4G Fu arcivescovo di Zara, scrittore degli Uscocchi. Mocenigo Alvise, i6a4, da feltre. Mocenigo Leonardo 15gg, fu vescovo di Geneda. Moliti Domenico, i6ao, celebre p. v. fautore de’ letterati. Monaco (del) Francesco Maria cherico regolare, i6a2 da Padova» Era Ciciliano. (Vedi Allacci Apes Urbanae pag. 108). Montholon (o Monthlon) Guglielmo (di), da Milano i5gi, da Digione 1699, da Parigi e Soloturno i6ai. Celebre politico, che del i6ai era anche ambasciatore straordinario agli Svizzeri e Grigioni. In una di quelle lettere palesa il suo desiderio di vedere monsignor Lollino nuncio della Santa Sede a Parigi. In altra si maraviglia come il Lollino soggetto sì distinto non siasi mai lasciato vedere a Roma per dar saggio di sè e aprirsi la porta a più rilevanti dignità; e come non abbia effettuato il pensiero di fare stampare tanti autori greci mai più venuti alla luce, da esso Lollino posseduti; al che lo esorta, pregandolo di rimettere in lui la cura, che si servirà delli più belli e netti caratteri greci et latini che si potranno ritrovare. Morosini Andrea, 15gg-i6oa-i6o5-i6o6-1611-1612-1613-1616-1618. Storico illustre veneziano, e grande amico del Lollino il quale ne scrisse la vita. In alcune di queste lettere parla della sua storia veneta, e loda la storia di Belluno del Piloni. In altra del 1611 compiange la miseria della gioventù data all’ambizione anziché alla virtù, e parla di Alessandro Sinclitico, fatto professore a Padova anche per le premure del Morosini. Alcune lettere di lui al Lollino esistono in una Miscellanea Corner-Duodo. Altre italiane autografe ne tengo anch’io in una delle quali ricorda Giovanni Colle da me già tant’anni stimato. In quella del i6oa lo ringrazia dell’esserSi condoluto per la morte di suo fratello Nicolò Mo-rosiui. Morosini Donato. Molte lettere in varie e-poche dal 1604 al 1624. In queste tratta della vacanza dell’arcivescovado di Candia, e degli ufficii suoi onde ne fosse promosso il Lollino ; della morte di Jacopo Barozzi patrizio veneto ; del lodevole contegno del Lollino nel difficile tempo, dell’ Interdetto; delle lodi che riportò un Discorso del Lollino sopra reiezio- ne del re delle piante/ della stima de’Padovani per il Lollino, a’quali totus adest oculis aderat qui mentibus olim. Gli manda un sunto dell’istoria inedita di Candia scritta da Andrea Cornaro perchè il Lollino si ponga ad ordinarla, e polirla da varie deformità ed indecenze. Gl1 invia la copia de’nomi de’Jibri greci che s'attrovano nei diversi monasteri de’ Calogeri. In generale le lettere di Donato Morosini al Lollino. si per la erudizione che mostrano, si per le notizie concernenti anche i costumi de’popoli di Candia, di cui fu duca nel 1618, sono pregevoli. Morosini Francesco figlio di Pietro, 1616, da Venezia. Fu anch’egli duca di Candia. Una ve n’ha del 1601, da Candia, copiata dal dott. Francesco Testa, nella quale dice: Qui conira ogni mia aspettazione ho comprato un quadro di Tiziano di'era sopra Vincanto già mesi sei, et V ho comprato per due zecchini. Quest’ è una Madalena famosa di esso Tiziano, il quale si gloriava vivendo di aver venduto di queste Maddalene per due mille scudi. Io lo tengo carissimo et nella camera principale. ( Vedi Ticozzi pag. a3i-a3a, a proposito delle varie Maddalene del Vecellio). Morosini Giacomo, i6a3. Morosini Nicolò q. Giacomo. Morosini Paolo, x623-i6a4-i 625, da Venezia. Questi è quegli che stampò una storia veneziana nel i63j. Era figlio di Giacomo, e padre di Andrea. Mussato Gianfrancesco, 1613, da Padova, letterato. Orsino Fulvio romano, i583-i584~i585, da Roma. Li quella del i583 parla di un, nia-nuscritto del Boccaccio che sebbene non originale pure avrebbe potuto servire a qualche cosa, e si fa maraviglia, che il cavaliere Sal-viati non l’abbia procurato in questa sua nuova stampatura. P. vescovo di Famgosta (vedi Valiero). Pacini Nicolò, 1619, lettera latina. Paliski Andrea, 1620, da Padova, epistola latina. Era vescovo di Famagosta. Pallantieri frate Girolamo vescovo di Bi-tonto (vedi Girolamo). Panciroli'Guido, 15g8, notissimo. Prende in protezione il sig. Valerio Buratini. l'atio Nicolò, 1619, da Padova, latina. Perrone Jacopo cardinale (ossia il signor d’Eureux), 1607, da Roma. Il Lollino e S. MARIA DELLE VERGINI, della storia