35S GL’ INCVRABILI. 21. LAVRENT1VS ZANTANVS MARCI P. | MONV-MENTVM HOC | SIDI POSVIT [ NEC NON MO-DESTAE MAZZAROLAE | VXORI CARISSIMAE I1VIVS HOSPITALIS | VTRISQYE GVBERNA-TORIBVS AC ( GASP ARI YNICO P1LIO | ANNO DOMINI {MDCI. Era allato alla precedente. Dello ZANTANI si è detto abbastanza nella Inscrizione numero Dalla presente si rileva die MODESTA MAZZAROLI era governa* trice dell’ospitale insieme col marito Lorenzo, e che GASPARO loro unico figliuolo era morto probabilmente in quel torno 1601- 22. D. O. M. f PHILIPPO BASADONA VIRO RVO I DILECTISS1MO J ELISABETH YEN. EIVS YXOR SIBIQ. I F. C. 4 IV. NON. FEB. CI'JiaCXY. Ivi di seguito, sul suolo. FILIPPO BASADONNA è posto dal genealogista Cappellaio fra’distinti della Casa patrizia sulla fede di questa iscrizione, la quale però non dice die fosse nobile o patrizio. Egli d’altra parte lo ommette dagli alberi, lo die fa vedere che non seppe attribuirgli paternità patrizia. Il Barbaro ne’ suoi Alberi lo lascia fuori; cosicché conchiuderei che non era di quella famiglia; sebbene siavi stato un Filippo q. Alvisa q. Fili/wo Rasadonnu nobile nostro che del i5a4 fu podestà a Vicenza e che morì del ma questi non ha che fare col Sresente. Nel Catastico Testamenti pag. 48 ell’Ospitale, si legge : Ponto del Codicilla (Iella q. Elisabetta Venier (ecco la spiegazione delle sigle VEN. dell’epigrafe) relitta del q. magnifico signor Filippo Basadonna 17 luglio 1617. Dice che un anno fa fece il suo testamento in atti di Marino Renio; e lascia una aiausiona-ria all’ospitale ec. 23. D. O. M. J REV.st lOANNTS ANTONY CARRARA GVBERNATORIS | C1NERES | POSYERE OSPI-TAL. HAC DIE DECIMA QVARTA | MENSIS FB-BRVARY 1725 Ivi nel mezzo verso i gradini della Cappella maggiore. CARRARA. Testamento fece Veccellente GIO. ANTONIO ABBATE CARRARA nel p.° settembre 1723 in atti di Bortolo Mandelli 110-tajo veneto. Esso era figliuolo di Giampietro Carrara. Vuol esser sepolto in questa chiesa, e istituisce commissario ed erede residuano l’Ospitale degl’ Incurabili. ('Catastico p. 676). Nota che il 1723 dell’epigrafe è more veneto, cioè 1724 a stile romano. 24. MEMORIA E AETERNAE | TRO CELEBRATICENE MANSIONARIAE PERrETVAE | YNIVS MIS-SAE S1NGYLIS IIEBDOMAD1S l A CL no VIRO FRANCISCO EIUZZO | DVC. CANC. BENEFA-CTORE I PRO EIVS ANIMA INSTITVTAE | GRA-VATIS CONSCIENTIIS D.D. GVBERN ATORVM | FRO TEMPORE IN EXECVTIONE INSTRV-MEN. 1 DIEI XXII. MEN. iIVLII MDCXXIX. [ IN ACTIS D. MARINI RENII VENETIARVM NOTA-RII [ EX TESTAMENTO ElVSDEM D. FRAN-CISCI I DIEI I. IVNII M.DC.XXXVHI. IN ACTIS D. PETRI PERATIO ITIDEM j DVC. CANC. Nella sagrestia, sul muro ho Ietto questa memoria. Varii in essa sono i ricordati. FRANCESCO ER1ZZO era di famiglia cittadinesca proveniente da quella dell’ordine patrizio, la quale ebbe fra gli altri Andrea Erizza Avvocato, e questo Francesco che fu cancellici' grande in Candia (Cronache Cittadinesche) 1 Egli aveva fatto il suo testamento adi p.° giugno i638, dal quale risulta ch’era figlio del q. Zaanne Frizzo Cancellier Inferi or, e che lo. consegnò a Pietra Perazzo suo collega. Benefica l’Ospitale: e rieorda Erizza Frizzo sua sorella moglie di Zuanne Gabazza e Lucrezia Erizzo altra sua sorella. (Catastico p. 3g4*64o). MARIN RENIO notajo veneto rogava dal ¡577 4 gennajo al 1629 n dicembre (Archìvio Notarile). PIETRO PERAZZO cancelliere ducale era figliuolo di Perazzo q. Pietro. Leggo nel Val. Ir delle Cronache Cittadine, ove parlasi delle cifre e delle leggi su di esse a nonna de’segretarii, che Iseppo ZiiccaCo segretario di Alvise Mocenigo (HI. fu de sierTomà) nel 1626, 1629 ambaseiadore in Ispagna , sendosi nel 163» invaghito eolà di una cattiva femmina fuggì, e spedito avviso a Venezia si scrisse a tutte le corti per averne traccia, e gli restò sosl»-