affermazione che lo Spirito è più forte della violenza. « Il popolo croato, anche nelle più gravi situazioni, ha atteso con cuore sereno le feste di Natale, e le attende anche oggi pienamente convinto che il male è passeggero e che gl’ideali della libertà, della giustizia e dell’unità sono eterni. Anche alla vigilia delle attuali feste, stringiamoci le destre, o croati! Il fratello guardi il fratello negli occhi con piena speranza; e auguriamoci il buon Natale ». Questo saluto augurale era circondato da una corona di spine che recava in alto, disegnati, tre ceri ardenti: simbolo questo dei tre uccisi nella tragedia della Scupcina, Stefano e Paolo Radic e Giorgio Besiaricech. Lo spirito delle vittime, è infatti sempre vigile e sempre ardente sul martirio doloroso di tutto un popolo. Per questi disegni, per quello scritto delittuoso, il giornale fu sequestrato sotto la imputazione di diffondere odio e di attentare alla sicurezza dello Stato jugoslavo. E Macek, il capo sagace, tenace e paziente dei contadini croati, imprigionato come un volgare assassino dovette anch’Egli soffrire gli inenarrabili supplizi delle fosche prigioni serbe. Il governo di Belgrado considera dunque - 108 -