54 S. MARIA DELLE VERGINI. Gioanni Giustiniano fu eli Francesco mio carmo Nepote ...»tutti li miei quadri eli pittura et il Bacin, boccale, e le dui saliere d’ argento indorato.... Il rimanente dell’argenteria lascio che sia venduta et del tratto d’ essa fatti sei candelieri et una croce con la mia arnia par servitio della chiesa cathedrale di Belluno eoa la sopraintendenza del rdo capitolo.... A ms. Paolo Dono.. . lascio la cura in compagnia de ms^p. Francesco Zoldano del mio funerale e sepoltura da essere fatta in coro sotto quella de mons.. Contarmi a spese della mia comissaria le quali voglio che sian moderate. L’Epitaphio sia questo Alóysii Lollini Episcopi quoti morti obnoxium fuerat hic contlkur____Herede veramente et ressiduario del resto che mi trovo bavere così qua come in Venetia et in qualunque altro luogo.... lascio et con ogni meglior modo instituisco l’opera pia di maritar donzelle povere della Citta e Borghi di Belluno, e. di mantener in studio di Padoa alcuni di nostri chierici retta et administrata dal Colleggio de’ signori dottori di legge., li quali instituisco miei commissarii in quel modo che vien governata la Commissaria Contarina quanto alle cautioni .... coll’ordine infrascritto di dispensa, cioè che pagati prima, i legati sia divisa l’entrata del mio ressiduo in tre parte eguali, una delle quali si spenda nel mantenimento in studio di tanti chierici Bellunesi di riuscita con provisione de ducati cinquanta all* anno per cinque anni et così successivamente in perpetuo5; et le altre due parti va-dino in maritar citelle nubili di bona fama, avertendo che elle vivano in casa de suoi et non servano ad altri, e siano di fortuna tenue in modo che tutta la dote non ecceda ducati 200 a così fatte giovani siano dati cinquanta ducati per una al loro maritare ogn’ anno successivamenter et l’eliettiorae così di queste come de chierici si faccia da miei commissarii con ogni maggior circonspettion e timor de Dio, Il giorno il quale voglio sia la testa del Re Luigi che conveniranno insieme li Commissarii per l’ellettione delle citelle col vicario episcopale habbiano un paro de guanti per nno de un ducato il paro onero il valsente. Io Luigi soprascritto con ogni meglior modo sotto scrivo a questo mio testamento con certa et considerata volunta che sia inviola-bilinente in tutte le sue parti esseguito an--nulando ogni altro testamento anteriore a questo che potesse aver fatto. Nel vescovato di Belluno adi 9 di novembre i6a4- (Il qual testamento fu sottoscritto dal notajo Giovanni Gervasio nel giorno de martedì dodici di novembre neWepiscopato di Belluno 1624. G Sereniss. principe. Il Collegio de’dottori di questa citta geloso della retta amministratione di quanto li fu lasciato da mons. Lollino vescovo di buona memoria per compartire fra le Opere pie di questa città, come dispone nel suo Testamento, con pari ardore al suo candore ha formato alcuni capitoli, et desiderando riuerentemente il decreto di V. Serenità acciò passi questo suo buon volere nelli posteri, ha ricercato eli’ io l’accompagni con la presente, il che faccio riverente. Grazie. Belluno, il primo di maggio 1626. Francesco Viaro P. e Cap. (Cominciano i Capitoli). Venere primo di maggio 1616. » Congregalo il mag. Coll, de'' dottori di legge di Belluno ec.... I capitoli sono nove, uno de’quali è questo. 2. Che li dottori predetti non possano mai in tempo alcuno ne sotto alcun colore 0 imaginabil pretesto di carico o d’altro haver alcun stipendio ne goder altro emolumento del dinaro di detta commissaria se non il paro di guanti, come nel testamento eccettuato solamente il patrocinio di doi avocati quali per tutte le lor fatiche habbino quattro scudi d’argento per cadauno alF anno et non più.... « 7 BALTASSARI TRIVISANO NICOLAI FI-LIO PATR1TI0 VENETO VIRO INNOCENTISSIMO CECILIA MOLINA VXOR S1BI ET POSTERIS IN NOVISSIMAM DIEM VI-VENS FECIT Mi) LX XXIII,