GL’ INCVR ABILI. dettarono la Vita sua o di quelli che Io ricordarono sarà di guida a chi volesse in tutta la estensione conoscere le eminenti virtudi di quest’uomo, e ponderarne le azioni che superano il regolar corso delle cose umane. I primi processi giuridici fatti coll’ autorità ordinaria sopra le sue virtù e miracoli s’intrapresero soltanto nell’unno 1610, dice Santi-nelli (ma nel Sommario paragrafo secondo in principio dicesi 1614: Juerunt de anno 1614 /''enetiis, Tarvisii, Bergomi, Brixiae, Papiae, Mediolani, auct.oritatè pontificia processili con-structi; poscia ad Oppidum Somasc/iae), quando pochi sopravviveano, che allora assai vecchi, l’avevano nella loro età tenera conosciuto. 11 perchè la scarsezza de’ testimoni! oculati, benché deponessero gli altri ciò che da quelli avevano udito, portò molte difficoltà in questa causa. Successivamente si progredirono nel e nel i63o i tre auditori di Rota Giani-batista Cucina (Veneziano) Filippo Pirovano, e Clemente Merliui sopra i sette suddetti Processi fecero Relazione ad Urbano Ottava nella quale conchiusero: Constare de praedictorum processuum validitate, ac rituali testium cjcamine, nec non de probatione ac relcvantia virtuLum et miraculorum, causamque in eo statu versati ut quandocitmque Sanctitati suae placuisset, pos-set ad ulteriora procedi. In fatti si procedette nel i63a, i654, itì63, 1667, 1670, 1671, 1680, 169?, 1701, 1706, 1708, »709, 17*47 come consta dal Sommario che citerò più abbasso. Poscia con decreto di Clemente XII l’anno ‘I dì a5 agosto fu dichiarato so- lennemente eh’ erano indubitate e restavano approvate le virtù del Venerabile servo di Dio Girolamo Miani in grado eroico. Benedetto XIV sopra le istanze fattegli dal Veneto Ambasciatore Giovanni Cavaliere da Lezze in nome della repubblica per la ultimazione della causa, segnò il decreto 23 aprile 1747 c^le approvò gli ultimi miracoli operati da Dio per l’intercessione di Girolamo. Lo stesso Benedetto poi nel 5 agosto di quell’anno dichiarava null’allro abbisognare per poter con sicurezza devenire alla formale Beatificazione 5 la quale in fatti fu promulgata col solenne decreto 22 settembre 1747- Nel 18 marzo 1748 lo stesso Papa concedette che nel dì natalizio di Girolamo si celebrasse la festa colla messa ed officio in di lui onore, e nel 21 luglio di detto anno approvò la breve storia della sua Vita perchè potesse leggersi nel secondo notturno dell’oflìcio, e le tre Orazioni da dirsi nella Messa. Succeduto Clemente XIII nella sede pontificia, ed approvati altri posteriori miracoli, nel 23 settembre 1766 fu deciso che si devenisse alla canonizzazione di Girolamo, e nel 12 ottobre successivo 1766 (sei) Clemente ne emanò il Decreto che lo ripone fra’Santi. In Roma poi non si è solennizzata tale canonizzazione se non senei giorno 16 luglio del successivo anno 1767 con altri Santi, come dalle Relazioni a stampa. In Venezia al momento della beatificazione si fece festa solenne non solo da ambedue gli Spedali sue-nunciati, che lo riconoscono padre degli orfani, ma per tutta quanta la Città. E uno fra gli altari della Chiesa dell’Ospedaletto che sta ia cornu evangelii del maggiore nel 1748 fu dalla Congregazione de’Somaschi dedicato al beato Girolamo Miani, coll’ordine di celebrarne ogni anno la festività. Egli ha altare magnifico eziandio nella Chiesa di S. Maria della Salute del suo Ordine, colla statua sua lavoro del Morlaiter^ ed una statua di pietra in suo onore tiene eziandio in una delle nicchie della stessa Chiesa. E in altre Chiese e luoghi di questa Città si venera la sua immagine, e se ne solennizza la memoria, come nello spedale civico a’ Mendicanti 5 nell’ Orfanotrofio Maschile a’ Gesuati} nell’ Orfanotrofio Femminile a S. Teresa 5 nell’istituto di educazione femminile diretto dal prete Nob. Daniele Canal nell’antico Monastero delle Cappucine sulle fondamente nuove5 nell’altro diretto dal prete Pietro Ciliotta nell’antico locale de’ SS. Rocco e Margarita detto le Muneghette 5 nel-l’Oratorio privato del Cav. Giuseppe Battag-gia Console Pontificio ( mancato a’ vivi addi 10 marzo i845) fondatore della Tipografia che dal cognome di S. Girolamo si chiama Emiliana ec. ecv Non è a tacere che una delle oselle spettanti al doge nostro Alvise Mo-cenigo, coll’anno 1767 è relativa alla solenne funzione della Canonizzazione del Miani. Essa ha le lettere S. HIER. EMILIANVS PA-TRITIVS VEN. e il santo da un raggio celeste illuminato nelPatto di condurre un giovinetto, mentx’e altro fanciullo gli s’inginocchia dinanzi per essere da lui accolto. E parimenti dirò che in questo anno i844 ¡1 suaccennato cousole Battaggia fece coniare in onore di S. Girolamo una medaglia da dispensarsi a varii, fra’ quali a quelli che ebbero parte nella magnifica edizione di un messale uscito dalla sua Tipografìa. (Vedi Gazzetta Privilegiata di Venezia 29 Maggio i844 N. 121.) Ma la meda»