G'tS ALLA CHIESA DI S. SEBASTIANO DEI GEROLÍMIM. DOCViVIENTI QVANTO AGLI AMBASCIATORI GIAPPONESI. \. Dai Cerimoniali nell’ Archivio Generale p. CIV. tergo CV. naia. 1. » Venuta in que- * sta città delli Signori don Mantio Ito, don » Michial Cingiua, don Giuliano Nataura, et » don Martino Fara baroni del Regno di Fi-» ghen dell’ Isola del Giappan in Oriente, » ambasciadori al Sommo Pontefice per il » Regno di Bongo , ec. di Arima et per il » Principe di Vomur. - 4585, a 7 luglio. Es-» sendosi inteso dalla lettera del cl. amb. » ili Roma di Vili giugno passato .... Adi »12 giugno. Entrati nell’ eccmo Collegio » audorono con molta riverenza a baciar la » mano a Sua Serenità la quale li ricevè » con granosissima maniera, et li fece sede-» re due alla sua mano destra , et due alla » sinistra, et li due padri gesuiti che venero » per loro interpreti furono latti sedere so-» pra delti elmi Sig. Savii di T. F. Doppo » haver essi fatto dar conto della loro ve-» nuta in questo paese et fattolo ringratiar » delli molti favori ricevuti presentorono Sua » Serenità di un habilo de tabi bianco in » forma di braghesse ionghe congioute iu-» sieme, con un liabito in forma di mezo » commesso, dipinto a varii colori di uccelli, » fiori, et fogliami, un mezo casachino di » brocadello di seta turchina et gialla tes-» suto a figure e fogliami. Una sopravesta » di taffetà a meze maniche fodrata di or-» mesin rosso tessuta et parte dipinta a di-» versi colori. Una scimitarra con le vere » et puntai d’ oro et il fodro rimesso di ra-» dice di perle con un coltello col manico » d’ oro, et suo piron d’oro con la sua cor- » della di seda tessuta a diversi colori , et » suo fioco involto in un velo d’ argento et » d’argento et di seda. Un pugnaletlo in » forma di cortcllo col suo fodro negro si->, mile all’ ebano miniato d’ oro , et col suo » cortellino col manico d’ argento , con due » vere d’ oro nel manico in una coperta di » ormisin latado. Et le sopradette robe in » essecution di Parte dell’ Eccmo Senato di » 28 sono state consigliate alli eccmi signori » Capi dell’ illmo Cons. di X perchè le lac-» ciño poner nelle sale di esso Cons. per » memoria delli sudd. Sig. Giapponesi . . . . » Al loro partire furono presentali per deli-» beration dell’ eccmo Senato di 28 giugno » di pani di seda et oro per 1’ ammontar di » mille ducali ». 2. Dalla Cronaca Marciana della Savina. dall’anno 421 al 1588, num. CCCXXI, cías se VII a p. 3Ü6, t.° Ivi notandosi la venuta de’ Principi Giapponesi a Venezia si dice : Eran vestiti li capi con veste lunghe quasi alla pretina di damasco avvinato con frange d’oro d’intorno, e cappello in testa o bei-ì-ette a tozzo .... Andarono in Collegio (a’ 28 giugno 1585). Presentarono in Collegio una casacca et un paro di braghesse di alcune sue tele dipinte, overo tessute, mia scimitarra, et uno coltello delle sue parti, la scimitarra con manico lungo et pretioso di lama con il galero intersiato di radici di perle. Stavano in Collegio dui alla destra et dui alla sinistra del prencipe. 3. Dagli Annali della Repub. Veneta (Codice mio num. 4007) a. 1585. » Vennero a » Venetia li quattro ambasciatori Giaponesi » li quali alloggiorono nel Monastero delli » Padri Gesuiti , e furono honorati assai a » Venetia. Loro portorono in dono alla Si- Si ha ricevuto le gentilezze eh' è piaccialo a V. ÌH. mandarci per il suo agente si come l'anno passato si ìiebhe anco uau manopola cì\e fu portata in nome di lei. All' incontro si mandano per il medesimo suo Agente le infrascritte gentilezze delli nostri paesi, quali serviranno per segno della continuata bona volunta nostra verso la ser.ma Persona. Un bacìi col suo ramin