SANTA TERNÎT A. 236 Nacqui ne la città che tutti i lumi Delle glorie del mondo insieme aduna Cinta da mar che s’assomiglia a fiumi. La povertà infelice ed importuna Ma di virtù maestra in qualche prezzo Mi fe salir d’ingegno et di fortuna. In toga in arme a bene, a male avvezzo Con fatica et con sorte m’ho condutto Al ben che più si stima et io non prezzo Da me sol con bon’ arti i’m’ho costrutto Ampio ricetto et capitale honesto Da contentar chi non s'inganna in tutto. Trassemi il fato ad liabitare in questo Lito che Magna Grecia il tempo | annoso Chiamò più bello che d Italia il resto. Qui dove già fu celebre e famoso In arme e in forze il nome di Cotrone E in giuochi Olimpi il più vittorioso, Dove fu sempre invitto il gran Milone Se. ’l tronco aperto da sue forze, alfine Ristringendo le man noi fea prigione, Dove Giunon Lacinia anchor ruine Di tempio tien et dove il prima detto Filosofo insegnò Palme dottrine. Una città fortissima in aspetto Che et in nome et in opere è Severa Quivi mi diè casta compagna e tetto. Et sotto /’ ombra d’ una stirpe altera Di Cara fe son posto a riposarmi Com>huom che nulla più desia nè spenti. Amor m’indusse, et con arti et con carmij Ma più con stelle fisse a suo servigio , Nè so, nè vo, nè posso indi furarmi. Di lui son fatto ctcrnalmente luiom ligio Et non mi par che. ’I tempo aitar mi possa Quantunque il pel si muti in bianco o in bigio re. Nel primo capitolo del terzo libro loda la città di Venezia sua patria, e il Doge Andrea Gritti sotto il quale scriveva: e quivi e’ dice della casa Magno dond’egli accenna esser disceso: Qui splenderà la tua progenie egregia Più che negli altri Magni al mondo illustri, Nome, ch’ogni mortai di lui si pregia. Il poema finisce: Dunque stiamo conienti a ciò che merta La pura fede e il cuor sincero, interno, Perchè sol Dio nel mondo è cosa certa, /it la parola sua dura in eterno. Onesto Codice attualmente sta nella Libreria Marciana col titolo: Oracoli Sibillini Li- bri VII. tradotti da Marcantonio Magno in ottava rima. Cominciano : Perciò corrotto il nome alfin Carruba. (Si osservi però che il titolo vero delPOpera non è Oracoli, ma Libri, che è non in ottava, ma in terza rima, e che l’Ope-ra non apparisce una traduzione, ma bensì originale. (Codice CCXXX1. classe IX. fra gli italiani). Nella stessa Libreria abbiamo l’altro Codice CLXXI. classe IX, nel quale sta un frammento della medesima Opera, intitolato: Capitoli di M. Antonio Magno intorno i Libri Sibillini. e comprende del libro primo un pezzo del Capitolo 7.0, tutto il Capitolo 8.° e tutto il Capitolo 9.0 col (piale termina il libro primo ; e comprende del libro secondo due Capitoli non numerali. 10. Oratio de Spirita Sancto. (Cod. membranaceo Marciano del secolo XVI. n. LXXXV. classe XI. de’ latini ). Comincia colla dedicazione : Reverendissimo in Christo patri et domino D. Oliverio Carrafa episcopo Ostieri. S. R. E. Cardinali Neapolitano Marcus Antonius Magnus S. P. D. Cnin oralioni, qiiam nuper baimi ad summum \Pontificem interesse non potueris.... È in data di Roma nonis iunii MDVIII1 (i5og); poi rOrazione ORATIO DE SPIRITV SANCTO. Dicturus, pater beatissime, de Spiri-tu Sancto deq. mirabilibus ejus operibus.... Finisce : llle namque. pastor optimus et magnanimiis belluas illas teterrimas tot annos christia-no rum, hoc est sui gregis, cruore et caedibus saginatas repellet, abiget, contundet. Dixi, 11. Carmina. Stanno nei Codici Marciarli num. CLXXII. classe IX. CLXXVI. classe XII, e CCXLIII. classe XIV. Nel Codice 172 vi è un Carmen de laudibus ili. Andrea e Carrafae praestantiss- Sanctae Severinae Comitis. Comincia: Quae nova ridenti surgit domus hospita colle? Non v’è soseritto alcuno : ma che questi versi sieno opera del Magno, è testificato dal carattere suo originale, eh’è quello de’Li-bri Sibillini suddescritti, e dall'indicetto premesso al Codice. Nel Codice num. 176 alla pag. 20 si legge M. Ant. Magnus ad Pimpincl-hnn Oratorern. Sono quattro distici ¡che cominciano: Situa Germanis patuissent omnibus ora. Praesul, et haec iniris verba animata mo-dis, Extcmplo arsissent animo deperdere Turcas, Et Crucis in Solyrnes ponere signa' loco ec. Nel Codice 2,}3, vi sono pure autografi del Magno dodici distici per nozze nei quali sono interlocutori la Sposa e la Religione : Cominciano: Ad ercellentissinium D. Jlieronymum Grimo-