540 ALLA CHIESA DI S. ELENA. attuala Francesco Sitinola. Fa brutta figura il nostro Capitano Pietro Loredano verso il Capitano Mannelli perchè questi non volle cedere al Loredano le bandiere de’Genovesi, che il Mannelli, aveva guadagnate , e che erari pretese dal Loredano come troièi della Vittoria; trofei che furono poscia portati a Venezia. Fol. III. p. 387, colonna 2, linea 12. passò di questa il nostro — correggi — passò di questa vita il nostro. Fol. HI. p. 401, colonna 1. linea 4. q. Gior-. gio — correggi — q. Pietro. Fol. III. p. 404. Nei Codici di Amadco Svayer esisteva al num. 1205, come rilevo dal Catalogo: Capi-tularium Promissionis Illustris Domini Joan-nis Superantio D. G. Ducis Fenetiae 1312, 23 augusti. — Non so qual fine abbia avuto tal Codice ; ma credo che non sarà stata dissimile tale Commissione a quella che io pur tengo in copia de| secolo XVII. nella Cronaca Franceschi, e che comincia : Jlab-biando piaciuto al nostro signor Dio chiamar a si M. Mar in Zorzi dòse di Fenetia il qual mori li 14 luglio'iolc2 il qual fu sepulto il giorno istesso et dopo sepulto fu chiamado gran Grnsiglio et messo da far elletlion d’un dose come appar in libro Pre-sbiter ah. 71 tergo che dice: decito - dui foannis supantio ducis post mortevi diti Mar rini Georgio ..... 'QuoniUm ista capitola Promissionis dni ducis.. . ee. Fol. III. p. 405, 406, ove di Giovanni Soranzo. Marco Foscarini nella inedita Bibliografia Feneziana da me sopramentovala, notando alcune opere di Giovanni Soranzo, cioè Videa del Cavaliere. — DelV »more della Patria.‘— UArmidoro — fa le seguenti osservazioni : Quanto all’ Idea del Cavaliere, quasi tino stesso libro scrisse Francesco Sansovino col titolo dell’ Origine de' Cavalieri, ma il Soranzo, come posteriore, v’aggiunse alcune cose ; ma di ciò che parla il Soranzo nella seconda parte il Sansovino non dice nulla. Quanto al libro Dell’amore della Patria, fu il Soranzo patrizio (1) bandito dalla patria per giuste ragioni, sicché andando qua e là in giro , e trovandosi in città di Castello, fece ivi imprimere questo Ragionamento sopra il sonetto del suo amico 1’ abate Cento-fiorini , che comincia Ceda V invidia ed in se stessa arroti... È da notarsi, che sebbene poco avesse da lodarsi della sua patria, pure dice che gli uomini Veneziani non mai cangiano faccia per l’ amore della medesima. Quanto poi all’ Armidoro , dice il Foscarini, che riguardo al tempo guasto più che un poco nel quale visse, è degno il Soranzo di molta lode perchè generalmente si seppe guardare dai diletti del suo secolo. Ha dei tratti molto felici, e nell’ esprimere le passioni ed il carattere delle cose si mostra molto intendcRte. Fol. IF. p. 641. ove di Giannantonio Mnazzo - Pier Girolamo detto Andrea cavalier Cappello — correggasi — Pier Girolamo quondam Pietro Andrea. Ne’Codici Contarmi pervenuti alla Marciana per eredità del Co. Girolamo Contari-ni ( Tomo XXXIII. quinto II ime di diversi) si legge : In Camera Ficarii in Mori. S. Ile-lene SOMNVM CVM VALKTVDINE COMPV-TAMVS PROFECTO ENIM VITA VIGILIA EST. Super portavi studii : MVSAS LONGIVS NE QVER1T0. ALLA CHIESA DEI SS. FILIPPO E GIACOMO. Fol. III. p. 79. Alle inscrizioni riferite , ove parlo del vescovo Giambatista Sañudo, aggiungasi anche questa che stà nella chiesa parrocchiale di Caeran nel Trivigiano,. e che raccolgo dalla Collezione ms. originale del eh. ab. Domenico Coleti da me posseduta nel Codice 220 —; TEMPLVM HOC | QVOD COJUIVRE CAIERAM (0 H Foscarini dice che fu patrizio, mi Apostolo Zeno, che io seguo, dice chi.irami-nte Giovanni Soranzo irt qinde tenete quelle due favole sceniche a me ben note fu Veneziano ma non gentiluomo. ( Lettere. Voi. II P'g. 36a, edizione ij5a al p. Pier Gattsrino Zeno ).