., Michid ( 4 ) barba di ms. Zuan Hieroni-mo era stato causa di havere fatto fare molte spese. „ Disse sier Alessandro Contarmi (5), che non accadeva parlare delle persone perchè mio Michid era conosciuto, e che essendo al servitio di questo dominio, 11011 era be-ne tenerlo mal soddisfatto ; ma che questo s, Zuan Tliomaso, che era stato Varoter (6), n e che haveva fallido di questa Terra, non „ haveva dato prova alcuna di se. Che a Fa-magosta non accadeva tenere spesa conti-nua per bora ; perchè si deve attendere „ hora alla cavatione delle fosse solamente, 3J nel che vi anderà molto tempo ; iterum „ dixit il Michid, et iterum non però in ren-„ ga il Contarmi. ,, Disse siér Francesco Bernardo il Kav. .. che lui haveva conosciuto ALLA CHIESA DI S. GEMINI ANO. Tliomaso in Francia (7) questo Zuan che haveva fatto „ una bella fortezza ; ma che 1’ Opera non „ era del suo inzegno, ma di un altro pove-„ ro uomo, il quale non haveva favore, sic-„ come lui haveva havuto per mezzo delli ,, Strozzi, e clic morto il compagno se n’ e-„ ra partito da Francia, ed andato in Inghil-„ terra dove haveva havuto partito dal Re ; „ ma da Sua Maestà havuti scudi 400, se ne „ era partito. Ideo ec. „ Li Savii di T. Ferma non volsero man-„ dare la parte, ma il Contarmi volse man-„ dare la sua, ed il Michiel solo messe il „ differire : • • „ Non sinc. — 5 — de non — 3 — „ Di quella del Michiel — 64 — „ Del Contarmi 102 ( e questa fu presa ) Voi. IV. p. 19., colonna 2. linea 23. Ho malamente interpretata la parola pchu-tia per procuraiia. La percutid, o percosia, o percuzia, è una specie di apoplesia. Così pure leggiarfto nei Necrologi di S. Proculo : adi 21 gemi. 1629 donna Caltarhia vedova, d’ anni 102 cascata dalla percosia già dui anni — E così nei Necrologi di S. Biagio di Castello — 1686. 15 ottobi-e il II.do d. Pao- lo Fornelli curato di S. Biasio d'anni 60 mori dalla percossia e febbre. Si aggiunga questa Veneziana voce al Dizionario del dialetto nostro del Boerio. Voi. IV. p. 26., nota (1) linea 17. Per errore di stampa è corso 1 anno MDCCGXXII alla riposizione delle ossa del Sansovino. Deve stare il MDCCCXX. come da tulto il contesto dell’articolo si rileva, consono anche a quanto il Moschini lasciò scritto a p. 36 del libro : La Chiesa e il Seminario di Santa Maria della Sa fu te in falesia descritte. Ivi. 1842. per 1 Antonelli in 8,yo. Voi. IV. p. od. • • ■ A proposilo del bel tempo che davasi in Padova Francesco Sansovino circa il 1339, eli’ era il diecinovesimo anno circa dell’ eia sua, tengo un foglietto volante a stampa del secolo XVI, il quale contiene il seguente e-pigramma latino del poeta padovano Giovanni Francesco Savonarola ( morto nel 1339 stesso) AD GALATIIEAM PRO FRANCISCO SANSOVINO IOANNES FRANCISCVS SAVO-NAROLAE PATAVINVS S. ,, Da puero, Galathea, tuo, da vìvere semper. „ Ille potest per te vivere, et ille mori. ,, Si dabis, antiqui faciet te Nestoris annos ,, Vincere, ncc poterunt fata nocere libi. „ Carminibus puer ille suis errare per orbes Aethereos faciet, te,‘Gàia thè a, deam. „ Basia da puero, quae Lesbia pillerà Catullo „ Iunxit; erit Passer, sic puer ille tuus. “ FRANG. SANSOV. ANN. SVAE. AETAT. XVIIU. nenie in quel Regno, T.a dedicazione comincia. Ilo sempre desiderato. L* operetta ! Dovendo adunque eà.mo padrón mio tractare de le cose del “Segno di Cipro. L’ autore fioriva alla fine del «ecolo XV e al principio del XVI. Il Moro fu luogotenente colà nel i5ig— i5a». Trovansi varietà negli esemplari di tale Discorso spezialmente verso la fine. M) La vita di questo celebre, vedi jl Teminza p. tir, e seg. (5) Del Contarini ho parlato a p. *35 de) Voi. III. Una copia di questi Annali dice G-irolamch e non Alessandro. (6) Vajajo, o pelliceiere. _ • . (’}) Francesco Bernardo f. di Benedetto, trovandosi in Inghilterra per oggetto di mercatanzia fu più volte adoperalo da-quel re Enrico Vili, e fu.principale' ¡strumento della pace nel t5^G conchiusa tra Enrico, c Francesco l re di Francia. E»!i. fu fatto da.entrambi cavaliere ; anzi avendogli quello d’ Inghilterra assegnata una ricca pensione, la rifiutò, per obbedire alle leggi della repubblica, e ritenne aolt.mlo.il titolo di Cavaliere. Vedi Moro tini. Storia Veneta libro sesto, a. 154®-