074 GIVNTE E CORREZIONI VLTERIORI sua ilglia_, accoppiolla nel 1610 con ricca di Venezia FRANCESCO VENDRAM1NO, ginc-dote ad Alvise figlio legittimo di Francesco che Matteo Zane suo precessore morì del Emo patrizio veneto, e di Cassandra di 24 Luglio; quindi a’46 non poteva ancora Marco Donato, donna similmente patrizia, èssere eletto in suo luogo il Vendramino. da cui discesero Francesco e Girolamo fra- Devo questa rettifica alla diligenza e corte-telli Emo da S. Leonardo, che al tempo del sia del chiariss. ah. Giuseppe Cappelletti che padre Bergantini fiorivano tra i cittadini sta scrivendo la Storia della Veneta Chiesa, originarii. Quell’ Alvise non ebbe luogo nel Gran Poi. 1. p. 93. e Fol. V. col. 4. p. 623. Consiglio della Repubblica perchè quantunque procreato da Francesco Emo patrizio, Il padre Maestro Giuseppe Giacinto Ma-e da Cassandra Dona pur patrizia, essendo ria Bergantini raccolse eziandio le Memorie seguito questo matrimonio clandestinamente, della famiglia Emo patrizia veneta esistenti e tenuto molli anni segreto, quindi non i- nel Monastero di S. Maria de’ Servi di descritto nel Libro d’Oro: ed essendo in que- nezia, con molte illustrazioni. Stanno aposto frattempo nato Alvise, non solo non fu grafe in un mio Codice Miscellaneo n. 2463 ammesso alla veneta nobiltà, ma era con- dalla pag. 283 alla 313. siderato anche illegittimo. Mortagli poi la moglie ELEONORA fino dal 4628 e provata NELLA CHIESA DI S. MARIA NUOVA, la sua legittimità nel 4631 con patriarcale sentenza 25 agosto, abbracciò lo stato ec- Voi. III. p. 316.317. clesiastico e divenne Abate mitrato di Asola Bresciana; e nel 4674 impetrò ed ottenne La cortesìa ed erudizione del chiariss. sig. con amplissimo diploma l’onore di patrizio ab. Vice-bibliotecario della Marciana, Andrea e senatore romano per se e successori. Alvise Baretta mi concede di poter illustrare l’ar-uom dotto trattò la quistione della legitli- ticòlelto di Luigi Contarmi figliuolo di La-mila de’ suoi natali, e dei suoi diritti alla zaro. Egli mi ha fatto vedere i due Libri ricupera ili certi beni familiari fedecommessi del Contarmi Fasti Veronenses e Rime vol-nel seguente libro: Sacerdotis dignitas prò- gari, e me ne fece conoscere un terzo, cioè pugnataseu volum. in quo validiores de la Storia Veneta; tutte e tre opere autografe jure ostenditur requiri legitimorum natalium le quali pervennero alla Marciana per il le-probaiioneSj prò hubilitute ad effectum prò- gato Coniarmi, e qui brevemente le descrivo. motionis ad ordines sacros, et ecclesiaslicas 4. Fastorum Veronensium a prcecepuis Ve-dignitateSj quam ad effectum successionis. ronensis historice scripiorìbus extractorum Auctore Aloijsio Emo. Veneliis, typis Petri collectioj videlicet CorteSaraina, Tinto, ac Antonii Brigoncii, 4689. 4. con dedicazione Moscardo ab ejus oedificatione usque ad an-dell’ Emo a Papa Innocenzio XI e a’Cardi- num salutis MDCLXXXI, auctore Aloijsio nali. (1) Contareno patrilio veneto Lazari filio. Vero- La inscrizione HONORA ROD. EMO noe. Comincia: Utrum Verona cwitas a fa-MDCXXVIH (non MDCXXXVIH come ho ma- milia Vera ab Etruscis orla, aut a Cenomanis lamenle scritto ) si leggeva così dopo sei- vel ab Euganeis,Enetisve, (edificata fuerit, ardalo il chiostro. Ma prima era la seguente: duum piane est investigare. (Codicelto cart. 4. ELEONORA RODRIQVEZ EMO OB11T DIE piccolo autografo, cl. X. latini num. CCCVIII), XXIX MENSIS DECEMB. MDCXXVIII. È cosa assai meschina e nudi nomi ed epo- che. Si sa da questa che l’autor» del 4687 Voi. I. p. 68. col. 4. Un. 25. era Castellano a Verona: Aloysius Contareno presentlum auctor Castri S. Felicis prcefeclus. Non a’46 di Luglio 4605 ma a’26 di 2. Rime di Alvise Contarmi q. Lazaro, Luglio di quell’anno fu eletto a Patriarca nobile veneto, parte prima Ven. MDCLXXXI. (0 Questo Alvise Emo, secondo la detta patriarcale sentenza sarehbe stato battezzalo nel 22 gen-n»jo 1584 more veneto, cioè 1585 ; cosicché del 1689 in cui impresse la'sua Quistione avrebbe avuto irti ¡anni. Veggasi se non ci fosse qualche sbaglio di epoche. lì libretto lo I10' anch’io; e potrebbe essere tato impresso dopo la morte dell’ antore.