li r) ALL V CHIESA DI s. M4RIA DELL’ORTO. de’zoccolanti1, siccome si è già vadalo. Nè soltanto si scaglia contro il Pisaró, ma anche contro un Lontano> il quale forse era uno-de’frati principali eh? reclamarono. Questo Proverbio, e questi Sonelti stettero inediti fino al 1812 in cui furono fatti imprimere dal Renouard. a Parigi ¡u sole 24, o 27 copie. Quest’esemplare preziosissima era di M. Girardot de Préfond ; poscia passò nella libreria Crevenna} da questa nelle mani di M/ Meon ; e ora ( anno t'845 )* per acquisto già'mott’anni fattone col mezzo del Renouard, esiste nella cospicua Biblioteca del Conte. Gaetano Mehi di Milano, mio distinto amicò". U terzo esemplare è quello posseduto ‘ dall’altro amico mio Sig. Segretario aulico Giovanni Varga in Vienna, avendo un* fogliò, manuscritto, contemporaneo all’ autore, e forse dettato dallo stampatore, dal quale si ha la no.tiiia che spafeciati quasi tutti gli esemplari dòli-’opera, essendogli pervenute alle mani alcune altre rime del Fabrizii, le volle aggiungere a pochi esemplari elle gli avanzavano. Queste rime consistono in un sonetto del Fabrizii probabilmente inedito col quale raccomanda il libro suo de’Proverbii allo •Reverendo Protlionotario et de la chicsia di Sanla Sophia dignissimo- Preposto Messer • Luca Ruonfio de la greca et latina lingua peritissimo (del qual Ronfio vedi il Dondirologio a p. 30 della Serie de’ Canonici di Padova, e le Inscriz. Veneziane Voi. li. p 111.); e in aleune sestine già stampati; intitolale a Clemente VII. e premesse al libro sflddelto; ma con molle varianti al confrónto della stampa. Io aggiungerò, che to-stochò il Fabrizii seppe che Gasparo Con-tariiti era stalo. scollo per rivedere ii suo libro e levargli ciò che era contrario alla Religione, scrissegli il seguente sonetto, che stassi di pugnp di Ulariuo Sanuto nel Tomo 33 p." Rime di diversi. ( Era Contarmi, ed oggi della Marciala ) : Aloyse Cynthio dògli Fabritii da Vinegia delle arli et di medicina dottore al celeberrimo'de 1’ una et’l’altra lingua al professore et delle buone arti dottoro messer Gasparo Coutariuo Sp.'D. • , ■ # " Perche Signor mio sci pien di valore . , Sopra dognaltro della dotta gente Siche ben dir si puote un più excellente. Di te non esser no ghe fosse ancore Di virtuti et costumi aureo fulgore Et di doctriiia ornato similmente ■ Nimico del Teo volgo puzzolente Privo di ogni virtù pien di ogni errore Delle satyrc mie ti e sta commesso Di retractar de lor ciascun mal detto Che offende ¡dio o chi gli siedq appresso Pero al giudicio tuo io sottometto Lo libro mio et ancor me con esso Ad ogni condiction di star soggetto Chel non e cosi ¡niello Da puzo ne si pieno di heresia Qual crìda questa greggia iniqua eria,. Fol. IL 234. num. IX. Alcune delle lettere lalihe qui da me indicate scrilie da Gasparo Contarmi ai Canonici e Capitolò di Belluno furono per la prima volta pubblicate in Belluno nel 1840. in 8,vo Col titolo : (/larissimomm viromm Ga-sparis cardinalis Contorcili, Petri cardinalis Rembi, Pierii Faleriani, Jloysii Lotiini e-p.iscopi, Epistolafe lume primum editac reverendissimo domino Henrico Gcrardio Gregoriani Seminarli praestanlissimo redoli ch-biculario intimo G regarii XF1 in ter cono-liicos insignis capitali ecc. Relk susceplo D. E vi Si è aggiunta una pur inedita lettera italiana del Contarmi agli slessi Canonici datata da Bologna del 2l giugno 1542. Fol. II. 233. ji«in. XX. Nove lettere di Gasparo Contarmi Cardinale eletto Vescovo di Belluno ( alcune delle quali sono forse le stesse di cui si è detto superiormente ) stanno in un Volume mss. in cui contengonsi poesie e lettere di Bellunesi di chiara fama, docnitlcnli antichi ed altre memorie raccolte dal eanonjcy Lucio Dogiioni, descritte a p. 51 del. Catalogo Ragionato delle opere dei principali scrittori ¿¡(•Unitesi non viventi, compilato da Marino Pagani. Belluno. £issi. -1844. 8.vo. Fol. II. p. 240. Fra gli. autóri che dedicarono opero al Cardinal^ Gasparo Conlarini* si noti: Ad Ca-•t'iarem Conlarenum cani, episrcop.im Bellu-netisem Ioannis Pduli Fasii Oralio de Lau-dibus dialer.lice. U Vasio che era già stato * eletto Vicario del Vescovo 'Contarmi gli dedica questa Orazione in data di Belluno 1538,