heta del Barbato scoperto dal Foscarini soltanto nel 4751 gli servi a provare, contra 1’ opinione di Apostolo Zeno, che dopo la morte del Bembo fa eletto a storico della Repubblica Daniele Barbaro. Soggiunge però essere probabile che all’ incarico rinunciasse nel 1550 quando abbracciò la carriera ecclesiastica ; avendo nondimeno il Barbaro dato questo saggio di se nel mentovato frammento di Storia forse anco tenuto occulto. E a prova di ciò, il Burbaro dice chiaramente nella introduzione, come egli scriveva d’ ordine pubblico, e come dava principio allo scrivere da quel tempo che fu principio di sua vita; il che coincide coll’anno della nascila di esso Barbaro che fu il 1513 al qual anno termiua la storia del Bembo e comincia quella che il Barbaro ha lasciata. 11 Bor/jhi, coni’ è ben naturale, volendo servirsi dello scritto del Barbaro, ommise questo pezzo d’ introduzione che non taceva per lui. Il Foscarini non s’ è avveduto del plagio per- 609 che scoperto da lui questo pregevole e forse unico codice, quando lavorava 1’ Opera della Letteratura, non ebbe tempo di leggerlo e conironlarlo colla Storia al Borghi attribuita. 11 Gar fece di pubblica ragione tale Storia nel T. VII. Parte 11, dell’ Archivio Storico Italiano, approntando di una esattissima copia eh’ io gli inviai della Storia del Borghi, collazionata da me con quattro esemplari uno dei quali del secolo XVI da me posseduto ; e riempindo con 1’ esemplare del Borghi la lacuna di molte carte del Codice Barbaro fra il primo e il secondo libro e il cominciamento del terzo. Delle quali tutte cose il Gar dà conto nella Prelazione al Volume. Voi. II. 471, inscriz. 70. ANDR1ANNA GRADENIGO badessa qui rammentata morì d’ anni 79 nel 23 aprile 4C20. Necrologio di S. Provolo ( PivchIo ). ALLA CHIESA DI S. ZACCARIA. GIVNTE E CORREZIONI VLTERIORI. ALLA CHIESA DI S. ANTONIO ABATE. Fot. 1. p. 480, 481; inscr. 30. La epigrafe, che più e più volte lessi sotto la statua di Vettore Pisani nella Sala del-l'armi del nostro Arsenale, e che riportai qui esattissima, come fo vedere col confronto di quelle che malamente da altri si copiarono, dice nel terzo verso : IIVNC PATRIA CLAV-DIT . AT ILLE EGREDITVR CLAVSAM RE-SERANS ; ed è benissimo detto, cioè, che la Patria chiuse, ossia mise in carcere Vet-tor Pisani, ma egli uscitone riaperse la Patria chiusa, ossia la liberò da’ Genovesi che 1’ avevan bloccala. Se dunque qualche moderno, d’ altronde valente, storico veneto cambiò quel verso, e disse: PATRIAM QVAE CLAVDIT . AT ILLE ec. intendendo che 1’ armata Genovese chiuse la Patria, e che Vettore Pisani riaperse la Patria chiusa, svisò il concetto dell’autore dell’epigrafe, nell’attribui-re all’ armata Genovese ciò che dev’essere attribuito alla Patria. E qui prego qualsiasi scriva, o voglia scrivere delle cose venete sacre o profane di consultare 1’ Opera delle Inscrizioni Veneziane, nella quale, ove anche meno crede, troverà talvolta uolizie che potranno giovargli. Fol. F. p. 522. col. 2. num. 9. imperatore ) Eliano — correggi — imperatore, Eliano ALLA CHIESA DI S. APOLLINARE. Fol. F. p. 523, col. 4, lin. 13. Per imprevedute combinazioni non si è riaperta all’officia tura nel di stabilito la chiesa di S. Apollinare. ALLA CHIESA DI S. GEMMANO. Fol. IF. p. 644, col. 1. Due sembrano essere le edizioni fatte net lo stesso anno, ma da diverso stampatore, dell’ opera Detti e fatti piacevoli del Guicciardini. Una è : Fenetia appresso Giorgio de Cavalli MDLXF. In 8.vo ; 1’ altra è Fenetia appresso Domenico Nicolini MDLXFs in 8.vo.