atqua forte. Nè solo copiava la verità, ma immaginava eziandio edifizii magnifici, cortili e gallerie principesche. — Giambatista Tiepolo pittore storico rinomato ornò talvolta di figure le vedute del Canaletto, il che sommo pregio ad esse accrebbe. Il Canaletto era anche disegnatore sul rame, ed esegui ad acqua forte vedute parte ideali, parte tratte dal Brenta, e anche dalla stessa Venezia; intagli assai ricercati dagl’intelligenti, nei quali non mancava quel fino sapore che si ammirava nei suoi dipinti. Egli fu il primo ad insegnare il vero uso della camera ottica per le prospettive. La Vita di questo artista non offre, oltre le dette, altre vicende. Godeva egli della stima defraudi, della riverenza de'discepoli, e dell’amore di ciascuno. Morì in patria del 1768 il dì 20 di aprile. Nell’Inghilterra dove operò assai, e dove furono portati moltissimi suoi quadri ve n’ ha maggior copia che altrove, e dicesi che il Duca di Belford ne abbia tanti da ricoprirne le pareti di una sala. Qui in Venezia ne abbiamo uno eccellente nell'Accademia delle Belle Arti, rappresentante un cortile di vecchio palazzo. — Appo i Conti Scerimanu qui dimoranti sonvi due be’quadr» del Canaletto. Due ne sono nella Galleria Manfrin. Negli anni «corsi si vedevano qui pure appo i signori Conti fratelli Corniani due superbi dipinti del Canaletto, che li avevano ereditati dal Conte Àlgarotti loro zio; dipinti che oggidì stanno nella Ducale Galleria di Parma. Ultimamente era presso il Negoziante Gaspare Craglielto un grande quadro di quel pittore colla Caccia de’ Tori fatta nel \ (Vedi Inscrizioni Veneziane Voi. 111. p. 4^9) i ma tale quadro oggi non è più fra noi, seudo stato venduto a carissimo prezzo a un forastiere dal suo possessore, il Craglielto però ne aveva fatta fare una copia della stessa grandezza, e assai somigliante all’originale, la quale copia oggi (anno 1844) si possiede dal signor Abate Angelo Fornasie-jri in Venezia con altre belle pitture di cui è appassionato raccoglitore. A Noventa nel Palazzo Giovanelli in un salotto a pian terreno stavano, al tempo del Rossetti, due quadroni con vedute di Antonio Canaletto. A Rovigo nel Palazzo Dura zzo era un quadro del Canaletto eolia piazza di Rovigo, quale era al tempo in che fu dipinta. Ivi pure nella Galleria Silvestri una Veduta di Venezia colle prigioni, il palazzo ducale, la piazzetta, il tempio della Salute, la dogana di mar ec. stimatissimo lavoro. Nelle Gallerie Pola, Avogaro, Spineda in Treu-Tom. V. 345 gi, e Soderini a Narvesa v’erano a’tempi del padre Federici molti pezzi graziosi e originali del Canaletto. Se stiamo a quanto scrive Don Lorenzo Cricco (Belle Arti Trivigìane, p. 297. anno 1833) dipinse il Canaletto nella Chiesa di S. Lorenzo di Mestre una Sacra iamiglia con piccole figure e paesaggio bellissimo. Esibisco l’elenco delle incisioni del Canaletto o di altri tratte dalle opere di lui; confessando però di non averle potute vedere o conoscere tutte. La conoscenza di parecchie dì queste debbo alla gentilezza dell’intelligentissimo di belle lettere ed arti nob. Giambatista Baseggio della cui amicizia mi pregio. I. T/entuna Vedute disegnate ed incise alla pittoresca dal Canaletto in foglio reale, col titolo: Vedute altre prese dai luoghi altre ideate da Antonio Canal e da esso intagliale poste in prospettiva umiliate all’ili.ino signor Giuseppe Smith Console di S. M. Britanica appresso la ser.ma Repubblica di Venezia in segno di stima ed ossequio. Cioè: 1. 11 frontispicio che rappresenta un’antichità. 2. Mestre alle barche 3. Giustina in Pra della Valle. 4- Pra della Valle dalla parte del Collegio Amulio. 5. La Torre di Malghera, ora demolita. 6. Veduta di una parte del Brenta con Mulini. 7. Altra Veduta ideale con colonna nel mezzo. 8. Altra Veduta ideale con anticaglie ed arcala da cui pende un fanale. 9. Altra ideale con tomba gotica. 10. Alle Porte del Dolo. 11. Le Porle del Dolo. 12. Al Dolo ossia la veduta della Chiesa. i3. i4- Due Vedute ideali con antichità. i5. 16. 17. 18. cioè le Vedute della Libreria. “ Delle Prigioni. ~ Delle Procurale nuove a S. Giminian, e ddla Pietra del Bando, ossia del Broglio e Piazzetta. 19. 20. n. 22. Quattro Vedute fantastiche che forse alludono alle fabbriche di Rialto, a S. Giorgio Maggiore, e al Palazzo Foscari alla Malcontenta. 23. 24- a5. 26. Paesaggi. 27. 28" 29. Paesaggi con antichità. 3o. 3i. Altre due Vedute con arco romano, Queste trentuna sono possedute dal Conte Benedetto Valma-rana. Per quanto mi si dice le piastre di queste furono vendute a un Negoziante di Londra. II. Quattro grandi Vedute Prospettiche in foglio imperiale disegnate dal Canal, ed intagliate da Antonio Visentini, gli originali delle quali furono lavorati a conto del suddetto Giuseppe Smith Console Britannico in Venezia, ed esistono in Londra. Rappresentano. 1. Veduta della Piazzetta di San Marco del Palaz- 44 GL’ INCVRABILI.