G22 ALLA CHIESA DI S. » cetto era tenuto dalle nazioni e prencipi » forestieri. Morì finalmente e la sua memo-»ria restò inonorata per l’opposizione, che » lece il Papa alla statua ed elogio, che la * repub.* gli aveva decretati. » Voi. I. p. 93. Intorno al padre maestro GIVSEPPE BER-GANTINI, al padre maestro FILIPPO MARIA ROSSINI, e intorno alla LIBRERIA, rammentati nell’ epigrafe 205, leggesi nelle più citate Effemeridi : » 1745, 5 aprile. Mori in » Brescia il p. m. Antonio Maria Galanti ex » generale dell’ Ordine di S. M. de’ Servi » per privilegio di Clemente XII ; e fu sep- * peliito in quella chiesa di S. Alessandro » con lapida. Egli era Bresciano ed aveva » vestito 1’ abito nostro in Venezia a nome » di questo monastero fino dal 1691. Pro-» mosse molte cose utili alla chiesa ed al » monastero, e fu di molto ajuto ai pp. mm. » Giuseppe Maria Bergantini, e Filippo M. * Rossini nella erezione di una novella Li-» breria cui, prima di partire verso la patria » dove portossi 1’ anno precedente alla sua * morte, diede per ben sopra 400 ducali di » libri per esso acquistati. « E sotto il di 17 settembre 1769 descrivesi l’incendio della Libreria stessa così : » Questo giorno sulla » mezza notte , anzi sul far del giorno si è » scoperto tra il Noviziato e il Dormitorio » sopra la porta della*Libreria un fuoco im-» possessato di tal maniera in que’ nascon-» digli (forse per un fulmine internatosi sen-» za nostro accorgimento nel njercordì del » precedente sabbato) che uscendo fuori tutto » in un tempo dilatossi prima per tutto il »[¡Dormitorio, indi per tutta la Libreria, e » Scuola dei Tintori, per il Refettorio, e per » tutti gli altri edifteii fino alle mura della » chiesa, fattosi tutta una fiamma senza che » le tentate vie per estinguerlo abbiano po-» tuto ottenere alcun buon effetto. Anzi per a la via dell’Orologio e del luoeo delle cam- * pane sollevandosi al tetto della chiesa si » vidde in un istante iu possesso del soffitto, » mentre entrato il fuoco per le finestre at-» laccatosi ad una delle cortine, e scorrendo » per essa investì il sottoposto cordone del » soffitto passando in un istante lino all’ an-» golo del coro con sommo spavento e la-» grimevoli grida del popolo che stava iu » chiesa spettatore, e che implorava di cuore MARIA DEI SERVI. » la protezione di.M. V. Da queste voci, e » dalla propria fiducia animato uno delle » maestranze dell’ Arsenale ( qui con più al-» tri compagni di publico comando accorso » per dar opera all’ estinzione del fuoco) data » mano ad una scala che peravventura tro-» vavasi vicina, coraggiosamente la montò , » dicendo a gran voce : o di' io mi brucio, » o che salvo la chiesa. E ratto ratto giunto » con una sua uncinata alabarda strappando » il restante della cortina che ardeva spezzò » pure per così dire l’introdotta fiamma, la » quale divisa in più pezzi, questi estinguen-» dosi, mostrò di aver soltanto voluto lam* » bire il cordone , non lasciandovi neppure » vestigio di averlo investito. Miracolo cvi-» dentissimo della Nostra Sovrana Padrona , » chiaramente conosciuto con infinito giubilo » di tutto il popolo ; miracolo riconosciuto » pure in tutto il resto del giorno , mentre » tutti gli edilieii appoggiati o sottoposti alla » chiesa fino all’ altezza del suolo delle cam-» pane sopra il tetto arsero sino alla consu-» inazione con tale intensità di calore, che » come si vede fece spezzare tutti i gradini » di marmo del campanile , senza che per » difenderla altro abbiasi potuto fare, che » otturare a secco senza calce le porte del » pulpito e del coro. Vedutosi dal p. Priore » disperato il caso di rompere il corso alla » vorace fiamma, e clic questa avanzatasi alle » camere del p. m. Francesco RusleghcIIo » avvia vasi al tetto della sagrestia, con » quella maggior riverenza che si è potuto, » prese dal ciborio il SS. Sacramento, e con » esso data la benedizione dove più infieriva » la fiamma, consegnollo al suddetto p. m. » acciò lo portasse alla parrocchia ; salva-» ronsi le reliquie , e altre robe depositate » furono appresso i siguori Zoppetti. I Reli- * giosi chi interamente, chi iu parte resta-» rono spogliati delle cose ed averi loro Ia-» sciate in balia delle fiamme e dei ladri per » metter in salvo la vita, avvegnaché il fuo-» co in un istante passò dalla scala all’ e-» stremo del Dormitorio dilatandosi per ogni » parte, dimodoché taluno ha dovuto fuggire » al primo avviso senza finir di vestirsi. » Fattosi giorno , molti dei Religiosi sban-» dati sparirono chi in traccia di un asilo e » chi a cercar luogo di soddisfare il precetta » udendo o celebrando la S. Messa. Adi 25 » settembre 1769. Vincenzo di Marco Istrian,