3i4 NOTE AL PROEMIO. c 3\lemoria delle pie dame che prestavano l’opera loro gratuita in questo Spedale, ab-biamo anche nei seguenti libretti : 1. -Opera spirituale in versi intitolata Fonte del Messia nuovamente composta per Gio-seph Fedeli di Lucca detto Catonello MDXXXI. In fine : In Venezia per Giovami Anto-nio et i fratelli da Sabbio regnante l'inclito principe M. Andrea Gritti ne Vanno del signore MDXXXI. 8.° - Dopo la tavola de’Capitoli e delle rime avvi il Privilegio di Francesco II duca di Milano: poi il Privilegio del Veneto Senato^ indi una lettera latina di Francesco Contarini patrizio Veneto figliuolo del chiarissimo Sebastiano Cavaliere al Lettore, e un epi-gramma latino pur del Contarini in lode dell’opera. Avvi poi una escusatione dell’ autore Alli Lettori, e da ultimo la dedicazione Alla magnifiche et in Christo Jesu Immanissime et molto osservando madonne governatrici anzi per loro humiltà servitrici nello hospedale delti poveri incurabili di Vinegia, il vostro humile et infimo servitore Joseph Fedeli altrimente Catonello di Luca, salute. (Senza data, che però dev’essere nel novembre i53o o nel marzo i53i. Segue un Capitolo al hospedal de l’Incurabili di Venezia. Questo è in laude dell’istituto, ma non vi si nomina persona alcuna. Avvi pure un Sonetto al luogo sopradetto, e un altro sonetto del suddetto Francesco Contarini f. di Sebastiano all’ Autore - (Libretto assai raro). 2. Specchio interiore composto dal Reverendo Padre frate Battista da Crema dell’Ordi-dine de’ Predicatori per il quale l’uomo si considera fin a qual grado di perfezione possa e debbia pervenire. (Milano i54o). Questo libretto io non vidi, ma è citato da Flaminio Cor* naro (Ecclesiae Ven. T. V. pag. i5o). Egli dice che è dedicato: Alle venerande come madri Madonna Maria Gradenica et altre sue coadiuvici governatrici dell’ Hospitale degp Incurabili in Christo honorande frate Battista da Crema S. Com.: Per esser la vostra una rara compagnia bisogna che sia ben regolata ... Ma acciò che non possa per modo alcuno fra voi nascere alcuna emulatione, sappiate fermamente, che per tutte voi dodici venerande madri ho fatto quest’operetta. Anche a’tempi del Sansovino (anno i58i) durava la cura di queste gentildonne, dicendo egli : et honorate et nobiliss. gentildonne et matrone hanno in custodia le donzelle alle quali, volendo maritarsi et havendo la volta dell'antianità danno loro cento ducali per una et 2.5 a quelle che non hanno P antianità per tempo. D ietro Contarini q. Francesco q. Nicolò q. Luca fu eletto Vescovo di Paffo nel mese di Luglio i55y ^ e nel i562 intervenne al Concilio di Trento. L’anno dopo 1563 avendo rinunciato quella chiesa al nipote Francesco, passò all’altra vita. Girolamo Priuli nelle Genealogie ripete che fondò di pietre l’Hospitale dell’ Incurabili che avanti era di legno. Questo genealogista lo fa figliuolo di Francesco, ma il Barbaro, lo Siringa e il Cap-pellari diconlo figliuolo di Zaccaria. Quest’ ultimo storico il dice peritissimo nelle lingne greca e latina, e aggiunge che sarebbe anco riuscito Cardinale se non si frapponeva l’emù-latione de’suoi. (Vedi Lequien Ili. pag. 1220, e Michele Giustiniani) Indice quarto inserito nel T. VI. della Storia del Concilio di Trento del Pallavicini. (Faenza 1797 4")■ t Il cavaliere Lazzari mi comunicava col disegno le seguenti Osservazioni : » Costruito « dapprima di semplici tavole, venne per la liberalità di Pietro Contarini che fu poi ve* « scovo di Paffo, questo edifizio riedificato in forma più regolare e più solida. Di esso, n per quanto apparisce, non può essersi conservata che la porzione costituente il cortile k»