ALLA CHIESA DEL CORPUS DOMINI. 531 getto della tratlalione sua con parole assai contuse dice, che nelli tempi presenti la Rep. Veneta senza sua colpa è ripresa, et redarguita per inombrarli, lacerar- li, et dissiparli la lama con oppugnare le opere sue illustri scrilte da veridici autori, soggiongeudo che questi tali oppugnatori non ottengano il loro intento, anzi èhe la Rep. come oro perfetissimo quantuu-que si cerchi diminuirla et consumarla, cosi cimentata et calunniata riuscirà più gloriosa, et finalmente applicando il tutto al Cardinal Baronio, perchè ha negalo la venuta di Alessandro 3. incognito et profugo, et la vittoria navale contra Ottone tìglio dell’ Imperatore. » Questa maniera di parlare non serva il decoro conveniente alla Ser.ma Repub. imperoche le opere heroiche di quella fatte in publico servitio di tutta la christia-nità et in speciale della Sede Apostolica sono tali et tante, che quando bene quel-I’ una fatta a favore d’ Alessandro 3. fosse di meno, non resterebbe il merito et la gloria di questa felicissima Rep. niente minore. Ma quest’ autore tratta come che sia fondata in quello sol fatto, il quale se non fosse, creduto, ella dovesse restar senza fama, et redarguita, come d’haver finto un’ impresa per avvantaggiarsi et honorarsi. » Si debbe tener per certo, che chi contradice a questa historia si muovi da malignità : Ma però si debbe presupporre anco, che quantunque da alcuni fosse ricevuta la loro opinione per vera, la Rep. non resterebbe dishonorata, anzi ugualmente gloriosa per le altre imprese senza che questa fosse posta in conto. » Le parole di quest’ autlore in latino sonano anco assai più dejettamente di quel- lo che ho rappresentato in italiano per abbreviarle : et se quest’ opera doverà uscir in publico, credo che sarà necessa-, rio mutarli il principio così per questa , causa, come anco perchè in quello sono , assai incongruità grammaticali, che servi-, rebbono a muover riso anco alli scolari di , infima classe. „ A c. 31, dice che 1’ Imperator è Signor „ del Mondo, che da esso dipende il nome „ Regio, dal quale la dignità Regai et Du- „ cale et ogni altra riceve il nome, per il „ che, come a Signore et a maggiore li Re „ lutti et li Principi debbono ad un certo „ mqdo ubidire, et prestar ossequio et ubidi-,, re con certa osservanza di summissione. Dal „ che. se ben 1’ autlore non inferisce poi al-,, Irò se non una verisimilitudine, che il „ ministri del Re di Sicilia parlassero al-„ 1’ Imperatore con rispetto^, le parole però „ sono troppo hiperboliche, et fanno senso „ pregiudiciale. „ Immediate segue dicendo, che in questi „ tempi del 1177 il nome di Re era novo ,, in Sicilia dato da Adriano Pontefice al Padre „ di quel Re d’ all’ bora. 11 che sicome è „ vero che Adriano diede 1’ investitura al ,, Padre di quel Re. così non è vero che ,, il nóme fosse novo, poiché 1’ Avo di es-„ so prima lo assouse da se et poi l’hebbe „ per investitura da Innocenzo 2. che pre-„ cesse Adriano per 6 Pontificati. ,,’ A c. 38 tergo dice clic nella Sala Rc>-„ già del Valicano questa historia è dipin-„ ta, -et con un elogio, il quale egli porla „ formalmente. » Io non credo esser bene, in cosa, la „ qual sta in fatto permanente, metter in „ scritto altro, che quanto si ve3e. È ben „ dipinto 1’ abboccamento di Alessandro, et ,, Federico successo in Venclia, ma non c’è ,, minimo vestigio di guerra, nè meno P e-„ logio, che cjuesl’ aultore dice. „ Questi sono li particolari che io crederei „ esser necessario correggere. ,, Ma parlando di questa Compositione in „ generale, qui non c’ è cosa, che non sia ,, detta dal Bardi, con più decoro, el in „ miglior forma. La dittatura è vile et No-„ daresca con disugualità di qualche elle-,, ganze, che rendono tutta la construttione „ incongrua, et si potrebbe con raggione „ credere, che il discorso fosse più tosto „ per debilitar la causa, il trattar la quale „ senza sodi fondamenti et maniera grave è ,, un farli pregiudicio, et, come si suol di-„ re, procurarsi la sentenlia contra con la ,, propria renga. ,, Quando si tratti di stamparlo due cose „ converrà havere inanzi gli occhi. L’ una „ che seguendo gli ordini publici si vi stam-„ perà in principio un Mandato dell’ eccjni „ Capi, dove si dirà, che sia visto dal Se-