invano hanno chiesto più volte, anche in pubbliche riunioni, il loro richiamo. In moltissime scuole elementari i sacerdoti ai quali era stato affidato l’insegnamento religioso sono stati messi alla porta. Qualche tempo fa, il parroco Bezjak e il cappellano Bohanek, catechisti nella Scuola Elementare di Konjice, non avendo avuto dal loro Vescovo alcuna notizia di essere stati esonerati dal loro incarico, continuarono il loro insegnamento. Il Governo jugoslavo li fece condannare a dieci giorni di arresti, scontati i quali, essi tornarono alla scuola. Il Prefetto della provincia dette allora ordine ai gendarmi di penetrare nella scuola, e di trascinarli via, con la forza. Oltre cento madri di famiglia si recarono dal direttore della scuola a chiedere che venisse ripristinato l’insegnamento religioso pei loro bambini : ma non furono ascoltate. Rivolsero le stesse invocazioni al Prefetto, ma furono respinte. Allora, mosse dall’esasperazione, dettero addirittura l’assalto all’ufficio del presidente dell’organizzazione dei « Sokols » a Konijce, Avv. Mejak, il quale aveva provocato, ed ottenuto, l’allontanamento dei due sacerdoti. Il Mejak, graffiato e contuso, accettò di sottoscrivere una dichiarazione nella quale chiedeva egli stesso la riammissione dei sacerdoti. Ma il Gover- - 83 -