ALLA CHIESA » cambio del C. Ruggiero Bavaro ; e cessò ® di vivere iu Venezia li 19 gennajo nel » 153-4, d’anni GO , ed ebbe pubblici fune-» rali per decreto del doge Gritti sotto cui » militò nell’ assedio di Padova, e fu lodato » con solenne orazione da Agostino Brenzoni » Veronese e onorato di statua equestre. La » statua era di rame doralo; e soppressa la » chiesa di S. Marina fu dal Demanio ven-» duta, ed acquistata da un ebreo, il quale »la offerse alla famiglia della Volpe d’Imo-» la, e questa al Comune, che ributtò la do-» manda, e uon se ne sa poi altro. L’erede » di Taddeo non fu Lodovico , ma bensì lo » furono Alberto ed Alessandro figli naturali » avuti da donna nobile, e Giainbatisla non » dissimula questa illegittimità, e per quanto » può studiasi di scusarla come rilevasi da » uno squarcio del Commentario, che comln-» eia : (Jplimue spei putrì, de adultis profe-» cto bene sperandum nemo dubilaverit. Gli » argomenti addotti forse non saranno sem-» brati validi abbastanza alla famiglia della » Volpe per tergere la macchia per cui il » Commentario non mai fu pubblicato. Ni-» cola, oltre Taddeo e Giambatista Preposto »ebbe altri due figli un maschio ed una » femmina ; da questo discendono i viventi » Conti della Volpe. Alessandro figlio di Tad-» deo militò esso pure per la Repubblica » Veneta, e non ebbe prole. Alberto fu pre-» posto della Cattedrale — M’ accorgo d’ es-» sermi esposto alla taccia d’importuno con » questa tiritera Volpiana. Ma che vuole? » Mi si è offerto il destro di poter rettifica-» re 1’ articolo del eh. Cicogna, e 1’ ho lat-» to sebbene non interessi direttamente, e » potrà perawentura servire a delle utili in-» dagini. s Giunta alle mie mani questa copia, immediatamente andai alla Marciana, e fralli codici eh’ erano di Amedeo Svayer col. num. 373 vidi uno membranaceo del secolo XVI, segnato del num. XLVII della Classe X, intitolato : Tadei Vulpensis gesta militarla intra quadragesimum quartum ejus etatis an-num a fratra collecla — Com. De presagiis nati viri sub signo martis et prima ejus militia sub Riariis— Finisce: caeteriq. eo- DI S. MARINA. G31 rum exemplo studio militari magis profìce-re»it. È di carte 59 scritte da una parte e dall’ altra. Manca però la dedicazione intera, della quale non c’è che l’ultima parte j e vedesi chiaramente che la prima parte di essa fu strappata a bella posta forse perchè avrà avuta qualche miniatura nel principio. 11 Morelli vi premise una notizia relativa; dicendo che il libretto inedito degno sarebbe d’ essere stampato singolarmente per la verità delle notizie che presenta ; e ne sarebbe ancora più se vi fosse la continuazione delle altre cose da Taddeo operate sino al suo morire. Vedesi che la carta fu strappata prima ancora che il Morelli esaminasse questo, libretto cioè prima del 1770 — Ne ho data informazione a chi me la richiese. Dalla eredità Contarmi pervenne posteriormente nella Marciana un altro Codicetlo membranaceo aneli’esso del secolo XVI contenente 1’ Opera di Giambatista Volpe intorno le gesta del fratello Taddeo ; ma tra Í’ uno e 1’ altro sonvi interessanti varietà : I. Nel Codice Contarmi è la lettera dell’ autore Invi-clissimo Sellatili Veneto diculiss. lmolen. ec-ùlesiae praepositus Prot.s aplicus Jo. Bapta Vulpius S. P. mentre nel Codice Svayer manca il principio ; e il line ne è diverso. — II. Dopo questa dedicazione è un epigramma Antonii Belloni Utinensis ad Ledo rem, che comincia: Quin complectatur per singulu vera libellus ec. ed è iu lode si del capitano Taddeo, che dello scrittore Giambatista (1); e questo epigramma manca nel Codice Svayer. — III. L’ operetta ha tale titolo nel Codice Contarmi Tltaddaei Vulpiensis equitis gusta militarla intra oclavum et quinquag«-simum suae aetatis annum a fruire collada ; quindi la narrazione si protrae fino alno 58 di Taddeo, mentre nel Codice Svayer giugne solo all’ anno 44. — IV. In fine del-1’ Operetta il Codice Contarmi ha : Jo: Ba-ptae Vulpiensis Basilicae Immolensis Prae-positi Protonotariiq. Apostolici, Epislolium ad Ledorem , nella quale epistola dice ehe ha ommesso di descrivere altre imprese di Taddeo sperando che non mancherà chi con più candido e felice stile abbia a narrarle ; e là vedere che lo scopo principale di que- (i) DI tale Epigramma non f» rneniion« Giangimeppe Lirati or» parli di Antonio Sellont ( Scrittori Fi'iu!ini V, li. p, 23j e segg.)