I paurosi orrori delle carceri serbe ove languono i patriotti croati La descrizione, che qui presentiamo al mondo civile del carcere principale (glavgnaccia) della Capitale del Regno trino, è autentica. Essa è dovuta a testuali rapporti di detenuti politici e particolarmente del democratico indipendente Dobrosay Jerglevich di Novi Sad che ebbe a soffrirvi pene inenarrabili. Essa ci mostra qualche cosa di così disumano di così bestiale da far impallidire tutti i più paurosi orrori dell’antichità e del medio evo. E se questo è a Belgrado, la capitale, che si trova all’orlo dei paesi civili occidentali, imaginatevi che cosa sarà nell’interno di questo beato regno dalla formula chimica s. h. s., come ad esempio, nelle carceri della Macedonia destinate ai patriotti bulgari e albanesi! Quest’è la democrazia serba tanto decantata alla dabbenaggine idiota dei rinunciatari italiani, dai vari propagandisti alla Salvemini, alla Prezzolini e alla Borgese. A questa bella e sana democrazia si dovevano affidare con cuore tranquillo — affermavano gli apostoli della rinuncia — le sorti dei fratelli di Dalmazia. - 115 -