3^0 cristiane virtù: al qual oggetto aveva in sussidio il Sacerdote Pellegrino Asti da Vicenza, che giustamente il p. Santinelli chiama il primo discepolo del Miani. (11 Cornaro 1. c. p. 2^5 copiò per erro re Presbyterurn Peregrinimi Astrum Vincentinum). Era Girolamo occupato nello spedale de’Derelitti a Ss. Giovanni e Paolo, quando, come ho detto nel proemio e nella nota (B) i Governatori dello spedale degli Incurabili con Parte ¡4 aprile 1531 deliberarono di averlo a collega (i). Accettò l’invito, e chiuse le due case a S. Basilio e a S. Rocco, passò ad abitar nello spedale colla numerosa schiera de’ suoi fanciulli. Il lavoro in cui questi occupa-ronsi agli Incurabili, era quel desso che abbiamo accennato, di far brocchétte di ferroì ma poscia totalmente si lasciò, e si attese a far berrette; sendovi stalo introdotto anche quell’ Arcangelo Romitani di cui sopra. I fanciulli poi che maggior abilità mostravano erano instrut-ti nello scrivere e nella grammatica. Girolamo intanto stava nelle infermerie, ministrando il cibo, ed altre opere esercitando anche vili pel solo amore del bene di que’ malati. Ma l’anima grande del Miani aveva in pensiero di e-stendere anche fuori di Venezia tali istituti; e tanto più quanto che vedeva qui già bene fondati e bene incamminati i due spedali, e le scuole de’ fanciulli, da poter a’ suoi colleglli lasciarne la direzione e la surveglianza. Aveva già Girolamo fino dal suo ritorno iu Venezia dalla Castellania di Quer, incontrata grande amicizia coll’ illustre Giampietro Caraffa napoletano (che fu poi Cardinale, arcivescovo di Cliieti, e finalmente sommo pontefice col nome di Paolo IV) il quale in Venezia trovavasi GL’ INCVRABILI. preposito de’cherici Regolari Teatini partiti da Roma e venuti qua a stabilirsi nel xbi'j. Comunicato al Caraffa, non che all’altro celebre Teatino e gran Santo Gaetano Thiene, che pur allora era in Venezia, il pensiero suo di propagare gli Ospitali pii fuor di Venezia, e mostrate le difficoltà che se gli affacciavano, questi gliele spianarono, e anzi eccitaron- lo a non ritardare l’esecuzione del lodevolis-simo suo progetto. 11 P. Santinelli (p. 3o. 3i) però conghiettura che non di propria volontà, ma per atto di sola obbedienza abbia Girolamo risoluto di abbandonare gli Spedali di Venezia, e recarsi altrove; e dice che dall’illustre Vescovo di Verona Giammatteo Giberti} e da Pier Lippomano Vescovo di Bergamo sa-rà stato fatto intendere al suddetto padre Caraffa quanto fosse necessaria alla loro diocesi l’opera del Miani; e che quindi il Caraffa avrà eccitato Girolamo a compiacere e all’uno e all’altro. Appoggia tale conghiettura il Santinelli ad una Lettera del Caraffa nella qual dice che essendo a Venezia destinò nelle parti di Lombardia bo: me: Hieronymum ¿Emilia-num nostrum in christo dilectissimum fratrem. Comunque sia, il Miani, volle innanzi di partire da Venezia appoggiare i familiari negozii al nepote Giannalvise figliuolo del decesso Luca (essendo già Leonora fatta sposa a Francesco Basadonna, ed Elena collocata nel Monastero di S. Alvise, ove poi si fe monaca col nome di suor Gregaria nel i533), e con ¡strumento 6 febbrajo 1531 (forse è more veneto, che sarebbe i53a a metodo comune) in atti di Luigi de Zorzi, e alla presenza di Gian-francesco Miani q. Girolamo q. Marco, e di (i) Questa Parie è così stesa ne’Codici del Museo Correr, codici i quali, come dirò, servirono alla compilazione del processo per la canonizzazione del Miani: Nel Codice N.° iao3 vi è: » A cari« 76 del » primo Notaiorio dell’Hospedal degl’incurabili di Venetia sta registrata l’infrascritta Deliberatone. » Adi soprad. (cioè adi 4 aprii 1531 ). E fin nel soprad. giorno fu deliberato di procurar d’haver el » Mag.co ms. Jeronimo Miani per habitar e star qui nell’ospital per governo sì de li putti come de » li infermi nostri con quella carità che lui ne dimostra et di qui avendone noi questo maxirao deli siderio di congregarlo al num. et governo di questo pio loco . co»i fu deliberato et ballottato per » li altri otto chel sig. dio li metti in cor di continuare al fine a onor del signor =; M. Piero Ba-« doer = M. Zant. Dandolo r= M. Sebastian Contarini = M. Domco Honorado = M. Francesco Lucani delli =3 M. Antonio Venier — M. Piero Contarini r= Mattio Cagnolo « = Quesla Parte leggesi a stampa anche a pag. 97. del Sommario 1714 sotto il titolo De Prudentia ; ma vi si pone i4 e non 4 aprile, e si dice Honorandi antichè Honorado; e la si indica tratta ex processi!, Veneto au-ctorilate apostolica fabricalo . ex libris untiquis Ven. Hospitalis lncurabilium Veneliarum extracta et compulsata fuit sequens partita ut in proces. fol. 118. = Il Rossi (pag. 107. Lib. II. cap. V. ) non riporla la Parte, ma dice : e però fu singolarmente desiderato dalli governatori del detto Spedale (Incurabili) i quali alti 5 (cinque) di aprile di quest’anno i53i (trentuno) fecero decreto che si procurasse d'haverlo in ogni modo siccome poi seguì.