ALLA CHIESA DI S. anche il sopraddetto Avviso a p. 109. Voi. sesto, di mutare, e dire, per esempio : Quest'1 opra falsamente ascritta al Padre Maestro Ira Paolo Sarpi ec.
  Similmente per erudizione bibliografica dirò :
  1.	Trajano Boccalini ( o piuttosto Gregorio Leti ) in una lettera diretta a Mutio l’asti Salerno ( che sta nel T. Ili, p. 7-40 della Bilancia Politica) a p. 17 parlando di Marcantonio de Dominis e di Paolo Sarpi dice, che oltre la lettera dedicatoria al He Giacomo, scritta dal De Dominis e premessa alla bella edizione della storia del Concilio di Trento del Soave, ossia del Sarpi ( Londra 1619, fol. ) il De Dominis mise anche mi Prefazio ben lungo nel principio del libro col suo proprio nome nel frontispicio e nel fine, e che era talmente pieno tale Prefazio di calunnie contro la Chiesa Romana , che in tralasciato di stampare in tutte le posteriori edizioni della storia del Concilio di '1 renio del Sarpi. Ora debbo dire, per testimonio anche dell’ ab. Jacopo Morelli, che quel Prefazio ossia Prefazione, non si trova, ia nessuno degli esemplari dell’edizione 1019, e che il De Dominis non scrisse se non se Li lettera dedicatoria. Quindi o fu un’ invenzione quella del Boccalini ( ossia del Leti ) oppure un equivoco coll’ aver latte di una, due cose , non leggcndovisi che la sola lettera di dedica, la quale è a dir vero piena di maldicenze contro la Chiesa Romana. — Dissi : ossia Leti, giacché il Boccalini morto del 1613 non poteva parlare di un libro stampato nel 1619.
  2.	Due diverse edizioni si trovano dell’0-pera di F. Paolo Sarpi impresse nel 1761 in olio volumi in 4.lo collo stesso numero di pagine e colla stessa divisione nelle linee ( dopo 1’ avviso dello stampatore ). Hanno la data di Uelmstat nei T<jmi 1,2, 3, 4, 5, 6, «• la data di Verona nei Tomi 7, 8, ma sempre l’edizione fu eseguita in Verona. Per distinguere l’una dall’ altra edizione , si ri-marchi in generale, che una è in buona carta e caratteri, 1’ altra in carta e caratteri assai inferiori. Nell’ avviso poi dello stampatore premesso al Primo Tomo, in quella in carta buona si legge a p. IV, linea prima : prezzo mediocrissimo, e linea 19; si troverà essa infinitamente; laddove in quella in carta inferiore si legge : prezzo meschinissimo . . ,
  Tow. V.
MARIA DEI SERVI.	619
e : si troverà esser infinitamente. Inoltre a p. 255 del T. I. stesso in carta inferiore si legge TRIDENTINO LIBRO li ; e nella edizione in carta buona vi è giustamente TRI-DENTINO LIBRO 111. cosi nel Tomo VIII, p. 200, in nota linea 18 si legge nella edizione in carta buona : llacc stocietas ; e nel-1’ edizione in carta inferiore : //«ec Società?.
   3.	A dilucidazione di ciò che scrive il Gii-selini (pagina 188, Tomo li. Genio di Fra Paolo), cioè Le Opere di Fra Paolo divise in sei volumi, di forma di dodicesimo , Ginevra, ma in Feneziu presso Roberto Mejetti, osservo che altra è la e-dizione di Ginevra, altra quella di Venezia, sebbene tutte e due sieno in sei volumi in 12. e tulle due indichino il Mejelli stampatore. La prima edizione , come apparisce chiaramente dalla caria e dai caratici i è forestiera, probabilmente di Ginevra, ed è similissima all’edizioni dell’ Italia Regnante del Leli Geueva 1675;.de’ Ragguagli Ristorici. Brus-selles 1671; dell’ Europa Gelosa ec. Colonia 1672, ed altre simili. La seconda edizione sì per la qualità della caria che per li caratteri è assolutamente di Venezia; e ricopia la prima forestiera , o di Ginevra, avendo gli anni saltuariamente 1677S 1673, 167S, 1639 (così) 1676, 1677, 1624 (Mirandola) 1685 : e la data di Venezia presso Roberto Mejetti.
Voi. I, p. 92, colonna prima.
   Fra quelli che parlarono del Sarpi si noti
il	libro tedesco il cui titolo voltalo in italiano è: MOIINICKE, G. Tentativi fatti al principio del secolo XVII per introdurre la riforma protestante a Venezia, con due Iettare finora inedite di Giovanni Dioduti: Memoria che serve ancora ad illustrare la storia ed il carattere di Fra Paolo Sarpi. Tale libro è citalo a p. 454. Notizie bibliografiche raccolte e compilate da Alfredo Reumonl e inserile nell’ Appendice XIV. dell’ Archivio storico di Firenze. 1846. Osserva il Reumont che lo scopo di questo scritto è di dimostrare le relazioni di Fra Paolo e di Fra Fulgenzio Micanzio suo seguace coi protestanti di Svizzera e di Francia; le disposizioni che trovavansi in alcuni nobili Veneziani ad abbracciare la dottrina di Lutero e di Calvino^ e le speranze che nutrivansi di veder propagata questa dottrina in Italia. E
                             78