SANTA i. TETRO SAGREDO SENATORI INTEGER.» | PAVLA PISANI EIVS VXOR ALOYSIO | IOA1SNI ET ANTONIO EIVS FILI1S | ET POSTERIS | WDLXIUI. Traggo questa lapide dal mss. di Giovati Georgio Paifero, e dal mss. Gradenigo die lia le divisioni alle linee. Essa era al lato dritto della Cappella Sagredo. Lo Zuccliini ommette ALOYSIO, ed ha l’anno i563$ ma seguo Pal-fero e Gradenigo. La famiglia SAGREDO, dice l’esatto genealogista Marco Barbaro q. Marco, è del numero di quelle che vennero da Aquileja, ed è la stessa co’’Segelli ovvero Sezeli, i quali mancarono in un Ser Matteo eh’ era sopra i Posta-ruoli. Ma altri libri, die’egli, più veridici scrivono, che i Sagredo o Sagreo o Secreto o Secreti : vennero da Sebenico, l’anno di Cristo 8^0, e che ebbero il merito di ridurre a devozione de’Veneziani quella Città. Essi, come si è detto nel proemio, fecero ro’loro vicini edificare questa Chiesa. Fra i più antichi è Gherardo il Santo, di cui vedi la epigrafe numero 4. Poi del 1151 troviamo Giovanni e Domenico soscrittori alla quitanza fatta ad alcuni di casa Baseggio della quale dissi già a p. 563 del voi. IV. Un Domenico Secreto, e forse è lo stesso, soscrisse nel 1164 alla obbligazione degli affitti di Rialto ; di che reggasi nel detto voi. e pag. Innanzi al chiudere del Maggior Consiglio trovasi Giovanni dal 1261 al 1281,-e Lorenzo dal 1261 al i3ii consigliere del Sestiero di S. Marco (ex latere Sancii Marci). Ma gli alberi regolari di questa casa non cominciano che da Nicolò che era del Gran Consiglio dal 12^5 al i3ii, del quale si legge: 1289 JVobilis Nicolaus Secreto Con-siliarius Tyri. Giò brevemente esposto, dico che PIETRO SAGREDO era figliuolo di Luigi o Alvise 14a4 cf- Albano i4°7? e di donna Llena Correr q. Nicolò q. Filippo (Genealogie del Barbaro). Fu del 1482 Provveditore a Co-macchio (God. Reggimenti della Marciana), e dieci anni dopo, cioè del 1492, Provveditore in Modone di Morea (ivi). Del 1498 nel dicembre capitano delle galee del traffico riferiva al Senato che per sua opinione non do-vevansi inviar galee, nè far contratti mercantili a Tripoli, perchè quella terra era schiava de’Turchi e Mori, che andavano in corso dan- TERNITA. ,SR neggiando i Siciliani. Scriveva allora eziandio di avere dalle mani de’Turchi ricuperati ot!'> Candiotti eh’erano siati presi, i quali lavoravano Madonne. Del i5oa era Conte a Zara e avvisava essersi colà scoperta la pestilenza e.l esserne morti parecchi; che aveva ricuperata la nave Semitecola in atto di pericolare5 e nell’ anno i5o3, che ave\a con Francesco Contarmi Capitano fatte provvigioni per garantirsi dalle scorrerie che sul territorio di Zara andava facendo Scander Bassà. Nel gennajo i5o4 (more comuni) essendo staio accusato di avere oltrepassate le sue attribuzioni come Conte a Zara, si giustificava col produrre la copia dello speciale mandato rilasciatogli dal Sindaco Nicolò Delfino. Nel i5og Governatore della terra di Brindisi e di Trani riferiva de’pre-parativi che andavano facendo gli Spagnuoii contra la Signoria di Venezia } e in giugno di quell’anno dava avviso come gli convenne cedere Trani agli Spagnuoii. Provveditore al Zante nel 151 4 dava ragguaglio nel marzo di quell’anno, come allo Scoglio di Strofa li (Slrn-phades isole due delPJonio) era stata trovala da alcuni Calogeri certa quantità di monete d’oro in un vaso sotterra, i quali se le divisero, ma furono presi, e le monete ricuperate in numero di seicento ventitré, delle quali esso Provveditore credette di fare tre parli, l’ur.a alla Repubblica, una divisa tra il Monastero di Strofoli dove furon trovate e tra i denun-ziatori, e la terza per sè al fine di ristaurare la fortezza del Zante bisognosa di riparo onde esser sicura da’corsari. Del i5ai (more comuni ) in febbrajo fu il Sagredo eletto sopra l’estimo di Padova, e del maggio i52r uno de’ venticinque Savii sopra quello di Treviso. Nel luglio e nell’agosto i522 era de! Consiglio de’X. e capo dello stesso. Le quali tutte notizie ricavansi dai Diarii di Marino Sa nuto (Volumi II. IV. V. Vili. XVIII. XXIX. XXX. XXXII.) Dai registri poi della famiglia, tratti dai libri autentici dei Consigli, raccoglisi, che, oltre le riferite cariche, ebbe an che le seguenti: Conte a Traù nel i5oj } del la Giunta del Pregadi i5oy, 1 5a 1, 1624, i52