3?6 GL’ INCVRABILI. alla Cappelletta da’ commissari! apostolici. Stet- prima: Girolamo scrisse adì ai Luglio i535-tero colà fino all’anno 174 8, nel quale la sera In Veneti a alla Trinità. del rii 22 settembre, con tutta la voluta le- 2. A Messer Ludovico (Scaino) servo de galità, scavato il terreno alla profondità di poveri in Bergamo. Comincia : Messer Ludovico due braccia, scoprissi una lapida sepolcrale, e carissimo in Christo. In patie.ntia vestra possi-levata questa, sotto una ferrala videsi una debitis animas vestras... Finisce: ma bisogna cassa di legno. Levatone il coperchio trovossi orar per lui et parlarli viva voce la parola di una cassa di pombo sopra cui era inciso a vita. El servo de poveri Hieronimo ha sopra caratteri d’oro : B. Hieronymi /Emiliani Patr. scritto. Un brano interessante di questa lettera Venet. Oiìph. P. et CoNcr.EG. Somaschae è il seguente: Io lo copio tal quale è nel Fvnd. Ossa. Aperta questa cassa di piombo, Sommario a pag. 110: Habbiamo lauorà tre se ne scoperse un’altra di legno sopra la anni a Venetia publicamente con li poveri De-quale in qualche parte consunte si lessero le relitti. Doi anni e questo è il terzo che hauemo parole: B. P. Hieronymi .¿Emiliani ossa. Era lauorato nell'arte rurale in Milanese e Berga-atsicurata con molte fila di ferro e sigillata, masca publicamente che tutti el sa, e Madonna Aperta anche questa comparvero le ossa in- Ludovica (1) sà quanto se fa benissimo per vo-volte in velo infracidilo, e tra le ceneri una ler tor in casa l'arte de teloni (2) e de spagliere lamina di piombo ove leggevasi B. Hiekony- infino a voler lauorar de bando et hora qui in mvs Mianvs. Riconosciute, venerate, ed incen- Brescia habbiamo dato principio al gucchiar sate queste l’eliquie vennero colla stessa so- delle berrette e questo vi dico per dù'ui che l’ lennità riposte in un’ urna d’argento colà a altri mormorale ha questo desiderio di parole, tal fine recata da Venezia} e dopo essere state e noi hauemo mostrato el desiderio con fatti. fra cristalli esposte alla pubblica vista e ve- Non bisogna dunque speronar il Cauallo che nerazione furono chiuse. corre ... Conchiudo che il lauorier è buono, e Del Miani, come scrittore, non rimangono, continuamente el va cercado (3), e prego Iddio che alcune poche parole lettere dettate in rozzo ne dia ; ma ancora non ne vedo via ne modo, italiano, tutte spiranti carità e fiducia in Cri- eccetto una, e quella pensamo certo riuscirà in sto, ardore della salute dell’anime per mezzo tutti li loghi dove si esercitaremo, cioè, far della dell’ottima educazione degli Orfani, e costante trezza de capelli, e di questo ne haueremo tro-proposito di servire a’ poverelli. Varii passi vato molti secreti in più volte ultimamente ajfar di esse furono inseriti nelle vite che del Miani paglia (4)- Avvi poi una proscritta fatta da girano attorno. Tutte poi «i x-istamparono a Agostino Barile la quale comincia: Perche mi pag. 106, 107, e seg. del Cap. 24 del Som- par che messer Girolamo : e finisce: Non altro mario del Processo. Roma 1714 fol. Eccone vale in domino et ora prò nobis omnibus. Da l’indicazione: Brescia in Hospital della Misericordia die i4 1. A Messer Padre Agostino (Barili o Ba- itimi. Procurator Augustinus servus pauperum. rile) servo de poveri neW Ospidale della Moda- 3. A Messer padre Agostino (Barile) el servo lena poi al Reverendissimo, poi alla compagnia de poveri in la Maddalena. Bergamo. Comincia: in Bergamo recapito a Milano 11. augusti 1535. Carissimo in Christo padre. Per l’ultime vostre Comincia: Fratelli e figlioli in Christo dilettis- mandai la risposta delle lettere da Como ... simi della Compagnia delti servi delti poveri, il Finisce: aspetto da (forse di) tutti li ditti par-vostro povero Padre vi saluta .... Finisce : e de ticolari risposta. In Venetia alla Trinità adi 5 Ìmesto intendetevi fra voi dò a questa partico- Luglio 1535. Hieronimo servo de poveri, arita per adesso fino Dio mostra altro. E poco 4- ¿1 nostro Carissimo fratello in Christo (1) Il Ferrari che riporta a p. 193 uno squarcio di questa lettera riducendolo a miglior leiione, fallò nel copiare : M. Lodovico, quasi dicesse Messer Lodovico. (1) Il Ferrari legge: l’arte dei Tellari e delle spalliere. (3) Il Ferrari, continuamente il vo cercando. (4) 11 Ferrari legge questo periodo così: Ma ancora non vi vedo via ne modo, eccetto se si esercitammo nelle treccie di paglia, per farne Cappelli. Di che habbiamo trovati molli secreti massime per raccoglie-re paglia buona.