S. MARIA DELLE VERGINI.. suddetta edizione Epistolae Miscellaneae. Similmente se ne trovano del Lollino nel libro Jacobì Vectiani Regiensis Epistolae. Bononiae 16-26, 8.vo, a p. 5i5 e 5ig. Così avvi del Lollino : Epistola Bellunensibus suis premessa all’opera di Giov. Pierio Va-leriano De littcratonim infelicitate. (V eneliis 1620, 8.vo) data in lune dal medesimo Lollino. Nel Segretario del signor Panfilo Persico. Venetia 1620, 4-to5 avv* lettera italiana ilei Lollino ad esso diretta in data 1619, 3 marzo in cui ricorda le proprie composizioni richieste dal Cardinale Borromeo, e il vecchio Pigna abitante in Padova come veneranda reliquia del prisco secolo degno perciò di essere visitato. Altre ne saranno in altri epistolarii, ma non mi vennero alle mani. Ultimamente furono stampate del Lollino alcune lettere per Io addietro inedite‘t cioè una latina in versi a Pamfìlo Persico clic comincia Quid libi visa novo nupcr sub Principe Roma ,* due a Donalo lilorosiui, coni. L’ultima volgare.... Non si maraviglia Agrippina ,• e una quarta ad Otlaviano Bono, com. L’ istessa speranza. Stanno nell’opuscolo: Chirissimo-rum virorum Gasparis Cardinalis Conlarc-ni, Petri Cardinalis Bembi, Pierii Valer inni, Aloysii Lollini episcopi epistolae mine prillami editac. Belluni, Deliberali 1840, 8.vo. 9. Episcopalium curaruni characleres. Urbano Vili pontifici opt.. max. eruditiss. dicat consecral Donatus Bernardius Bellunensis, cujus opera nunc primum evulgantue. Belluni typis Casltlionis bidcxxx, 4-t0- Dopo alcuni esametri del Lollino a papa Urbano Vili e alcune epigrafi e versi in lode dell’autore, vengono gli opuscoli de’quali è composto questo libro, e sono: t. De chri-stiana perfectione. 2. Qitnmodo christiano liomini Deus sit orandus. 3. Amuletum ad-versus Amadisianae lectionis malefìci uni, in cui declama contra i Romanzi, e special-mente contro VAtnadis di Gaula. 4- De mu-nere Christiani pacificatoris. 5. riEPi XEt-POTONIAS, scu de non properanda ma-nuum impositione. 6. De scrtipulis. 7. De curiositate. 8. De foenebri malo, in cui parla con molta forza contra le Usure, De non deserendo grege. Era stato impressa questo opuscolo tino dal 1625. Vedi in seguito. 10. De causis corrupla? juventutis dialogus. 11. D'e origine malorum di sputai io-ad Donalum Maurocenum senatoreni am-plissimum. 12. De elementari pietale dialogus. i3. De juventutis cura, et de non pro-cando. \l\. Soliloquiu.111. In questo bell’opuscolo dà notizie della sua vita, de’suoi studi i, ds’precettori, ed amici suoi, e specialmente del cardinale Agostino Valiero, del cardinale Borromeo, del cardinale Baro-nio ec. i<5. Africani seu Adriani Introducilo in Scriptums Sacras e graeco in lati-nuni translata. Ad Franciscum Bar bar uni palriarcham aqiiilejensem. Belluni idibus maii mdcxi. 16. De scopendi verbo in psal-mis posilo ad Donalum Maurocenum virum darissimum. 1 7. De stirpium creandi regis causa convenhi ex Israelitarum libro. 10. Aloysii Lollini carni: num libri IV a. Collegio iuris constili. Belluni in luccm editi et illustri ac exc. DD. Francisco Mauro-eeno ejusdem civitatis pot. et cap. dicati.. Pi •aesidenie in eo Peregrino Correrà 1. v. n* Venetiis mdclv, 12.1110, apud Tomasinurm, di pag. 320. Molti di questi carmi sono diretti ad illustri uomini contemporanei dell’autore. Fra questi annoveratisi Andrea Morosiniì Jacopo Barocci, Ottaviano Bon, Ottaviano Menin, Leonardo Donato doge, Donato Moresini, Marco Antonio Memma doge, Pasqual Cicogna, Agostino Vorli ero cardinale, Giovanni Bembo doge, Pompeo Giustiniano, Antonio Querengo, Giorgio Contarmi ec.. ec. A pag. 80 ne ha lino in occasione del ristaura sontuosamente latto della casa Lollini posta vicino alla chiesa di s. Vitale. Alcune di queste poesie erano già state impresse nel sopraccennato Epistolae Miscellaneae/ altre furono ristampate da Flaminio Cornalo nella Creta Soderà (I. a5). L’abate Morelli a p. 115 de’ Componimenti poetici di varii autori in lode di Venezia, ristampò un epigramma del Lollino (Venezia 1792, 4'.tn). I inanuscrit-ti de’quattro libri Carminum sopraddetti esistono tuttora (anno. i83o) presso il sig. Francesco Castrodardo , secondo che mi scrive mons. canonico Panciera. Poesie sue latine a stampa stanno fra quelle di Antonio Querengo a p. 234 (Antonii Quaeren-gi hexamelri carminis libri sex. Romae 1619, 12.1110), come a p. 107 e 131 di quel lilwa ne sono del Querengo dirette al