ALLA CHIESA pe in legno nscirono bensì dalla sua officina, come anche nel 1552 quelle nell’Ariosto, ma non so che ne fosse egli stesso 1’ artefice. Voi. V. p. 142, col. 2, linea 16. cessò — conteggi — cesse. Voi. V. p. 443. colonna i, linea 26. Si può anche aggiungere che i Gioliti dopo la morte del padre loro, chiamavaasi in alcune stampe eredi di Gabriele Giolito. Abbiamo infatti : llislorie di Nicolò Macchia-velli cittadino et secretano fiorentino nuovamente ammendate et con somma diligenza ristampate con licenza de superiori. In Piacenza appresso gli lieredi di Gabriele Giòlito de Ferrari, 4587, in 42. E qui sappiamo ( se la data del luogo non è supposta ) che avevano stamperia anche in Piacenza. Voi. V. p. 443. col. 2. num. 2. L’ edizione della Vita di San Ignazio Lojola fatta dal Giolito nel 4586, in 4.to è interessante, in quanto die ( osservava Marco Foscarini nella sua Bibliografìa Veneziana manuscritta) : » Giovanni Gioli-» to fece questa traduzione dalla prima edi-» zione del Ribadeneira (1572) o certamente » da una edizione in cui 1’ autore conservò » il suo genuino e vero sentimento, che Sant’ » Ignazio non avea fatto alcun miracolo; cosa » che sebben vera dispiacque alli Gesuiti, » onde fu necessitato il Ribadeneira a mutare » opinione. Ribadeneira adunque la ristampò » nel 4587, e vi racconta di molti miracoli, » adducendo le ragioni perchè fu per l’avanti » d’ altro sentimento ; ma queste non sono » menate buone da’ critici. » Intorno però all’argomento, se vuoisi, leggasi il Bayle nel suo Dizionario T. Ili, p. 442, 443, Ediz. 1730: e il Butler (Vite ec. Venezia 4824. a’ 31 del mese di Luglio p. 432. 433 in nota). Aggiungo, che tanto l’edizione Gioliti-na 4586 in 4.to, quanto l’altra pur Gioliti-na 4587 in 8.vo sono nel loro contenuto perfettamente eguali. Voi. V. p. 444, colonna 2. linea 47. 11 chiariss. Cav. Filippo de Scolari diede alle stampe nel 4844 in 8.vo la traduzione sua, che io qui accenno, col titolo : Il Parto Tom. V. DI S. MARTA. 033 della Vergine di Azio Sìnceiv Sannazaro patrizio napoletano meato in versi italiani col testo a frónte, e d’illustrazioni fornito da Filippo Scolari. Venezia 4844 Tip. all’Ancora. 8.vo. Quest’ è il primo volume dell’o-pere del Sannazaro, e dal traduttore è promesso il secondo volume, che non è ancora uscito (anno 4850 mese di agosto). Io lo sollecito a farlo , giacché dalla copiosissima erudizione sparsa nel primo si può ben con-ghieUurare che anche il secondo abbia ad essere non meno interessante agli ammiralo» ri di quel gran Poeta del secolo XVI. Voi. V. p. 446, num. 45. Alle dedicazioni o prefazioni di Giovanni Giolito aggiungasi anche quella premessa alla seguente Bibbia: Sacra Biblia acri studio ac diligentia emendala rerum atque ver-borum permultis, et perquam dignis indicibus aucta. (In fine). Venetiis apud Jolilos 4588, 4.to con finissime tavolette in legno e nitidissimi caratteri. — Nella prefazione Giovanni Giolito dice che la sua officina diedi fuori varii libri cattolici con sommo suo dispendio, e Che ora dà più corretto e illustralo con note marginali il libro della Bibbia prae-positis imaginibus atque eleganti artificio expressis. % Voi. V. p. 150, col. 2, lin. 9. dutagli — correggi — datogli ALLA CHIESA DI S. MICHELE ARCANGELO. Voi. III. p. 424. 422. Nel Museo Gradenigo a S. Giustina esisteva il sigillo di Hocco Cutaneo Veronese, del quale qui parlo. Aveva attorno le parole ROC : CAT : I. V. DOCTOR, e nel mezzo un’ aquila da una testa sola. Voi. IH. p. 422. IV. 678, 704. Demolita la chiesa presente, si volle nel 4841 porre memoria sul suolo ove sorgeva la Cappella maggiore, e propriamente ove stava 1’ ara massima. Quindi ho dettala la seguente : TEMPLVM . ARCHANGELI . MICH. | AMOL1TVM | A . MDCCCXXXVII | FO-RVM . SILICE . STRATVM | AERE . CIVICO | A . MDCCCXLI. | Si osservi pe- 80