SANTA TERNITA, hominem extat: Da Lorenzo Pignoriti che nri suo Symbolarum Episiolicarum liber 1. nella Epistola terza pag. 20 (Patavii, 1629, 8.vo) rammenta e il Codice di F’ra Giocondo appo il Magno, e lo studio particolare di questo nel mettere insieme una compiuta ed accurata serie di medaglie degli antichi Imperatori: Da Filippo del Torre il quale scrivendo nel 171 ! da Rovigo al celebre Antonio Magliabecchi ricorda Stefano Magno come anlico possessore del detto Codice (pag. 170, voi II. Epist. Claror. Fenetorum. Ad F. Magliab. Fiorentine, 1^46} in ,2°» dove si legge l’annotazione che quel prezioso Codice era allora, dopo varii passaggi fatti, ne’cancelli della Magliabecchiana. Dal suddetto Foscarini è rammemorato con lode il Magno (1. c. p. ¡48, 377, 386), e da altri più moderni i quali delle sue fatiche intorno alla patria storia approfittarono ; delle quali fatiche vengo ora a discorrere. Di Stefano Magno , per quanto- mi consta, non sono rimaste che due voluminose opere manuscritte inedite. I. Cronaca Magno, Così sono intitolati sei volumi in 4-° piccolo^ cartacei, tutti scritti di pugno del Magno, marcati co’ numeri DXIII. DXIV. DXV. DXV1. DXVII. DXVIII. della Classe VII. nella Marciana, provenienti dalla eredità del fu cavaliere Jacopo Morelli bibliotecario. Questi sei volumi, che, se bene ho veduto, son oltrepassano gli anni 1^70, contengono una Raccolta di patrie memorie^ senza alcun ordine di materie, o di epoche, talune replicate più volte, tali latine, altrettali italia-ue. Vi sono riportate cronachette intiere, Parti, Decreti,. Privilegi, per esteso cavati da'hbrv pubblici; notizie che il Magno andava registrando alla giornata, o copiava da altri Codici più antichi citando talora i possessori di essi ; in sostanza Zibaldoni ottimi per compilare una regolata Storia Veneziana. Fra possessori di detti Codici veggo notato nel tomo I. pag. 126 tergo. La Cronicità de Zacharia da Pozo citadin Fenetianj nel II: Tute le soprascrite cosse che te contien in questo libro ìt o> copiade da un avi in prestedo da ser nicolò Carlo sta ouer abita a San paternian. Nel tomo III: Tute le soprascrite cose ho copiado dii un libreto haui da ser Aluixe Campanaio. E altrove 1 Tutele sopradiscrite cosse o copiado d'alguni fogli trovai nele Scriture de ser Zambatista Moro q. »eri,,., che le Jeci tuor e vender per jito de caza. Nel tomo V : Tute le soprascrite cose ho trato in suma da una cronicità de ms. Frane. ir>'j Fenier fo de ser petegrin fo rie ms. Marco Fa-lier. Non dimenticò nemmeno sè stesso i! Magno in questa sua Cronaca. E nel tomo III. a pag. 168 tergo dice: i5i6 adi »6 Xbre in Consegio di X colla Zonta fo leta la suplication infrascripta : Suplica il servitor delle signorie vostre Stefano Magno de ser Andrea ec. Egli domandava, avendo 18 anni meno alcuni mesi, di essere dispensato dall’età per l’ingresso nel Maggior Consiglio. Alla pag. 178 dello stesso voi.: queste sono le prove dove son e saro tolto io Stephano Magno fo de ms. Andrea che cornea-zai a vegnir a gran consejo del 1516 adi .... di decembre per deposito de due. 100, justa la parte dii consegio di X dii 1514- adi.... tener presa et per non haver compido anj 18 fo messo parte in dito consejo con la zonta de X per una grafia dii 1516 adi 16 decembrio che potesse vegnir imprestando altri due. 5o come li offersi et la parte è in questo a K. 169 ; notizia che combina con quanto leggesi nel Sa-nuto (Diarii XXIII. a63). Segue l’elenco delie cariche avute o per le quali fu ballottato il Magno1 fino al i5yo. A pag. 169 del medesimo volume rammentò anche suo padre Andrea, e le prove dove fu tolto, e ci dice che nacque del i453 adi 9 giugno, e che morì del 1525 a>22 di agosto. Ogni volume ha premessa una tavola copiosa delle materie ; peccalo che questa Tavola non conserva ordine alfabetico, ma solo quello dilla paginatura. In quanto al merito di questa Cronaca, esso consiste e nella trascrizione di antichi frammenti di Storia Veneta, o di cronache intiere antiche, nella copia di documenti cavati da pubblici ór-chivii, delle quali carte ora forse non si saprebbero trovare gli originali; e nella notizia delle curiosità che succedevano in Venezia sotto i suoi occhi, come per esempio: nel tomo I. in fine i5Si: adi 27 luio fo comenza a romper il muro del gran Consiglio sopra la Corte de palazo per far do pergoli per haver fres, o et del i554,/ò finidi corno sta. Nel tomo III. pag. 168 tergo, 1555: adi---- la vigilia de na- dal fo compido de meter suxo le piere intagla• de a segno.... pozuoli in giesia de San Marco in coro da una banda e l’altra de lì organi et un pezo in qua. Nel tomo V. pag. 177. 1544 : adi_____fevrer fo fato,la strada in marzaria va in corazaria per i procuratori de San Marco et messa lostaria in una de quele casce soleva esser sopra la panataria per cavar più fìti che dele caxe i ha ruina. Nello stesso tomo V. pag. 189: del i545 adi 14 aprii de