S. IACOPO CI PALUDO. v59D niente intitolavasi Magna Domtts ; e poscia chi sa per qual motivo, trasportato nella Chiesa dell’ Isola di S. Giacomo. LODOVICO DONATO non trovasi negli alberi patrizi! di Alessandro Cappellari ; il quale però lo registrò fra gli illustri della famiglia. Ciò vuol dire ch’egli era incerto della paternità di lui. Nò anche trovasi in quelli di Marco Barbaro; ma parimenti registrasi fra gl’ illustri nel principio di essi, e gli si dà per padre Pietro Donalo (1). Fino dalla puerizia Lodovico si ascrisse all’ordine de’ Minori conventuali nel Monastero di S. Maria Gloriosa di Venezia e tanto andò innanzi nella pietà e nello studio spezialmente delle teologiche discipline che circa il 15G0 iu eletto Inquisitore; e nello stesso 45GO lu uuo de’nove celebri soggetti che vennero scelli ad insegnare la facoltà Teologica nella Università di Bologna ( 2 ). Era anche così bene inteso appo il Veneto Senato che trattandosi di sostituire alla vacanza del Vescovado di Castello nell’ anno 456/, permise che si ponesse al concorso anche Lodovico, il quale cosi vi%i nota: Ven. Ludovicus Ord. Minor. Magist. Sac. Theol. et Inquisitor. Nello scisma che travagliava la chiesa, essendosi dichiaralo del partito di Urbano, fu tatto prima Vicario generale in luogo dello scacciato Leonardo di Ghifone ; e poi nel Capitolo tenutosi l’anno 1379 nella Città di Strigonia fu a pieni vq,ti eletto Ministro Generale del suo Ordine. Il Senato intanto non lasciava di procurare che fosse conosciuta la virtù di Lodovico, ed essendo nel 4581 succeduta la morte di Tommaso di Frignano Cardinale, raccomandava a sua Santità il nostro Lodovico perchè vi fosso sostituito : II decreto è : MCCCLXXXI. die XXX. iulii in llogatis. Cum . . . notanler faciat quod 11o vercndissimus Pater Magisler Ludovicus Ge~ neralis Minorimi Civis Poster tanlae àucto-ritatis promoveatur ad Cardinalatum, Fadit pars quod possint scribi litlere domino Pa~ pae prò ista nostra inlentione.... E in’ effetto non nella prima, come a torto dissero alcuni, *ma nella terza promozione di Cardinali fatta da Urbano VI nel mese di dicembre dell’anno stesso 4581 fu compreso il nostro Lodovico. Ma essendo stato invialo dal Pontefice nel 4582 a Napoli per sollecitare il re Carlo di Durazzo a mantenere le promesse fattegli, e non essendovi riuscito, cominciò a perdere la buona grazia del Pontefice ; e molto più poi quando con altri venne accusato di avere congiurato contro la vita dello stesso Pontefice. Vero o falso che ciò sia, il fatto si è, che carcerato Lodovico in Noccra nel regno di Napoli, dopo aver sofferti gravi tormenti fu condannato a morte in Genova nel 4585, cioè tre anni dopo il suo Cardinalato. (5) Dì Lodovico parlarono tutti gli scrittori delle- Vite de’ Cardinali, e vedi Ira questi il nostro Giovanni Palazzi ("T. 2. p. 53 - 54) il Querini ( Tiara et Purpura Fenetu p. 22. (i) Io direi che non son certe due cose : La prima che Lodovico fosse di cognome Donato ; la seconda che fosse Patrizio Peneto. Quanto alla prima veggo che nelle scritture autentiche del 1367, 1370, 1381 riportale dal Cornaro (VI. 338. XIV. eia. /}6a) non vi si di alcun cognome; e il cognome Donato pare chfe ahhianglielo dato per la prima volta il Ciaconio e il Panvinio, autori assai lontani da esso. Quanto alla seconda, oltre che il Cappellari e il Barbaro non lo collocano ne’ loro alberi genealogici patrizii, v’ è poi il documento suddetto 1381 il quale dice schietlp • Reverendissima! pater Magister Ludovicus 'Generalis IWnorum Civis Noster. Se fosse stato nobile avrebbesi senza dubbio detto Nobilis mister, come in tanli altri decreti di Senato. Conferma la mia con-ghiettur.i quanto leggesi nel T. II. p. 53 dei fasti Cardinaiium di Giovanni Palazzi il quale sebbene di data recente in confronto di F Lodovico , era istruttissimo delle cose Venete. Egli comincia così 1’ articolo di fra Lodovico : Fr. Lodovicus Donàtus civis patritii Veneti nothus, Venetus sed non patritius ( classem namque Kobilium non ingrediuntur illegitimi). (a) Cherubino Ghirardacci nell’ Mistoria di Bologna, [vi >669 fol. Tom. II. p. 279 sotto l’anno i3G4 Lodovico Donati frate Franciscano settimo fondatore dello studio Teologico nell' Università di Bologna ; lodando la profonda sua dottrina e maravigliosa eloquenza. (3) Questo fallo crudele è narralo da più autori; fra’ quali sono: 1. L’anonimo scrittore de’ Diarii Napoletani impressi dal Muratori nel T. XXI. p. io52 del Rcr. 1 tal tra il 10 novem. i38/j, e il i5 luglio i385; ma non dice il nome de’cinque cardinali che volsero tradire il papa il quale li fece pigliare e carcerare e tormentare et a. la fine morire quando se n andò a Gaeta buttandoli a mare dentro cinque socchi. , «■ Agostino Giustiniani (Amali di Genova. Ivi i5Jj. fol. a p. i5i tergo, i5a scrive: » Et sendo il papa Urbii-'I no VI. assediato in la Città di Nuceria da Carlo re di Gaetana, il quale contendea col Re Ludovico figliolo n del duca di Angiò, diede opera che il pontefice venissi ad habitare in Genova sperando che per la sua ve-» nula dovessi essere data a lui dai principi la cura della estintioo del risma.... Et si armorono in Genoa dicci