358 GL’ INCV 7. DeWonore dovuto ai Sacerdoti. 8. Svegliarino degli assonnati nel vizio della lussuria. g. La perfezione del celibato. Queste tre ultime non so se sieno state impresse: La num. 7 era ancora inedita nel 1696; la nutn. g. si rammenta dal suo lodatore Valentino Bortoluzzi, che ricorderò più sotto. * 10. Discolores Apollinis Flosculi, hoc est, disticha varia lo: Benedicto Perazzo veneto le-ctore ili. et ecc. nob. viro. D. Leonardo Moro in Veneta cantra Turcas classe quinqueremium praefecto estraordinario vigilantissimo in fasci-culum oblati. Fenetiis i665. Typ. Cotnbi et la Nou. 12.0 * 11. Polyodori Apollinis Flosculi, hoc est, Disticha varia. Io. Benedicto Perazzo Veneto horis iterum subsecivis colligente. Etnin. ac rev. patri fratri Vincentio Mariae Ursino Cardinali ec. Fenetis 1674. 'a-0 Combi e la Nou. (L’E-chard per errore 1694 invece di 1674)- ’ 12. Promiscui Apollinis Flosculi hoc est, disticha varia Io. Benedicto Perazzo veneto horis nunc tertio supervacaneis collectore. Ad ili. et rev. D. Colurnbanum abbalem Zanardum pa-tritium Fenetum ec. Fenetiis 1678. Combi. 12.0 Alcune delle poesie latine sparse in questi ultimi tre numeri si trovano ripetute negli elogi degli huomini letterati scritti da Lorenzo Crasso. (Voi. I. in principio. Voi. IL p. 246. 2J7. 260). In mezzo una quantità di freddure e di giuochi di parole, trovnnsi in questi tre libri 10. 11. 12. de’Uistici ridondanti di pensieri acuti, ingegnosi, pieni di sale, sì sacri che profani. In fine di ognnno di essi tre libri sono : alcune volgari compositioni del medesimo autore, sopra varii argomenti sacri e profani, dirette a diversi. In line poi del terzo libro impresso nel 1678, a pag. 172 avvi la notizia che l’autore tradusse in età giovanile alcuni canti del Tasso in lingua materna veneziana e un saggio se ne soggiunge a pag. 173 cioè il primo canto, con questo titolo: Il Goffredo overo Gierusalemme liberata del signor T-orquato Tasso con diligenza e fedeltà trasportata dal Toscano in lingua Veneziana da G. B. P. D. V. (cioè da Gian Benedetto Perazzo Domenicano Veneto; oppure Dominici giacché giusta le Cronache l’antica famiglia de’Perazzi prcH’eniente da Piacenza si chiamava dei Domenici) dedicalo all'111. Lazaro Mocenigo K. e proc. di S. Marco capitan generale dell'armata Feneta conira il Turco. Seguono a pag. 198 altre poesie ve- neziane dello stesso autore. E qui è ad avvertire che sebbene Tommaso Mondini veneziano sia stato il primo a tradurre tutto quel poema del Tasso in nostro dialetto, sotto l’anagramma di Simon Tomadoni (Venezia 1692. 12.°) pure la idea prima sembra essere stata del nostro Perazzo, il quale fino dal 1678 stampavane il primo canto. Dietro i cenni che di ciò aveva io pubblicati nella Necrologia di Ruggero Mon-dini fino dal 1822, fecene parola anche il chiarissimo Gamba nella Serie degli scritti in Dialetto Fcneziano. (Venezia iy32. pag. 127. 128). * 13. Historiae Fenetae poetica epitome sive praecipua Fenetorum gesta sub singulorum du-catu principimi, singulis distichis expressa a r. p. fratre Io. Benedicto Perazzo Feneto S. T. M. Ord.praed. usque adeurrentem annum MDCC11I. Serenissimo Aloysio Mocenico feliciter principante. Fenetiis MDCC1I1. Typis Francisci Tra-montini 4-° E cosa assai meschina. Sonvi in fine alcuni distici e alcuni anagrammi in lode di Venezia e di alcuni pubblici edifici!, cavati dai libri del Perazzo antecedentemente impressi. * 14- Disticliorum Io: Benedieti Perazzo Fendi Centuriae XF. Editio secunda locuplelior. Fenetiis. Poleti. 1684. 12° Vi si premette un avviso dell’autore, una prosa latina del P. Francesco Fulvio Frugoni che eccitò l’autore a quest’opera; [un sonetto di Giamb. Vidali, e la risposta dell’autore. Si noti che tutti questi distici furono già stampati ne’tre libri sopradescritti, e che qui l’autore li unì ¡11 uno c li divise per Centurie. Vi si aggiungono altre latine poesie dell’ autore. E un epigramma di F. Raimondo de Conti. * i5. Literalium Metathesiurn sive latinorum et italicorum anagrammatum quinquagenae FI. mantissa ad XF distichorum centurias. Fenetiis ex typ. Arulreae Poleti 1686. iì.° Alla p. 38 cominciano gli anagrammi italiani. 16. Octastichon et distichon (per l’esaltazione di Alessandro Vili. 17. Lucrezia vendicata. Dramma musicale. 18. Rime diverse in lingua Toscana. 19. Rime varie morali in lingua materna Veneziana. Queste ultime quattro Opere mi vengono indicate da vani Cataloghi e dalla Galleria di Minerva come inedite nel »696; forse alcune delle Rime saran di quelle già sopra enunciate a’num. 10. 11. 12. 11 Dramma Lucrezia Fen-dicata sembra che non sia stato impresso, giacché sarebbe probabilmente stato inserito nella Dranvnatturgia