S. MARIA DELLE 'VERGINI. aS HIitazzo intorno alle colonie ili Candia si ricava, In un codice poi che contiene una cronaca ossia Diario dell’assedio e presa di Costantinopoli avvenuta nel i453, scritto da Nicolò Barbaro patrizio che si trovava presente si rammenta essere intervenuti a quell’assedio Alessandro e Giovanni fratelli figliuoli di Angelo Lolino. Il codice sì autografo., che in esattissima copia, sta nella Marciana. DOMENICO, di cui l’epigrafe, figliuolo di Marcantonio q. Angelo q. Alvise LOLINO , del 1573 fu podestà e capitano di Feltre, come dal Bertondelli (Storia, p. 256). Ebbe moglie una.figliuola di Paolo .Zane, e morì al primo di giugno i585, concordando gli alberi patrizi i colla inscrizione. Questa casa-si eslin-se in Zuanne q. Paolo Lolin nel i633, e il palazzo suo posto in s. Vitale, colle sue facoltà passò nella famiglia Zustinian che fu detta Zustinian Lolin. (i) Della stessa famiglia fu il vescovo di Belluno Luigi o Alvise Lolino fratello del suddetto. Zuane, di cui qui è opportuno rinnovare la memoria. .Luigi Lolino, o Lollino figliuolo di Paolo q. Ah ise, q. Paolo nacque in Candia l’anno i55j, come dagli stessi suoi scritti apparisce. Fino dalla prima età attese nella sua patria alle lettere più greche che latine; ma venuto a Yenezia, antica sede de’suoi maggiori, con tutta la famiglia per fuggire la soggezione de’Turchi circa il 1577, s* d»ecle in sullo studio della latina erudizione parte io Venezia stessa, e parte in Padova ov’ebbe fra gli altri a maestro Gianjrancesco Mussato, e dove fu ascritto all’accademia degli Animosi. Unì anche la cognizione delle lingue Caldea ed Ebraica., e nello stesso tempo proseguì nello apprendere la filosofia, la matematica, Gastrologia, la geometria ; e data opera alle leggi., ebbe a riportarne la doppia lau’rea. Reduce a Venezia, e vestita la toga patrizia, non ricercò cariche ed onori secolari, alla sola erudizione, e agli studii sacri attendendo, e a raccorre una esquisita libreria, della quale diremo in seguito. Andato poscia il Lollino a,Roma nel 15g5 con Agostino Valiero cardinale, Clemente Vili ne ammirò la dottrina e la pietà, e volle promuoverlo alla sede vescovile di Belluno} il che avvenne nel 29 luglio 1596. Afoysìus Lolinus Venetus S. Th. doc. prò quo sumpsit possessum R. D. Julius Scar.pis canonicus die 29 septembris post vespertinas preces 1596. Die 1decembris i5g6 praedicti Bellunum venit idem illmus ac Revmus Praesul ubi a toto venerabili clero, cimo praetore cunctis nobilibus honoiifice coni-pleccus fuit (cosi da’mss. di Matteo Carrara ne’inss. Lolliniani ). (2) Tutte le parti egli adempì di ottimo prelato. Giovanni Delfino patrizio Veneto, che fu poi Cardinale, essendo podestà a Belluno nel 1613 scriveva in una sua Relazione al Senato in data 17 aprile : Risiede in detta città per Vescovo Mons. Revmo Lollino prelato di singolare integrità, (1) Habbiamo veduto, dice il contemporaneo Girolamo Tritili genealogista, a"1 giorni nostri di questa famiglia Luigi (Lollino) vescovo di Cividal di Belluno prelato per dottrina e per innocenza di vita molto cospicuo insieme con Giovanni suo fratello soli di tale prosapia, et nei quali estinguendosi la stirpe loro fu coiVadottione di Giovanni della nobilissima famiglia Giustimana figlio già di Francesco ristorata, il quale insieme col cognome ha hereditate lo ricchezze di questa casa et honoratissimo palazzo appresso San V'itale. (2) Giovanni Vergici scrivendo la istoria di Candia sua patria dice: Luigi Lolino nato in Candia di sangue patritio veneto per i costumi suoi nobili, per la varia e profonda sua co-gnitione delle scienze e dottrine così divine come fiumane, et finalmente per il pieno possesso che tiene della proprietà e candidezza della bella lingua greca} romana, e toscana, fu questo anno (1596) promosso al pontificato di Cividal di Beluno con sommo applauso del Sommo Pontefice e Sacro Collegio de Cardinali ; perciocché doppo il discorso che fece egli dottissimo cT intorno al suo osarne, in presenza di Sua Santità, e di lutto il Collegio, il Papa commendò lui con queste parole grandi: Beata la chiesa Romana se de pari di quest’ huomo li avesse ella almeno una decina, e però la chiesa di Beluno è poco premio a tanta virtù. { Muazzo. Cronico delle famiglie di Candia ). T o m. V. 4