SANTA. TERNITA. l'altra vittoria riportata da’Veneziani a’Dardanelli (Unisoni, Storia della Guerra co’Tur-thi p. 270). Morì del i6y4) del quale vedremo epigrafe sepolcrale a suo luogo. Due alberi soli di questa casa patrizia stanno nel.l’Opera accurata di Marco Barbaro ; 1’ uno comincia da Pietro Premarin del sestiero di S. Marco e Cannaregio dal 1266 al 1294, e termina, coinè pare, in un Francesco Pre-marin morto nel i6o3. L’altro albero ha principio da Renier Premarin detto Saladino (del 1290 circa) e finisce in Giovanni q. Bernardino, che era nato del i65g, e moi’endo l’ultimo della casa Premarin patrizia, venne seppellito in S. Francesco della Vigna. Ma questo cognome spettava anticamente anche a Veneta famiglia non patrizia. E di questa io credo che fossero Giovanni Prema-lino piovano nel 1181-1182 della Chiesa di S. Bortolomio; Marco piovano di S. Geremia del i324 e canonico di S. Marco; Giovanni del i346 piovano di S. Maria Formosa e dottore de’decreti, dei quali tutti veggasi nel Cor-naro e nel Galliciolli; e Benedetto diacono della parrocchia di S. Benedetto, uomo dotto, ed uno dei quattro esecutori testarnentarii di Marcantonio Sabellico nel i5o5, di cui vedi Apostolo Zeno a p. LXX. della Vita del Sabellico ; al quale Benedetto dirigeva un distico Domicio (malamente da tanti detto Domenico) Palladio da Sora (Vedi al registro A. 4- il libro : Domici Palladii Sorani epigrammaton libelli ec. Venetiis per Jo. Baptistam de Sessa. Mediolaneruem MCCCCXCV1JL die XVI. mentis maii. E anche alla casa non patrizia «redo che spetti quella Giulia Premarini donna d’alto intelletto che dirizzava un sonetto a la magnifica Madonna Olimpia Malipiera, gentildonna Venetiana, e che era non meno valorosa della Malipiero nella poesia, per attestazione del contemporaneo Dionigi Atanagi nel -secondo volume delle Rime di diversi nobili poeti Toscani, (Venezia, Avanzo, i565, 8.°, a pag. i65, b. e nella Tavola). E conghietturo che non sia patrizia, perchè 1’Atanagi ove trattasi delia Malipiero le dà i titoli di magnifica, e di gentildonna, e dove parla della Premiarmi, la dice Madonna e nulla più. Il sonetto della Premarini fu ristampato a p. 322 della parte prima de’ Componimenti poetici delle più illustri rimatrici raccolti da Luisa Bergalli. Venezia, 1726, 12.0. Finalmente dirò che un ramo della casa pa- trizia Premarino, non si sa veramente quando, si trasferì ad abitare in Candia. Forse può esser ciò avvenuto quando Marin Premarino, che abbiamo sopraccennato, soscrisse all’ istromen- lo di concessione di quell’isola alle Colonie 1211 ; oppure quando Buggeri Premarino, come si è detto, comperò dodici caratti dell’isola di Zia. Egli è certo però che molti n’erano in Candia anticamente di tal cognome, come altri n’ erano a Negroponte, il che si prova e dal Libro Nozze agli anni i4it, 14^7, 14^8 sotto le famiglie Premarin, Venier, Tajapiera, Da Canal, e dal Cronico delle famiglie di Can-clia del soprai'icordato Muazzo ; com’ è pari-menti certo che molti individui Premarin ri» patriarono al tempo della Guerra di Candia. 7- ANASTASIVS SVRIANO | HVIVS TEMPLI AN-T1STES | AC S. | MARCI CANONICVS | SIBI1 PA-RENT1BVS PRAEMORTVIS 1 ET POSTERIS VI-VENS 1 MONVMENTVM j HOC P. I ANNO HVMA-NAE SALVTIS | MDLXXXIII1 DIE MAII XXVIII. Stava nella cappella dell’altare maggiore^ ed è ne’ codici Palfero e Gradenigo, ma con differenza ; mentre il Gradenigo aggiunse ÀC S. MAKCI CANONICVS , e scrisse XXVIII in ■cambio di XXVII che copiò Palfero. Io ho seguito il Gradenigo che mi pare esatto. Questa lapide corregge l’abbaglio nell’opera delle chiese venete di Flaminio Cornaro ( tomo IV. p. 359 ), ofe leggesi Antonius Surianus, anziché Anastasius. E che fosse Anastasio e non Antonio, lo si prova anche dall’ istromento notarile di Giovanni Figolino q. Alberto, del 1579, 7 agosto col quale le monache di S. Giovanni Evangelista di Torcello concedono in dono oli’ Imperadrice d’Austria una parte del corpo di Santa Barbara che esisteva colà, e ciò per R. Doni. Anastasium Surianum collegiate et pa-rochialis ecclesie Sancte Trinitatis Venetiarum plebanum. (Ugheli, tomo V. pag. i368. Cornaro, tomo X. parte I. pag. 134 )• Era il Su-riano confessore di quelle monache, e secondo prete titolato di S. Ternita prima di esserne eletto piovano, che fu del i55o a’i4 aprile; Egli morì del 1584 a’ ^i settembre, d’anni 70. Non apparteneva alla classe patrizia: della quale due famiglie abbiamo avuto. La prima antica, venuta, dicesi, dalla Soria, il cui stipite è un Jacopo della contrada di San Vi-