SANTA TERMTA. po di a.p plcsia che gli levò l’uso dello, lingua e del braccio destro già nove giorni come per fede del Medico Grandi. E l’anno poi dell’età si comprova da quello della nascita, leggendosi ne’libri Afflati della stessa Parrocchia, che Vendramin Iseppo Bianchi figlio di Agostino q. Maffio nacque nel 26 luglio 1666 da Maria figlia di Zuanne Poleni. Ebbe però il Bianchi tumulazione nella Chiesa di S. Maria Gloriosa de’ Fi-ari nell’arca de’ suoi maggiori, la cui epigrafe riferirò fra quelle. Notando poi con qualche maggior particolarità le t>pere sue a stampa, e quelle che conosco rnss. le quali non vennero rammentate dal Mazzuchelli, dirò che abbiamo a stampa: 1. Relazione del paese de’Svizzeri e loro alleati d’Arminio Dannebuchi. Veri. MDCCV.III. presso Andrea Poletti, in 8." piccolo. Il Bianchi, cui piacque coprirsi sotto l’anagramma suddetto, allorquando fu Residente nel paese degli Svizzeri e Grigioni ebbe campo di ossei1-vare la forma del lóro governo, della loro religione, de’loro costumi; vi notò la qualità del paese, le forze, e tutto ciò finalmente eli’ è necessario di sapere ad un buon ministro per meglio regolarsi ne’ maneggi di sua incum-benza. Egli era per altro lontano dal pubblicare questa Relazione distesa da lui per suo solo divertimento, e per sua istruzione ; ma due cose principalmente ve lo indussero: le persuazioni degli amici e la grande e quasi totale penuria di autori che dieno sufficiente notizia dello stato di allora di que’paesi e governi. Questa Relazione fu fino dal suo nascere lodata, come curiosa, distinta, scritta saviamente, e ordinatamente ; e Apostolo Zeno, citato anche in ciò dal Mazzuchelli, diceva che in essa è mollo più da lodarsi il Ministro, che lo scrittore, e che il Bianchi aveva più studiato le cose, che le parole. Il Mazzuchelli dice che in poco tempo se ne sono fatte diverse edizioni, e due traduzioni, l’una in inglese, 1’ altra in francese: ma io non le vidi, come non vidi finora altra edizione italiana che quella del Poletti sopraccennata 1708. 2. Istorica Relazione della Pace di Posaro-viz di Vendramino Bianchi segretario del Senato , dedicata al serenissimo principe Gio: Cornaro doge di Venezia ec. In Padova MDCCXIX. 4-° nella stamperia del Seminario appresso Giovanni Manfrè. Avvi un’ antiporta in rame incisa da Alessandro dalla Via che rappresenta il padiglione sotto a cui si concluse la Pace, col nome de’personaggi ivi segnati. Fa oppor- tunamente vedere il Bianchi nella dedicazione che mentre in lutti i tempi anco i più remoti ne’Trattati conchiusi colla Porta, fu ella sempre solita ritenersi non solo il conquistato, ma esigere ancora il prezzo della Pace o nella cessione di Piazze che non aveva potuto superar cogli attacchi, o in effettivo contante; in questo di Posaroviz, la restituzione, e la soddisfazione fu eseguita dagli stessi Turchi. Nell’ avviso al lettore attribuisce alla sollecitudine, con cui fu eccitato a scrivere e a stampare, le imperfezioni di che può andar macchiata quest’Opera. La Relazione è esatta e veridica, ed era fin d’allora aspettata con ansietà perchè da nessun altro più che dal Bianchi, e da pochi egualmente che da lui, aver potevansi notizie più sicure nel proposito. Quanto a cose mss. inedite, abbiamo del Bianchi. I. Tre filze di suoi Dispacci come Residente in Milano, cioè dal »699 (more venetoJ ¡4 gennajo, al 3 maggio 1702. (Arch. Generale). II. Una filza di Dispacci come inviato a Zurigo dal'28 marzo iyo5 al 23 gennajo 1706 more romano, ed altra filza di suoi Dispacci da Coira 3 febbraio 1706 more romano a 28 settembre 1707 l’ultimo de’quali è soscritlo anche da Giacomo Cappello (Arch. Generale). IH. Una filza di Dispacci come segretario in Inghilterra dal 10 giugno 1709 al 7 gennajo 1710 more romano (Arch. Generale). IV. Annali Veneti del segretario Vendramino Bianchi del 1710, 1711, e dal primo settembre 1718 a tutto agosto 1719, stanno nella Bibl. Imp. di Vienna, cui vennero inviati dalla Bibl. di Brera da Milano nel 22 febbrajo 184 con molti altri già un tempo spettanti al Veneto Archivio; e sono indicati a p. 474? del Catalogo del eh. Tommaso Gar inserito nel voi. V. dell’Archivio Storico Italiano. Altre due curiosità spettanti a Vendramino Bianchi qui registro. 1. Una gran Tavola intagliata in rame dal suddetto Alessandro dalla Via, la quale rappresenta l’adunanza de’Plenipotenziarii in Coira e propriamente II Giuramento dell’Alleanza conchiusa tra la serenissima Repubblica di Venezia, e l’eccelse tre leghe de’signori Griggioni, seguito il 17 decembre 1706 nella Sala del Consiglio di Coira. Nell’alto della carta sonvi due donne che si stringono la mano destra, col motto IVNGIT FOEDERA PACTA FIDES; e al basso di essa è intagliata la prima delle medaglie che qui sotto descrivo. Il primo de’per*