SANTA TERN'ITA. * 5. Tetterà autografa in prosa da Celio Magno diretta al Senatore Domenico Molino, in data di Venezia 3 dicembre làgi la quale comincia : Hieri mattina hebbi la lettera di F. S. ill.ma. Sta nel Codice Marciano num. XX. della classe XI. Risponde circa un affare che gli era stato raccomandato dal Molino. Moltissimi poi sono gli autori che utile loro opere fecero più o meno menzione del Magno. E qui prima di passare agli autori stampati, noteremo un altro importante Codice della Marciana num. CLXXII. classe IX. contenente Rime e prose di varii a Celio Magno. Sebbene molti degli autori di rime sieno fralli sopraindicati, nondimanco, sendovi molte scritture che non si trovano nei Codici già esaminati, è d1 uopo darne qui, come si è fallo de’precedenti, un esatto ragguaglio. — Avvi dunque: 1. La prima Lezione di Teodoro Angelucci sopra la Canzone del Magno intitolata DEUS. Questa lezione fu già stampata ; ma questo è l’autografo dell’Angelucci. 2. Lettera e Osservazioni di Giambatista Guarini sopra la Canzone di Celio Magno che incomincia : CK>e o Roma son or le altere imprese. Autografa ; fu stampata colle Osservazioni a pag. 489, delle Lettere di uomini illustri del secolo XVII. Venezia, 1 ^44- 3. Lettere di Ottavio Menini a Celio Magno. Autografe: Sono da San Vido (del Friuli) 2 agosto 1596, 9 dicembre i597, 18 e 20 gemi. 1599. Una ha la direzione; al cLmo Sig. mio osserv. il Sig. Celio Magno Secretano dell1 eccelso Cons. di X. Fenetia. S. Maria Formosa Ca Donà. Questa direzione Dii facilitò la scoperta del silo e dell’epoca vera in che morì il Magno; sussistendo poi tuttora il Palazzo ch’era de’Donà. Contengono le lettere delle Osservazioni alle Rime del Magno; e sonvi anche varii fogli pur autografi del Melimi con altre Osservazioni sulle stesse Rime. Il Liruti ( T. IV. non ancora pubblicato dei Letterati Friulani) a pag. 4l4> parlando del Menini non fa menzione di queste sue Lettere e Osservazioni. 4* Lettera di anonimo, autografa, co» altre osservazioni sulle Rime del Magno. 5. Lettera autografa di Alessandro Tura-mini a Celio Magno in data 3 novembre 1600,. da Napoli, colla quale gli manda, copia della sua Corona. (Il Turamini era Senese,, e di lui leggi articolo nel Diz. di Bassano,). 6. Lettera autografa di Domenico Tinto- re ito al Magno. Essendo breve la trascrivo : » Cl.mo Sig. mio Col. Io mi ritrovo così hc-» norato dalla, forse, non meritata lode che n si è compiaciuta V. S. china di dar all’o-y> pera mia col suo meraviglioso sonetto, che r> uscendo fuori di me stesso et della pioft-s-» sion mia, ho tentalo mostrarle la rivereu-n te gratitudine del mio core. Passando adun-» que dallo stile della pittura allo stile della » poesia ancorché in qualche parte siano vi-» cine, ho ardito transcender di gran lunga » i limiti della profession mia, le mando però n il qui incluso sonetto, il quale temo io, » che resti oscurato dallo splendore del sue, v benché desideri che sii illustrato dal lume, » et se l’affetto mi fa troppo ardito, mi escu-» si la diversità dell’ esercitio, et con ciò le » bascio riverentemente le mani. Di casa il » 22 Sett.bre »597. Di V. S. Cl.ma serv.ru » obbl.mo Domenico Tentoretto. » Il Sonetto qui nominato non c’è; pare però che fosse in risposta di quello che il Magno scrisse iu lode del proprio ritratto fattogli dal liuto-retto, e che si trova a stampa a pag. 162. delle Rime 1600; alla qual pagina si trova già una risposta di’ Incerto al Sonetto del Magno pel Tintoretto; ma questo Incerto abbiara già detto essere Francesco Bembo ; cosicché il Sonetto del Tintoretto dovea esser cosa diversa. 7. Lettera autografa di Gian Carlo Scaramelli da Napoli n5 agosto 1598 , al Magno colla quale gli accompagna la risposta fatta da Ascanio Pignatello ad un Sonetto del Magno. Questa risposta comincia: Di più chiari color .... 8. Lettera autografa di Bartolommeo Malombra in data di Venezia, 1.4 Settemb. 1572, colla quale accompagna a Celio due Sonetti : Hebbe sempre viriate.... Nove muse o gran Celio. Essendo questa lettera diretta al Magno a Zara, sì conferma ciò che abbiamo detto nel principio y. cioè che Celio era allora Segretario in Dalmazia dal Provv. Grimani. 9. Lettere quattro autografe di Bernardino Maschio senza data, colle quali a Celio invia, sei Sonetti in lode- di lui. 10. Lettera di Francesco Bembo autografa, senza data, accompagnante due Sonetti al Magno: Mentre Magno divin.... Quel gran valor..., e vi si parla poi di una raccomandazione del Cardinale Aldobrandino nepote di sua Beatitudine perché, sia dato un salvocondotto di due o tre anni a un Fabio dalle