al Magno un salvo-condotto in perpetuo } del che essendo stato avvisato, si recò egli stesso in Venezia: e nel Collegio il giorno 24 febbrajo suddetto alla presenza di detti Oratori, di molti uomini dotti e patrizi!, e innanzi al Doge recitò una eloquentissima Orazione in ringraziamento imitando quella eli Tullio quando ritornò in patria, e recitolla con una bellissima pronuncia, iti modo che riscosse tutti gli applausi (2). Non sembra però che siasi allora fermato a Venezia, ma sì ritornato in Napoli ove aveva già il suo Sancte Malgarile ; Antonium seti Antonellum Dovuto frati cm fé n in e e/uam ter et prefatus Andreas Su-peranlio ; Marcumantonium Magno soli Inni esse coaejulort m ad off cium Consulum Mercalcrum (anche da ciò si vede che non era patrizio Veneto perchè non ha l’aegiunto nobilem virum, e l’officio che copriva era proprio de’cittaùini Veneti) ; item centra virum nobilem Antcnium Cenila reno ser ioannis de Saneto Eustachio, et Manoli Coressi absentes et legitime cilatos in Scalis Rivoalti prò pìurimis et diver-sis violentiis et aliis eacessibus per eos commissis in Insula Sancii Marci et Rivoalti et aliis locis hiijus civitatis contra honorem divine n ajestatis et ejus gloriosissime virginia n’a tris et contro quietum et bonum s/alum civitatis ac dignitaiem e’eniinii voshi ut est dicium. (Fu preso che si proceda, e vi è sotto la slessa data di giorno mese ed ai.no il lindo ct.ntro tulli ; e quanto al Magno è concepito come segue): Volimi quo d iste Marcusantonius Magno scìitus esse coadjulor ad Off cium Consulum mer-eatorum banniatur in perpetuimi de Venetiis et districhi et de omnibus terris et locis nostris a parte terre, de parte vero maris a Qnarnario cifra : et si (.110 tempore Jreger il ccnjinia et captus fu eri t con-ducatur huc Venetias ubi in medio duarum colvmnarum suspendatur per canas guluris ad unum par furche sic q. morialur et anima a corpore ieparetir : et qui illuni cepciit habeant libr. mille, solvendas de pecuniis dominii nostri, si ipse non Jorel solvendo ; et sii ista cor.depnatio ligata quod non possit sibi Jieri gratia, donuin, remissio, recompensalio, vel per mutatio, sub omnibus penis et ligaminibus contentis in condemnatiove V- N. ser Hectoris Barbadico, et publicetur presens condemnatio in Scalis Rivoalti. Dal titolo sopraesposto pare che fossero costoro colpevoli di eccessi conilo la Religione e il buon costume. (1) Ciò abbiamo dal fanuto (Diari! XL. 60.0), ove leggesi : Uno Marco Antonio Magno Venetian homo doctissimo qual e in exilio za anni 2 5 per esser stato insieme con il fo di Grillo Contarini..... (3) Il salvocondotto fu conceduto nel VII ftbbraro i5a5 m. v. cioè i5a6 a stile comune, ed ecco come è concepilo nel Registri» N. 3. Criminal : In Cons. X cum additione MCCCCCXXV. die VII, febr. : Quod in gralificationem Cesarfae majestatis et illustrissimi comitis Sanclae Sevcrinae status nostri amicissimi locum tenentis generalis in regno Neapolis siculi literis ejvsdem Cesareae Majestatis et Comitis S. Severinae modo lectis hoc Consilium intellex.it, aucloritate hujus Consilii concedatur tutus liber q. salvus conduclus Marco Antonio Magno per annos centum et unum : (¡solita frase che equivale alla voce perpe-tuus) itaq. non obstante condemnatione facta per hoc consilium conira personam suam stare et habitare-possit in hac civitate nostra Venetiarum et in omnibus terris et locis nostris lam a parte terre quam maris sicutfacere poterai ante condemnutior em contra se latam (De ¡arte 26, de non 1. non sync. 1.) Essendo poi stato il Sanuto predente alla Orazione tenuta dal Magno ( Diarii XL, 665) non si può dubitare della fede ch’egli fa circa la eloquenza mostrata dal Magno in tale occasione. Avendo poi qui ripetuto il Sanuto che il Magno vien da Napoli za a 5 anni fo bandito erra zove ne di anni .... ho con ghie! turato che potesse allora essere della età di circa 18, oppur 20. anni ; quindi ho stabilita la nascila di lui «rea il 1480. Tom. V. 3o