S. MARIA DELLE VERGINI. 9» la succedere una Francesca Giorgio, e narra r.he al momento della stia consacrazione Madonna Soradamor Zorzi ( eh’ è lo stesso che Giorgio) hebbe a recitar la injrascripta ora-tione per esser dona erudita et priora et germana della dieta abbadessa: Quae ad bene bea-teq. vivendum, ec. Narra che sotto di lei molti privilegi si sono attenuti 5 che ha fatto del suo denaro la croce granda dargenlo, una an-choneta de pace dargentoJ uno turibolo grande dar genio, uno- sechi eie lo grande dirgenlo con lo suo sporgalo, li quali tutti argenti sono fin al presente cuitt le sue arme et appresso e il cclice grande de argento indorado pur per lei facto. Dice da ulti ino che questa badessa Francesca Zorzi ( Giorgio ) passo de questa vita adì a/j di aprile mille quattrocento ventiocto, et con lacryme solennemente scpulta in un. inoniinento ad hoc edificalo aW ingresso del charo. Dopo essa la Cronaca pone subito l’altra Francesca Giorgio con queste parole : In loco di cui fo constituita Madonna Francesca Zorzi benché fosse sta gran differentia in mol-' ti capitoli che essendo la dieta madonna Francesca ellecta da una parte et madonna suor Ellena Contarmi dolabra parte a tante voce andava continuamente P una quante V altra) et durò finché la serenità del principe ( Francesco Foscari) cum el suo illustrissimo Senato vene a dirimere questa differenlia et ele-cta fu finalmente la dieta madonna Francesca. Dice inoltre che anche questa badessa si rese benemerita per varie opere di argentana latte fare a prò della chiesa ^ che nel suo tempo venne la Duchessa del Arcipelago a stare qui in vtoneslier con el duca di Nicossia (cosi) so fradello el qual stanti ava in una casa in corte cum quali vene edam una suor Thomaxina facla conversa in convento la qual Duchessa fece V Aliar de Sancta Maria Magdalena, el sepulcro hyslorialo de catasamito ( così ) cremesín in tutto- indorado, uno panno dallar grando de damaschin cremesín brochadoro et de tal panno i fornimenti de tutti li altari et 1 suo panni, ilem panni dallar de damaschin bianco cum le sue arme Crispo con tre chiodi sopra et similiter pianeta (1). Chiude la narrazione col dire che questa Francesca Giorgi passo de questa vita del i43 1, alla qual fatte le debite exequie ec.? e che a lei tu sostituita’ la suddetta Elena Contarmi. Il Cornaro (IV, 17) non entra nella quistione se sien due od una Francesca Giorgio ; ma fa vedere con documento del i432, 18 settembre ( pag. 90 che Elena Contarmi non fu già sostituita a una Francesca Giorgio, ma bensì a Soradamor Giorgio (eh’ è quella, senza dubbio, cui si attribuisce la orazione di lode a Francesca Giorgio, eche nel suaccennato documento i3gS ( pag. 70 ) si trova fraile monache col nome Damore Geòrgia). Per le quali tutte cose io. conchiudo che una sola fu lr abbadessa di nome Francesca Giorgio cioè quella che ci viene esibita dalla presente lapideche fir eletta nel i4°4 °P" pur i4o5 dopo la morte dell’abbadessa Agnese Loredan $ che visse LAVDABILITER nel governo anni XXIII, mesi IIII, e che mori nel XXIIII aprile dell’anno MCCCCXXVIII, le quali epoche sembrano combinare co? frammenti che restano sulla pietra- e dirò per conseguenza che non un’altra Francesca Giorgio, ma bensì Soradamor Giorgio fu sostituita ab— badessa nel 1.428 alla prima Francesca Giorgio~ (1} La venuta in Venezia di questa duchessa e vera, ma la Cronaca delle Vergini erra nel poila dinante il badessato della Zorzi ; doveva dire durante il monacato di essa. In effetto leggesi nelle mss. Memorie dica le Venute de’Principi in Venezia: i383 : stabiliti con pubblica permissione i bramati sponsali con Petronilla Felicita vedova di Giovanni Crispo du-c a di Arcipelago con Nicolo figliuolo del doge Antonio Venier, fu presa parte dal Senato di spedire colà il capitano in golfo colla numerosa squadra delle galee sue onde trasportata fosse degnamente alla dominante e riconosciuta massime nelli Veneti mari sì ragguardevole principessa, le cui nozze producevano mirabili effetti agli interessi dello stato rapporto a que tempi. Il Sanuto parimenti dice: i383 a’6 dicembre fu preso de dar licenza che possasi maritare un figliuolo del doge Antonio Venier in madonna Petronilla.... del duca ie tape ago. E altrove: Nel 1383 essendo rimasta vedova madonna Petronilla moglie ut a e Arcipelago quella si maritò in ser Nicolò Veniero figliuolo del dose, e furono’ mandate galere a levarla e condurla in questa terra. (Tomo XXII, 779, 783)..