vise, io tengo nel Codice ggg uu interessante mss. inedito Discorso Jallo nell’ecc.mo Pien Collegio l’anno 1608 a’28 aprile nell’atto di presentare uno Scrittura relativa alla coltivazione e riabitazione dell’Istria. Comincia il discorso: Fra quanti sudditi di questo glorioso Dominio che da gran tempo in qua si sono affaticati per la rihabitadone della Provincia d’Istria non fu alcuno che si affatichi con mazor fervore et diligenza di me Ferigo figliai del q. Alvise Fendramin devotissimo servo di questa felicissima República poiché in spatio di 18 anni havevo fatto tal inviamento di sudditi turcheschi per quella Provincia che se non si interponevano li disturbi causati da usurpatori di terreni dovuti a novi habitanti che con indiscreti modi tengono occupato quel paese ; di breve sarebbe in stato felicissimo.... Qui spiega più particolarmente le cagioni di questi mali ; ricorda la legge del Senato i562. 21 marzo che tutti li terreni inculti dell’Istria (fuori che i boschi) fossero dati a nuovi abitanti per coltivare acciò sia riliabi-tato il paese ; narra le persecuzioni avute per parte di quei di Pola ; i travagli che sofferse esso Vendramin per le famiglie che avea condotto di Turchia ec. ec. Segue la Scrittura la quale comincia: Conoscendo io Ferigo Fendra-min dev. servo di questa felicissima repub. di quanta impor tantia sia alle cose publiche la riha-bitatione della Provincia d’Istria la quale quando si rihabitasse, oltre che veniria ad abbondar di ogni sorte di biave, vini, ogli, e animali, seguirebbe ancora sanità di quelli agìeri pestiferi, ristauratione delle città dissolate, securta di Parti dalle invasión di Uschochi, quieta la Provintia da Banditi, li confini da confinanti, Ricorso a quella giente per le improvise occorrenze in Dal-malia et per mare nel Friul, et Terraferma, et forse anco dirninutione delle gran spese che ordinariamente convien fare nella militia in Terraferma, et Barche armate : Per il che seguendo le vestigio del q. Alvise Fendramin mio padre nel inviamento della rihabitatione della Provincia d’Istria : prontamente mi esibiscilo alla serenità vostra : Prima far venir in essa provincia (con quella destrezza che sarà di pubblica soddisfattone) 3oo, et più fameglie di aliena iu-risditione, et farli fermar, mentre se gli faranno luochi liberi da liti et a me dato necessario et conveniente aiuto. Secondo, palesar li disordini che causano non potersi trovar in essa provincia ne anco per una sol fameglia del terreno libero da liti, che sono causa che molti o non vi vengono o venendo ritornano un altra volta VRABILT. 355 indietro : a quali rimediando con quelli modi che proponero alla Ser. vostra et saranno nc-cessarii et convenienti si potranno allogar sie milia fameglie. Et finalmente (oltre gli altri aver« timenti che circa tal rihabitatione sono per aricordare alla Ser. Fra per beneficio necessario di essa coltivatione) mi offero a darli un modo facile senza spesa del publico per mantenir in essa provincia 100 homiui a cavallo, et 3òo a piedi da esser da me et sotto la mia condotta o governo fatti delli già condotti et che andaro conducendoec.ee. Vengono poi •.Sommario delle Leggi disponenti circa la coltivazione della Provincia dell’Istria; Ricordi, pareri, avvertimenti relativi ; riflessioni sopra le famiglie che intendono venire nell’Istria ; e le leggi i562. XXI. marzo, 20 dicembre 1 578, 27 marzo 158a. tutte carte presentate del Vendramino. Vedesi che fu commesso Pesame di tale Scrittura a’ Savi dell’una e l'altra mano ; ma non vedesi quale sia stata l’opinione de’Savii, e quale 1’ esito. In quanto al Fendramin non lo credo patrizio, sebbene tanto il nome di Ferigo quanto il nome di Alvise trovinsi negli alberi patrizi Vendramin del secolo XVI. 20. ALOYSIVS DE MEDIO IIOSPITALIS | HVIVS PllOCYRATOR SIBI AC YIRGIMAE B ALBA E | YXORI EIVS DILECTISSfMAE | MONVMENTVM I10C I POSVIT l ANNO DOMINI | MDCI. Lessi anche questa colle altre sul pavimento. ALVISE UH MEZZO non era di casa palli-zia. Esso era de’cittadini, figlio di Giambati-sta q. Al vise q. ¡Nicolò, e fu l’ultimo della sua famiglia. Fino dui 15gt) sotto il di \ di agosto aveva fatto il suo testamento, al quale fece rinnovazione del 1614 adì 10 novembre. Ordina d’esscr sepolto nell’arca sua agli Incurabili ove è fattore e aggiunge procuratore delle Monache Convertite. Lascia il carico di altre devotioni a Madonna Firginia sua consorte (che l’epigrafe ci fa conoscere essere stata di cognome BALBI ) ; la quale è usufruttuaria delle sostanze del Testatore, dovendo, dopo la morte di essa, essere proprietario 1 Ospitale di alcune terre ec. Tanto bassi dal Catastico de’Testamenti pag. 53. «