190 SANTA Tale notizia abbiamo nel Cavoldo pag. 5a tergo del mio esemplare; ma il Sanuto (p. 546) altro non dice, se non se: furono mandati ora-tori a Papa Onorio III. Buggeri Pertnarino, Marino Storlado, e Marino Zeno. E si alteri-nero certe cose che gli furono richieste. In quanto a’patti conformati vedi aneli© il voi. IV, delle Inscrizioni pag. 541, 542. 4- Rinieri Premarino abitante a S. Cari ciano fu eletto nel 1182 a procuratore di S. Mar--co, e morì dopo un anno, e mesi tre dalla ricevuta dignità (Coronelli, pag. Da’ Pro curatori ). 5. Marino Premarino fu una de* Testi moni » che soscrissero all’ ¡strumento di concessione dell’isola di Candia alle Colonie speditevi nell’anno iaii. fSanato, pag. 538). 6. Ruggieri Premarino figliuolo di Pietro , eletto del Gran Consiglio dagli Elettori del 1298, .comperò dodici caratti dell’isola di Zia (Caos, nell’Arcipelago) da ms. Marin e Bortol 1 mio Ghisi, o Gisi, fratelli nel i3a8; nel domi-, nio della quale gli succedettero alcuni fra i discendenti fino ad Alvise e Paolo Premarini nei quali finì, sendo stata, nel 153^ occupata quel*, l’isola da’Turchi. 7. Pietro f. di Marco Premarino del x 333 trovandosi in Trau fu testimonio alla stipulazione della pace in quglja città seguita tra Mladino Conte di Clissa, ed i Tragurini nel 29 gennajo di quell’anno. Il documento è ripor-, tato dal Lucio a p. 210 delle Memorie di Traù (Venezia, 1674, 4°)- 8. Nicolò e Pietro Premarin da S. Maria Zobenigo, Bortolo e Maffio Premarin da San Canziano, e un altro, Nicolò Premarin da San Paolo, nel 1379 contribuirono varie somme al Comune per la guerra di Ghioggia contra i. Genovesi, (Vedi Galliciolli, tomo II. p. 99 e segg. nelle suddette coutrade). Queste notizie oltre che far vedere l’animo de’cittadini inclinato a sostenere la Repubblica nelle più forti urgenze, mostrano anche i varii rami in cui. era allora distribuita questa e le copiosissime altre famiglie che appariscono dalle dette notizie. 9. Polissena Premarino, trovandosi in Ne-, groponte insieme eoa Beatrice Veniernel i47°> quando quella città ed isola vennero in potere de’ Turchi, fecero voto che se scampassero dalle lor mani, farebbersi religiose; e in effetto pervenute a Venezia sane e salve, fondarono con altre il Monastero del Santo Sepolcro avendo vestito 1’ abito Francescano. Il TERNITA. genealogista Cappellari stando al Wadingo, e all1 Arturo nel Martirologio Francescano, chiamò Beatrice col cognome Renier, ma che sia Venier lo piova chiarissinaamente con documenti l’illustre Flaminia Cornaro nelle Venete Chiese (tomo XI. p. 271, 2g3 ec. ). Anzi nel documento. 147^ da esso recato vedesi 1’ elenco delle gentildonne Veneziane che fuggite da Negroponte ove avevan perduto, sposi, fratelli, figli, raccomandavansi alla pietà del Senato' per un sussidio. Fra queste è POLISSENA PREMARIN e una so nezza : Grazia Premarin ; Antonia Premarin e BEATRICE VENIER. 10. Simone figliuolo di Francesco Premanti o del i5»i era rettore in. Isola, come dalla seguente Inscrizione comunicatami dall’erudito Conte Girolamo Agapito, collocata sul muro esteriore della Chiesa di S. Maria d’Alieto. INTERM1SSVM INIVRIATEM | PORVM HO-ROLOGTI VSVM | SIMON PERMARINVS PRAETOR | PR.AEC1PVO STVDIO RESTI-TV1T | MDXXI. 11. Giacomo f. di Angelo Premarin, nato del i5g6 a’23 febbrajo; marito nel t6i5 di Regina Mengano q. Bernardino, c nel 1627 di Elisabetta Zancariol q. Bernardino, come bassi nel Muazzo (Cronico delle famiglie andate in Candia). era nobile della Canea, quando nella resa di questa- città fatta nel 1645 da’Veneti, il Premarin dato in ostaggio a’Turchi, fu da costoro costretto a recarsi in abito Turco con una galea in vista della Suda ( invano fino allora tentata da’Turchi ), e persuadere, in nome del re, i patrizii Girolamo Minoto e Michele Malipiero provveditori a rendersi a’Tur-chi, offerendo loro, larghe condizioni. Se nonché i provveditori risposero al Premarin di voler prima seppellirsi nell© ruiae, che tradir la fede, l’onore, e la patria, e scacciarono il Premarin con rimproveri, offendendo anche col canone la galea che ve lo aveva trasportato. Di ciò fu fatto assai carico al Premarin, perchè spirato il tempo in cui- doveva stare in ostaggio, avrebbe potuto ritornare a Venezia,, anziché restare fra’Turchi che a quella disonorevole azione il costrinsero. (Vedi Nani, IL 58, 61. Valiero, Storia di Candia p. 46). 12. Georgio Premarino figliuolo del predetto* Giacomo, nato del 1617; marito del i643 di Regina Zancariol q. Gianfrancesco, fu governatore di Nave del 1651 nella battaglia e vit«-toria riportata da’Veneti contra i Turchi nel--le acque di Paros e Naxos (Martiriioni, p. 718, Venezia descritta); e nel !655. intervenne aU