354 GL’INCVBABILI. squaligo q. Filippo; e per testimonio del Sa- che tale volgarizzamento fu mandato in pub* nuto (XIX. 68) sotto il di 3 ottobre di quell’ blico senza nome dell’autore per la sua mode-anno, /« festa et pranzo a S. Polo in cha Mi- stia; ma che però dopo la sua morte, desi-cliiel, poi ozi a Muran in la sua caxa fo assa derando i fratelli suoi e gli amici che ne fos-patricii di priniarii dii Colegio et done; e qui se svelato il nome, lo pubblicava, e quindi diesce co’suoi soliti riflessi il Sanuto. dicendo : ceva esser queste opere tradotte per lo magni-benche sìa guera si sta su tutte le feste spexe fico M. Federico Vendramin fu del clarissimo et piaceri come mai che Dio prosperi la terra M- Lunardo. Il Padre Paitoni che tanto rife-nostra. Fu del 21 settembre i5i6 il Vendra- risce a pag. 252. 253 del Voi. I. de’Volgariz-xnino eletto del Pregadi, con ofTerta fatta di eatori, pensando come sia stata stampata que-ducati duecento. (XXII. 53 1). Trovasi che del sta lettera del Beaziano della quale non fece dicembre 1516 il nostro Vendratnino e insie- menzione nè lo Zeno, nè il Mazzuchelli, conine un certo Blus/ardo mercatante tedesco del ghettura che spacciate molte copie fra l’anno Fontico, avevano fatta sicurtà di ducati 3ooo i528 e il i54o, nelle qnali questa lettera man-a favore di un Capitarne di nome Renier te- ca, nelle altre copie rimaste nella bottega del desco prigionier nostro di guerra custodito nel librajo sia stato cambiato il foglio vuoto e so-sito detto Torresella per ¡scambiarlo col famo- stituitovi lo stampato colla predetta lettera, so Cavalier Taddeo dalla Volpe Governator Fu più volte ristampato il libro senza, e col dell’armi Venete in Friuli, che era stato fatto nome del traduttore, come può vedersi nel prigione a Gradisca. Ora il Renier fu levato dalla Paitoni, nell’Argelati, e in altri cataloghi. Ad Torresella; pieggiarono per lui i due suddetti, ogni modo noterò le copie che ho esaminato e si trattenne nel Fontico de’Tedeschi finché delle edizioni 1563-64 : venne il momento che il Dalla Volpe fu libe- 1 • Opere morali di Marco Tullio Cicerone rato, il che fu nel geunajo 1516 (cioè 1517). con tre libri degli uffici.... tradotti da M. Fe- (XXIII. 264). Il Vendramin era Savio alla derico Vendramino nobile Finitiano.... nova- Mercanzia del i526 (XL11I.). Del 1529 a’29 mente riveduti e corretti da M. Lodovico Do- aprile offerse di imprestilo pei bisogni della ce. In Vinegia appresso Gabriel Giolito de’Fer- Repubblica duecento ducati, insieme co’suoi rari. MDLXIII (i563). 8.° con dedicazione del fratelli. (L. 176). E del i53o a’i3 ottobre fu Dolce a Girolamo Stoppi in data X genn. i56a; uno de’ventisei del Pregadi scelti per ¡scortare nella quale non nominando il Vendramino dice al Collegio il Duca di Milano. (LIV. 43). Mo- solo che quest’opera è stata ridotta alla nostra ri Federico Vendramino nel 1534, c°me dalle lingua da un dotto e giudicioso genùlhuomo di genealogie di Marco Barbaro q. Marco. Egli questa città il quale per modestia non curò che ’l tradusse le opere morali di Cicerone. La pri- suo nome vi si leggesse. ma edizione ha questo titolo: Di Marco Tul- 2. Opere morali (come sopra).... rivedute lio Cicerone degli ufficii. Della Amicitia. Della dal Dolce. Finegia Giolito. 1564 (quattro). 8.° Vecchiezza. Le Paradosse. Tradotte per un no- Avvi la stessa dedicazione a Girolamo Stoppi bile Vinitiano. Con privilegio concesso per lo che qui si dice Accademico Filarmonico, ed è eccellentissimo Senato Vinitiano a M. Giovan in data XVIII. febbrajo i56a (due). Si noti Bortholomeo da Aste fino al/i dì XI. del mese (ciò che non notò nè il Paitoni nè l’Argelali), di Luglio del anno MDXX1II che per anni XV che questa edizione è affatto la stessa del r 563, niuno non possa in alcun luogo del suo domi- colla sola variata ristampa del primo foglio. nio queste opere impriniereec.ee. (Infine) hn- 3. Opere morali (come sopra).... Venetia presse in Finegia per Bernardino di Vitale Vi- appresso Domenico Cavalcalovo. 1563 (tre) in nitiano il mese di marzo dell'anno M.D. XXVIII. 8.“ Questa è diversa edizione; ed è solo ad in 4.0 piccolo. In questa prima edizione non osservare che il Dolce nella dedicazione a Gi- è palesato il nome dell’autore della traduzione, rolamo Stoppi in data X gennajo 1662 (due) Ma lo si scopre da una lettera di Agostino dice /¡avendola io a richiesta del virtuosissimo Beaziano a’lettori la quale sta impressa in un s. Francesco Dalmatino riveduta e purgata da esemplare di queste Opere già posseduto dalla molti errori.... laddove nella edizione Gioliti- Biblioteca della Salute di Venezia; in luogo na dice: havendola io a richiesta del virtuosis- della qual lettera in molli altri esemplari tro- simo s. Gabriello Giolito riveduta e purgata da vasi una carta bianca. In questa lettera che molti errori. ha la data MDXXXX (i54o) il Beaziano dice Di un Fcrigo Vendramin figliuolo del q. Al-