Paolo Apostolo ai Romani, cap. I, V. 20: Invisibilia enim ipsius, a creatura mundi, per ea quae facta sunt intellecta conspiciun-tur; sempiterna quoque eius virtus, et divi-nitas ita ut sint inescusabiles ”. Alle due del pomeriggio mi recai al ” Palais Royal ”, consegnai la lettera del Marchese Nigra e fui immediatamente ammesso. Il Principe mi ricevette gentilmente. Gli espongo tutta la situazione politica. Dapprima era un po’ riservato, ma quando gli prospettai che Egli potrebbe diventare il Re della Croazia, si animò. Chiese da me molti dettagli. Quando parlai della nostra forza militare di 240.000 soldati esclamò: ” Si cela était vrai ”. Parliamo a lungo. Mi disse anche che il Conte Jelacich mandò nel 1848 a Parigi il suo segretario. Mi domandò la mia opinione su Nigra. Per Sardo Garigi disse, che è un uomo che facilmente crede, però è onesto. Mi consigliò di cercare un accordo con gli ungheresi, ma io gli esposi le ragioni per le quali questo non sarebbe nè possibile nè opportuno. Alla fine decise che gli facessi un memoriale per l’imperatore su tutta la questione e che glielo consegnassi personalmente, quanto prima ». Intanto l’instancabile Tommaseo, sempre in stretto contatto con Kvaternik, si adopera presso gli ungheresi per convincerli a - 26- -