C24 ALLA CHIESA DI S. Voi. I. p. 95, 96, inscr. 210. In questo mese di febbrajo 1850 essendo giunto ia Venezia Monsignore Telesforo Bini canonico di Lucca, e pubblico Biblioteca-rio di quella città ad esercitare il Ministero della predicazione nella nostra chiesa di S. Moisè, occupò gl’ intervalli di tempo nel raccogliere, quanto potè, notizie sulle famiglie Lucchesi che fino dal secolo XIV vennero a stanziare in Venezia, migliorando l’arte della seta, come già in questo luogo ho detto; e mi feci pregio di aggiungere alla di lui erudizione varie notizie; specialmente di un assai raro libretto intitolato : Breve istoria delta veneranda c celebre immagine di N. S. Crocifisso détta il volto Santo di Lucca di Gio. Fedele Antonrigola sacerdote Lucchese, ec. Venezia, l'oieti 1752 12. e ivi Sanioni. 1763 12. — Qui aggiungerò che pochi anni fa fu levata dal pilastro della Cappella del Centurione detta dei Lucchesi l’epigrafe da me registrata al num. 209, e venduta non so a dii. Quanto all’altare vedi a p. 674, colonna 2 del Voi. IV. Voi. I. p. 98. Dalle Effemeridi summentovate aggiungo la seguente lapide che era nella chiesa de’Ser- vi e che io non vidi. Premetesi: » 1763. 18 » settembre abbiamo data sepoltura al signor » Francesco Bettinelli padre del ben degno » P. M. Antonio Bettinelli figlio di questo » Convento, appresso la moglie e madre re-» spettivamente, col soprapporvi la seguente » memoria — d. o. h. 1 domijìicae . colvji- » BAE . UIC . AB . A.y . MDCCXL, | IN . PACE . » QVIESCENTI | ET | FRANCISCO . BETTINEL-» LIO j AN . MOCCLXUI | IVXTA . E AM . CON-» Diro | PARENTIBV& . OI’TIMIS | BARTIIOLOM . * FIUVS . PIENTISS . | M . P . | ¡PATER . VIXIT . » Afl . LXXXV j M.VTER . VERO . LVI . | \ MARIA DEI SERVI. Tanto dei Colombo, clic dei B et lineili vedremo memorie altrove. Noteremo in fine che In Monasterio S. Mariae Servornm super portam si leggeva MELIOR REVERSVRVS ABI — INGRE-DIATVR AD DIVINA COR TVVM — GER-MINET TERRA ÍIERBAM V1RENTEM — FRA-TRES HIC VNA QVIESCVNT — QVI PER OS INTRAT IN SECESSVM VAD1T. ( Mss. Contarini Tomo 33, 5. Rime di diversi a penna ). ALLA CHIESA DI S. M. DELLE VERGINI. Voi. V. p. 8. linea 3. Il chiarissimo (ora defunto) ab. Francesco Driuzzo nel luglio 1842 dicevami di avere negli anni addietro acquistato otto quadri che adornavano il coro delle Monache di S. Maria delle Vergini. Essi sono, secondo la sua opinione, della scuola prima di Vettore Carpaccio, dipinti a tempera, e rappresentanti fatti scritturali; e il Driuzzo nel detto anno 1842 li ha posti nella Sagrestia della succursale chiesa di S. Alvise, e sonvi tuttora ( a. 1848 ) . Questi quadri non sono indicati dallo Zanetti. Voi. V. p. 9. Fra gli opuscoli relativi alle Monache delle Vergini noto un bellissimo codicetto membranaceo del secolo XV che tengo, in 8.vo, con miniatura sul frontispicio intitolato : incipit forma servanda in professione sororum Sánete Marie de Virginib. Ordinis S. Marci Evangeliste que debet fieri in die dominico vel die sullempni in missa ante ultimimi Alleluja. Voi. V. p. 10, col. 2, num. 13. Da un Necrologio scritto in membrana dei Jet Voi. II della Letteratura la chianra Fiorinda Ne sta rea, ho (letto anch’ io ivi Nettarea. Ma che sia veramente Nestanea lo si prova non solo dal piesente manuscriUo Effemeridi, ina anche da uno dei sonetti di lei chs sta a p. 66 della Raccolta: Per le fauste Nozze del nob. uomo Mar in Cavalli colla n. d. Maria Dolfin. Venezia iy58, 4. E la scoperta dell’ errore Moschiniano e mio, deggio alla cortesia ed erudizione del Conte Leopoldo Ferri di Padova che me ne dava notizia con sua lettera 9 febb. 1846. Il Lancetii nella Pseudonimia omuiise il nome di Florimla Nestanea. Crede poi il conte Ferri che il nome del marito della Marcello fosse non Domenico ma il Conte Giampietro Rigo, mentre prima di rjuello della Marcello vede un sonetto alla pag. 65 ili Giampietro Rigo. Su di che io non saprei ripetere, se non se il nome di Domenico hollo rinvenuto nel Codice Donne illustri Veneziane da me ricordalo nell’ Opuscolo Marcello ; codice conteinporauco alla Marcello.