ALLA CHIESA DI lalinilà è bella, frammischiata di versi latini imitati sui classici. Narransi in mezzo varii prodigii di Gerardo ; ma non si pongono mai le epoche ; difetto comune allora ; e io conchiuderei che questa antichissima anonima Vita ridotta in buona lingua latina da Giulio Simone Siculo o Siciliauo, sia in sostanza un esemplare, con giunte ed alterazioni, di quella pubblicata dal W’ion. — E dicendo l’autore che il corpo di Gerardo è ancora iu Canadio pare che scrivesse tale leggenda prima della traslazione sua in Venezia che fu, come si è detto a p. 182, Volume V, circa il 4400. Di Giulio Simone Siciliano fa menzione il Panzer ( Annales Typ. ab anno HI DI ad MD XXXVI, voi. Vili, 1800, 4. a p. 254 ) registrando : SIMONIS IVL1I. Epulum populi Homani poema. Impressimi Romae per ma-gistrum Stephanuin et Magislrum Ileixulem socios 1515, die 18 septembris 4.to, ma non fa parola della presente Vita di S. Gerardo. — Conosco poi dello stesso autore due opuscoli : Iulii Simonis Siculi oralio de inven-tione artium liberalium. Romae in die Sancii Lucae in Tempio D. Eustachii, ma non 1’ ho veduto ; vidi bensi I’ altro : Iulii Simonis Siculi, Oratio de poeiice et musa-rum triumpho. Romae in die S. Lucae in Tempio dici Eustachii habila per Siculum. Impressum Romae per Jacobum Mazochium 4518, die sexto mensis februarii in 4.to. Voi. V. p. 190, tra il num. 9, e il num. 10. Da’ diarii del Sanuto ( Voi. X. pag. 204 ) abbiamo questa notizia da aggiungersi alla storia della famiglia PREMAR1N. — » Alcuni da Cà Premarin nel mese di maggio 4510 si produssero in Consiglio di X. per certo loro pretensioni circa l’Isola di Xia vicina a Negroponte, della qual Francesco Premarin naturai dii q. o Mathio ha una Quetina per moicr et e in possesso , vieti molestato da o Zuane e Alexo Premarin q. o Andrea, dicendo è feudo, e deta ixola vien a loro, e tal causa ne è sta commessa per la Signoria nostra a vegnir colle nostre opinion in Pregadi. — Parlò g Francesco bolani q. o Candiun ; domino Alvise Da nodi ductor, et domino Bartolomio Dafni doctor. Voi. V. p. 490, col. 4, Un. 4. collazione — correggi — collocazion* Tom. V. SANTA TERNITA. 659 Voi. F. p. 202, col. 2, liti. 24 . Giusto — correggi — Giulio Fol. F. p. 203, col. 4. » Il Padre Merati nei suoi Zibaldoni seri-» ve che il Davide di Antonio Bianchi fu im* » presso a spese di una società , e dapprin-» cipio si disse che il vero autore di questo » poema fosse 1’ allora doge di Venezia Pie-» tro Grimani, di cui il Bianchi era Gon-» doliere; ma che di seguilo fu creduta com-» posizione del Conte Jacopo Sanvitule par-» migiano , autore d’ altre poesie paraboli-» che, il quale in quel tempo trovandosi in » Venezia volle forse prendersi spasso del » barcajuolo ; od aggiunge clic anche il com-» ponimento drammatico intitolato 1’ Elia »sul Carmelo (vedi qui p. 204, num. 4) » sia farina dello stesso sacco. (Cosi il chia-» rissimo Conte Gaetano Melzi a p. 451 del » Voi. 1. degli Autori anonimi ec. ) Fol. F. p. 206. col. 2. Un. 42. Antonio Bianchi viveva eziandio del 4 772 nel qual anno a’ 15 aprile in data di Venezia dedicava a Giovanni Molinari suo compare il Libro primo dell’ Opere Miscellanee sacre e profane di Antonio Bianchi Veneziano divise in sei libri. In Venezia 4772. in 8.vo di pag. 65. Ho veduto tale operetta, e contiene quella Rappresentazione che avevo registrata al num. 30, cioè : San Marco tn Alessandria ovvero il Martirio del Vangelista Sun Marco Rappresentazione sagra Drammatica ; oltre varie poesie, cioè iu morte di Monsignor Marino Boszatini vescovo e conte di Città Nova — In lode di S. Giuseppe da Coperlino -— l’er Messa novella di D. Giovanni Lucia — la lode di S. Filippo Neri — Per monaca figlia di Marcantonio Barbarigo, a altre sacre. Voi. V. p. 209, num. IX, p. 213, num. XVIIr Intorno a’ Bianchi segretarii della Repubblica mi piace di riportare alcune notizie particolari dettate da contemporaneo olandese, che trovansi nel mio codice num. 4745, contenente la Pielazione di Roma di Nicolò Frizzo a. 4702, colla traduzione francese a lato. Egli dicc dunque a p. 457. » Della » classe de’ Cittadini Originurii è la lànii-» glia de’ signori Bianchi. Non saprei pero 83