334 GL’INCV pracitato e riferisce l’autorità dello statuto Vicentino, del Pagliarino, del Marzari, del Toniasini, e così a me ne scriveva nel i843 il chiariss.0 sig. Marchese Vincenzo Gonzati. A quanto ha detto il Cappellai-!, si può aggiungere col testimonio del contemporaneo Marino Sanuto che del 16 agosto i5oo si presentò al Collegio Jacomo di Trento Vicentino deputato sopra la differenza del Monte di Marcesena, dove devono essere due Tedeschi per nome ilei He dei Romani ; e disse che egli vi doveva essere insieme con domino Nicolò Chieregato e due dottori sopralluogo per la fissazione de’confini. E si sa che nello stesso mese a’ 23, il Tfvnto, e il Chieregato diedero relazione al Senato delle conferenze tenute, sebbene nulla siasi conchiuso. È pur degua da notarsi un tratto di amore verso il Veneto Governo mostrato da Nicolò, allorquando nel mese di febbrajo i5o8 (a stile veneto), cioè i5o9 a stile romano, venne davanti la Signoria insieme eon Antonio Losco cavaliere Bartolonuneo Tassino cavaliere, e Lodovico da Schio dottore a raccomandarsi nelle urgenze di allora, e ad offerire la roba e la vita per lo salvamento della repubblica. Fu anche Nicolò Chieregato spedito ila’ Vicentini oratore al re de’Romani nel Giugno i 5oc) ed altre benemerenze verso la patria acqnistossi come ne fa fede il suddetto Sanuto ne’ Voi. Ili, VII, Vili, IX de’ suoi Diarii mss. nella Marciana Bi-lioteca. In quanto poi a Valerio figliuolo di altro Valerio, \issnto nel secolo XVI, questi è quell'uomo distinto spezialmente ncH’arte militare, di cui tesse un articolo ili*. Calvi a p. CXXXVU. del T. IV. dell1 Opera itegli Scrittori Vicentini sotto nome ili P. F. AngLalgobrieUo da Santa Maria Carmelitano Scalzo (Vicenza 1778, 4-°)>-al qual biografo ù però d'uopo di far oggidì un1 importante aggiunta. Il Chiericato morto in Candia nel t5y!x ov’era Governatore generale dulie fanterie della Repubblica lasciò ms. un Trattato della Milizia. Questo libro adorno di Piante di Città, e Fortezze, di accampamenti, di eserciti, di combattimenti, e di tut-tociò che aH’avlc della Guerra ili quei tempi e degli antecedenti apparteneva, passò, dopo varie vicende, nella Libvcria dell’ illustre Marco Fosearini, poi doge di Venezia. Era del 17^6 ambasciadora il Fosearini per la Repubblica alla Corte di Vienna, quando essendo venuto a notizia ilei He di Prussia, che il Fosearini possedeva quell’opera, S. M. bramò che gliela cedesse, e l’Ambasciadore lo compiacque Ji una copia, nè oltre quel Re e’è alcun altro (dice il Calvi) che si possa vantare di averla. V’ è chi pretende (continua il Calvi) di aver fondamento per poter dire che l’Originale posseggasi dal Re di Prussia, e che il Fosearini posseda la copia ; ma la quistione sola è piti del dover coraggiosa. Aggiungerò quindi al P. Calvi : I. Che ne’Codici Fosearini esistenti ora nella Biblioteca Imperiale di Vienna, non si trova nè in copia , nè in originale d Trattato del Chiericato; così mi scriveva il chiarissimo Tommaso Gar uno de’collaboratori dell’Arehivio. Storico di Firenze; e tanto risulta dal Catalogo a stampa de’Codici Fosearini inserito a pag. 281 del Voi. V. di quelP^/'c/wWo. Firenze i843, 8." II. Che nella Biblioteca Reale di Berlino al Registro M. S. ital. fol. 1. esiste senza frontispicio, e senza nome di autore un’Opera ita* liana che tratta dell’a/'ie militare, non sapendosi come nè quando si sia acquistata, sebbene si sappia eh1 è uno ih^più vecchi acquisti di essa Biblioteca. Ciò essendomi stato comunicato da quel Reale Bibliotecario nel novembre i843 con una esatta descrizione del: Codice, son venuto a scoprire che l’Opera è-propriamente quella di Valerio Chiericato e che vi è tutta la probabilità che sia l'originale, quel desso che fu ceduto dal Fosearini al Re di Prussia. III. Che il Calvi disse troppo inconsideratamente che non c’è alcun altro che possa vantarsi di avere quell’opera; giacché, oltre que Irle copie che ponilo essere altrove, io ho veduto una del secolo XVI. in fol. esistente nella Biblioteca Vescovile di Udine, bensì mancante di parecchie figure che non ci furono, copiale, e mancante di un quinterno di carta nel quale dovevansicomprendere i capi 66-e tìy» IV. Aggiungerò in fine avere io avuto la fortuna di acquistare nel marzo 1843, sco-nosciu-to ad alcuno un codice in 4-° cartaceo di pagine 108 numerate da una sola parte, di assai minuto carattere, contenente La Mllitia di Valerio Chieregato Cavaliere et ¡¿entilhuomo Vicen- o t> tino. Questo codice eoa pentimenti, cassature^ giunte marginali, traccie di disegni ec. ha tutte le marche per considerarlo originale, autografo, e una minala, se non prima, almen seconda stesa dalPautore stesso dell'Opera di cui si parla. Sebbene a primo aspetto io mi sia avveduto delPoriginalitá, pure trovandosi in Y*f-