Questo Spedale era situato tra il Palazzo Manolesso e il Palazzo Magno in calle di Cà Magno. Il secondo è lo Spedale di Casa Cristian fondato da Natichliero di cui, sendovi epigrafe, parleremo in quelle della Chiesa e de’ contorni di S. Francesco della Vigna. Un poco più discosto nella Corte Nuova fu fino dal i63o-i63i, epoca della pestilenza, instituita una pia società detta Della Beata Vergine del Capitello, a merito di una giovane donna per nome Giovanna, onde implorare dalla Vergine la liberazione da tanto male. Per ottanta e più anni stette in custodia questo Capitello di una famiglia particolare, estinta la quale, era andato in dimenticanza, finché del iy3o una compagnia di devoti lo fece di nuovo sorgere, ponendone a direttore don Giuseppe Maria Viel che del 1754 fu eletto Piovano di S. M. Elisabetta del Lido. Del 1757, 26 febbrajo essendosi fatto guardiano di tale compagnia Giovanni Florian si stabilirono delle regole, a guisa di Mariegola ossia Matricola, pel buono andamento di essa; come apparisce da Atti manuscritti da me esaminati. Da questi Atti, e da altre memorie traggo eziandio le seguenti curiosità spettanti alla Chiesa e Parrocchia di S. Ternita. Il primo parroco ne fu Marco Ziani nel 1223. Trovollo Flaminio Cornaro e il pose nei Supplimenti alle Venete Chiese. Quindi è a correggersi lo Zucchini, il quale avendo letto soltanto il testo, e non i Supplimenti del Cornaro, pose per primo del 1253 Marco Grilioni, e conghietturò che la prima Chiesa di S. Ternita sia stata sotto di esso edificata. L’illustre professore di Padova Nicolò Galdioli (Gaudeollo) fu seppellito nel i556 in basilica S. Trinitatis. (Scardeone Antiq. Pat. lib. II. classe X. p. 248). — Pietro Pisani Patrizio Veneto Vescovo di Sizia (Sjthiensis) morì in questa Parrocchia adi 25 novembre i652 d’anni 70 da febre e mal di gambe già molto tempo 3 visitato dal medico Lanzetta, come dal Necrologio parrocchiale. Questo documento è interessante perchè dà il casato di Pietro, taciuto da Flamino Cornaro ove parla dei Vescovi Siziensi (Creta Sacra Pars Tertia, p. 126); e taciuto anche nel Breve con cui Urbano Vili, demandava al Pisani la cura e il reggimento del Monastero di S. Maria delle Vergini nel 1642, 6 luglio. — Nel contagio del 1576 nel mese di agosto morirono cento sessanta due individui di questa Parrocchia. — Dalla casa Celsi, in questi contorni già abitante, uscì il Doge Lorenzo; così uscirono due Dogi dalla casa Contarmi di questa Parrocchia, cioè Francesco nel 1623, e Alvise nel 1676, dei quali avremo occasione di parlare a lungo nelle Epigrafi di S. Francesco della Vigna; e Nicolò Sagredo, altro Doge nel 1675; di cui pari-menti in San Francesco parlerassi. — Lo stampatore in Venezia Francesco Marcolini di Forlì, uomo letterato, e intelligentissimo di belle arti, aveva la sua officina appresso la chiesa de la Ternitàj come apparisce in fine al Petrarca Spirituale di Hieronimo Malipiero, 1538 del mese di settembre, in 8.vo. — Noterò